Il giorno dopo l’inaugurazione dell’incontro,
i 150 delegati di Chiese, conferenze
episcopali, comunità cristiane e
movimenti ecumenici parteciperanno alla
veglia che il Papa presiederà nella
basilica romana di San Paolo Fuori le
Mura il 25 gennaio, festa della
conversione dell’apostolo Paolo.
Inizierà così un processo convocato
dalla Conferenza delle Chiese Europee (CEC)
– che riunisce le confessioni
cristiane tranne la Chiesa cattolica –
e dal Consiglio delle Conferenze
Episcopali Cattoliche d’Europa (CCEE).
L’AEE3 continua la tradizione delle
Assemblee Ecumeniche Europee svoltesi a
Basilea (Svizzera, 1989) e a Graz
(Austria, 1997); la novità di questa
volta è che non si tratta di un unico
evento, ma di un processo in quattro
tappe.
La seconda tappa sarà costituita
da una serie di incontri ecumenici a
livello nazionale e/o regionale in tutta
Europa (nella seconda metà del 2006 o
agli inizi del 2007).
Wittemberg – la città di Martin
Lutero, in Germania – sarà la sede
della terza tappa (dal 15 al 18
febbraio 2007), in cui si incontreranno
i 150 delegati menzionati.
L’Assemblea propriamente detta, con la
partecipazione di circa 3.000 delegati,
si svolgerà infine a Sibiu (Romania)
dal 4 all’8 settembre 2007;
contemporaneamente verranno organizzati
incontri in tutte le città europee in
cui sarà possibile farlo. Sarà la
prima volta che una città di un Paese a
maggioranza ortodossa diventerà la sede
di questo tipo di assemblee ecumeniche.
L’incontro ecumenico di Roma inizierà
il 24 gennaio con gli interventi di
monsignor Amédée Grab – presidente
del CCEE –, del pastore Jean-Arnold de
Clermont – presidente della CEC –,
del Cardinale Camillo Ruini –
presidente della Conferenza Episcopale
italiana –, del professor Gianni Long
– presidente della Federazione delle
Chiese Evangeliche in Italia (FCEI) –
e di un rappresentante della Chiesa
ortodossa.
Come spiega un comunicato del CCEE,
alcune sessioni tematiche articoleranno
l’incontro. Il primo giorno si
concentrerà su “La situazione
ecumenica in Europa”, e vedrà
intervenire il Cardinale Walter Kasper
– presidente del Pontificio Consiglio
per l’Unità dei Cristiani – e il
Vescovo Margot Kässmann – della
Chiesa evangelica in Germania –.
Il 25 gennaio, sul tema “Segni della
luce di Cristo in Europa”, verranno
presentate alcune esperienze ecumeniche
di collaborazione in ambito pastorale
(migrazioni, gemellaggi, martiri del XX
secolo, coppie miste, ecc.). Lo stesso
giorno, sui “Temi e obiettivi della
AEE3” interverranno il Cardinale
Cormac Murphy-O' Connor – Arcivescovo
cattolico di Westminster – e il
metropolita ortodosso Daniel – della
Moldavia e Bucovina –.
Il giorno dopo, 26 gennaio,
introdurranno “Il processo della AEE3
e gli incontri nazionali/regionali”
monsignor Aldo Giordano – segretario
generale del CCEE – e il venerabile
Colin Williams –segretario generale
della CEC –. Introdurranno “I temi
dell’AEE3” il professore Viorel
Ionica – segretario di studi della CEC
– e la signora Sarah Numico –
collaboratrice del CCEE –.
Durante l’incontro ci saranno numerosi
momenti di preghiera nelle varie
tradizioni cristiane (il 24 gennaio
verranno recitati i Vespri nella
basilica di Santa Maria in Trastevere).
Sono anche previsti incontri con
comunità locali di varie confessioni,
come quello nel pomeriggio del 25
gennaio con la Chiesa luterana e la
Chiesa ortodossa.
Avranno inoltre luogo due pellegrinaggi:
“alla memoria dell’apostolo Paolo”,
il 25 gennaio, e “alla memoria dell’apostolo
Pietro”, il 27.
“Ritrovare
in Cristo crocifisso e risorto luce nuova
per il cammino di riconciliazione tra i
cristiani in Europa”: questo è il
sottotitolo della prima tappa della Terza
Assemblea Ecumenica Europea (AEE3), un
incontro ecumenico di 150 delegati
tenutosi a Roma, Italia, dal 24 al 27
gennaio 2006. Il titolo dell’assemblea
dell’AEE3 è “La luce di Cristo
illumina tutti: Speranza di rinnovamento e
unità in Europa”. Il processo dell’assemblea
promossa dalla Conferenza delle Chiese
Europee (KEK) e dal Consiglio delle
Conferenze Episcopali in Europa (CCEE),
viene concepito come un “pellegrinaggio
che va a scoprire i doni contenuti nelle
varie tradizioni cristiane”, come
riportato nel discorso introduttivo dal
Vescovo Amédée Grab, Presidente del CCEE.
“Vogliamo insieme testimoniare la buona
novella del Vangelo in un’Europa
secolarizzata che mette in dubbio che il
riferimento a Cristo possa aiutarla ad
avere speranza nel futuro”, aggiunge il
pastore Jean-Arnold de Clermont,
Presidente della KEK.
I
partecipanti dell’incontro di Roma
provenivano da 44 paesi d’Europa che
rappresentavano 40 Chiese, 34 Conferenze
episcopali e più di 50 movimenti e
organismi ecumenici. L’incontro ha avuto
inizio martedì 24 gennaio con una
preghiera comune preparata dalle Chiese
locali e il benvenuto del Cardinale
Camillo Ruini, Presidente della Conferenza
episcopale italiana, del prof. Gianni
Long, Presidente della Federazione delle
Chiese protestanti in Italia e del
Metropolita Gennadios, Arcivescovo
ortodosso d’Italia e Malta.
Dopo
l’introduzione dei presidenti della KEK
e del CCEE, il Cardinale Walter Kasper
(Consiglio Pontificio per la promozione
dell’unità dei Cristiani) e il Vescovo
Margot Kässmann (Chiesa Evangelica in
Germania) hanno analizzato la situazione
ecumenica in Europa. Entrambi hanno
sottolineato l’esistenza di aspetti
problematici ma anche la speranza di
progresso nelle relazioni ecumeniche. I
cristiani d’Europa hanno una particolare
responsabilità, come ha affermato il
Cardinale Kasper: “Oggi come cristiani
siamo sfidati ad impegnarci insieme per l’Europa
e per la pace in Europa”. “È più
grande ciò che ci unisce che non quello
che ci separa”, ha affermato il vescovo
Kässmann, sottolineando la necessità di
una “visibile testimonianza comune” di
cristiani in Europa.
Alla
sera del primo giorno del convegno i
partecipanti hanno preso parte alla
celebrazione dei Vespri nella Basilica di
Santa Maria in Trastevere, dove sono stati
accolti dalla Comunità di Sant’Egidio.
Il
mercoledì 25 gennaio, la
meditazione biblica è stata condotta dal
Vescovo armeno Norvan Zakarian della
Francia, seguito da una serie di
testimonianze di varie esperienze
ecumeniche: il dialogo ecumenico in vista
di un’unità visibile, la testimonianza
comune nella vita di cristiani martiri del
XX° secolo, gli incontri di giovani di
Taizé, il lavoro delle Chiese per
migranti, i gemellaggi ecumenici tra
chiese locali e l’incontro ecumenico di
Stoccarda del 2004.
Nella
sessione successiva, il tema e gli
obiettivi dell’AEE3 sono stati
illustrati dal Metropolita Daniel (Chiesa
Ortodossa in Romania) e dal Cardinale
Cormac Murphy-O’Connor (Gran Bretagna).
Il Metropolita Daniel si è soffermato sul
tema Cristo-luce, sottolineandone la
dimensione trinitaria e le sue conseguenze
missionarie per i cristiani d’Europa. Il
Cardinale Murphy-O’Connor ha dichiarato
come “il sospetto, l’inerzia e l’impazienza”
sono i principali nemici dell’ecumenismo.
Essi devono essere superati dall’incontro
e dalla preghiera comune, dalla
costruzione di una vera spiritualità
ecumenica e dalla promozione di un
rinnovata speranza e entusiasmo per il
cammino ecumenico.
Nel
pomeriggio i partecipanti si sono messi in
cammino per un “pellegrinaggio alla
memoria dell’apostolo Paolo” con una
visita all’antico complesso monastico
delle “Tre Fontane” ed hanno
partecipato alla solenne celebrazione dei
Vespri nella Basilica di San Paolo fuori
le mura, presieduta da Papa Benedetto XVI,
a conclusione della settimana di preghiera
per l’unità dei cristiani. Il
Santo Padre ha dato il benvenuto ai
partecipanti dell’AEE3, riconoscendo che
“Quanta strada sta dinanzi a noi! Eppure
non perdiamo la fiducia, anzi con più
lena riprendiamo il cammino insieme.
Cristo ci precede e ci accompagna. Noi
contiamo sulla sua indefettibile presenza;
da Lui umilmente e instancabilmente
imploriamo il prezioso dono dell'unità e
della pace”.
Dopo
i Vespri i partecipanti sono stati accolti
per una serata di preghiera e di incontro
con la Chiesa Luterana di Roma e la Chiesa
Greca-ortodossa di San Teodoro.
Giovedì,
26 gennaio,
Rev. Dr. Susan H. Jones (Chiesa anglicana
del Galles) ha dato inizio all’incontro
con una meditazione biblica. In seguito vi
è stata un’introduzione dei Segretari
generali del CCEE e della KEK, Mons. Aldo
Giordano e il Venerabile Colin Williams
sulla seconda tappa dell’Assemblea
Ecumenica Europea. Al termine i
partecipanti si sono avviati per
incontrare il Santo Padre Benedetto XVI in
un udienza speciale nella Sala Clementina
in Vaticano.
Il
Papa ha ribadito il suo sostegno alla
Terza Assemblea Ecumenica Europea. Il tema
dell’assemblea, ha espresso il Papa, “indica
che è questa la vera priorità per
l'Europa: impegnarsi perché la luce di
Cristo risplenda e illumini con rinnovato
vigore i passi del Continente europeo
all'inizio del nuovo millennio”. “La
presenza di noi cristiani”, ha aggiunto
il Santo Padre, “sarà incisiva e
illuminante solo se avremo il coraggio di
percorrere con decisione la via della
riconciliazione e dell'unità”.
Il
convegno ha poi proseguito con un
intervento del prof. dott. Viorel Ionica (KEK)
e dalla dott.ssa Sarah Numico (CCEE), i
quali hanno illustrato il ruolo che la Charta
Oecumenica (firmata dai Presidenti KEK
e CCEE nel 2001) avrà nel processo dell’AEE3.
La Charta Oecumenica sarà il
documento base per il processo dell’Assemblea
e fornirà la struttura per i diversi “fora”
sui quali lavorerà l’Assemblea di Sibiu.
I temi dei fori, quali l’unità della
Chiesa, la partecipazione nell’edificazione
dell’Europea, la migrazione, l’ambiente,
le relazioni con l’Islam e la
globalizzazione, sono poi stati discussi
dai partecipanti nei vari gruppi di
lavoro.
Nel
loro ultimo giorno di convegno a Roma, venerdì
27 gennaio, i 150 delegati ecumenici
hanno approvato il testo della “Lettera
ai cristiani d’Europa” (vedi sotto).
Il convegno è stato dunque valutato sotto
la guida di Mons. Vincenzo Paglia (Italia)
e il Metropolita Gennadios di Massima
(Patriarca Ecumenico), i co-presidenti
dell’AEE3, con l’aiuto di due “osservatori”:
Mons. Mato Zovkic (Bosnia) per il CCEE e
il Rev. OKRin Cordelia Kopsch (Germania)
per la KEK.
Dopo
le conclusioni dei Presidenti della KEK e
del CCEE, i partecipanti si sono riuniti
in una preghiera conclusiva e una
meditazione biblica guidata da fratello
Alois, Priore della comunità di Taizé. I
partecipanti sono stati infine invitati ad
accendere una candela da un grande cero a
simboleggiare la luce di Cristo che viene
portata nelle chiese e comunità locali.
“Ci
siamo impegnati in un cammino comune”,
come è affermato nella Lettera finale,
“abbiamo cercato di creare un clima di
fiducia reciproca e di comprensione,
lavorando e pregando insieme. Abbiamo
voluto vivere una spiritualità radicata
nella Parola di Dio. Con la preghiera e
con l’azione, noi confidiamo di
rinnovare il nostro entusiasmo per il
cammino ecumenico. Nella nostra preghiera
e nei nostri incontri, siamo stati
incoraggiati a rivolgerci all’unico Dio
– Padre, Figlio e Spirito Santo –
fonte di comunione / koinonia e d’amore…
Venite con noi in questo cammino!”
La
seconda tappa dell’AEE3 prevede incontri
a livello nazionale e regionale che si
terranno a partire dalla Pentecoste del
2006 fino alla Settimana di Preghiera per
l’unità dei cristiani del gennaio del
2007. La terza tappa, che si terrà a
febbraio 2007 a Wittenberg in Germania,
sarà delle stesse dimensioni dell’incontro
di Roma. L’ultima tappa infine prevede
una grande Assemblea con 2500 delegati e
si terrà a
Sibiu, Romania, nel settembre del 2007.
Ginevra/St.
Gallen, 1 febbraio 2006
Per
ulteriori informazioni:
Thierry Bonaventura, incaricato stampa
CCEE
Tel.: ++41 / 71 / 60 40
Email: thierry.bonaventura@ccee.ch