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Il Papa inaugura
l'Anno Paolino con i Vespri a S. Paolo fuori le Mura alla presenza del
Patriarca Bartolomeo
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A partire dalle parole di san Paolo ai
corinti sulla eucaristia, - "poiche c'é un solo
pane noi, pur essendo molti siamo un solo
corpo", - il Papa si è chiesto come i cristiani
abbiano potuto "lacerare il Corpo di Cristo".
"Questa parola di Cristo - ha riflettuto
Benedetto XVI - diventa al contempo una
richiesta urgente: riportaci insieme da tutte le
divisioni; fa che oggi diventi nuovamente
realtà". "Per Paolo - ha osservato ancora - la
parola sulla Chiesa come Corpo di Cristo non è
un qualsiasi paragone, va ben oltre un
paragone". Papa Ratzinger ha rilevato poi che
"in un mondo in cui la menzogna è potente, la
verità si paga con la sofferenza".
L'omelia papale è stata accolta da un applauso,
e un applauso caloroso aveva accolto all'inizio
la presentazione papale del patriarca
Bartolomeo. "La radicale conversione" di Saulo
di Tarso, ha osservato il Patriarca nella sua
breve omelia, "hanno scosso la storia nel senso
letterale del termine ed hanno scolpito
l'identità stessa della cristianità".
"Auspichiamo - ha concluso Bartolomeo citando
una frase della lettera di Paolo ai romani - che
la vita e le lettere di san Paolo continuino ad
essere per noi fonte di ispirazione 'affiche'
tutte le genti obbediscano alla fede in Cristò".
Nella basilica dove i cristiani venerano il
sepolcro di Paolo, che andò in lungo e in largo
nel mondo antico ad annunciare Cristo, l'unità
delle chiese può sembrare a portata di mano, ma
nonostante i progressi compiuti, e il clima
confortante di riti come quello di stasera
nessuno si nasconde le difficoltà teologiche e
storiche che ostacolano l'unità delle chiese
cristiane. Gran parte della giornata per il Papa
è stata all'insegna dell'ecumenismo, cominciata
con l'udienza a Bartolomeo I, capo della chiesa
di Costantinopoli con la quale il dialogo
teologico e l'amicizia sono particolarmente
sviluppati. E Bartolomeo parteciperà anche alla
messa di domattina in cui il Papa conferirà il
pallio agli arcivescovi metropoliti. Come ogni
anno infatti per la festa di san Pietro e Paolo
una delegazione di Costantinopoli si trova a
Roma, e Roma ricambierà il 30 novembre per la
festa di sant'Andrea. La festa di Pietro e Paolo
é concisa quest'anno con l'apertura dell'Anno
paolino, una felice congiuntura per rinsaldare
l'amicizia tra Papa e Patriarca.
[Fonte ANSA 28 giugno 2008]
Vedi anche, nel sito:
[Comunicato] -
[Attesa in Turchia]
[La catena di Paolo]
[I due Apostoli Pietro e Paolo]
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