Comitato Misto di
Coordinamento Cattolico Ortodosso
Documento diffuso il
15 dicembre 2005 dalla Sala Stampa della Santa Sede sui membri del
Comitato Misto di Coordinamento Cattolico-Ortodosso.
La «Commissione Mista Internazionale
per il Dialogo Teologico tra la Chiesa cattolica e la Chiesa ortodossa
nel suo insieme» fu ufficialmente resa pubblica il 30 novembre
1979 ad Istanbul, in occasione della visita
al Fanar di Papa Giovanni Paolo II al Patriarca Dimitrios I. Nel
giugno dell'anno successivo, la Commissione si riunì per la
prima volta. Composta da un numero di membri paritetico – 30 membri
cattolici ed altrettanti ortodossi in rappresentanza delle tredici
Chiese ortodosse di tradizione bizantina –, la Commissione
tenne la sua prima riunione plenaria l'anno successivo con una
preghiera nella Grotta dell'Apocalisse nell'Isola di Patmos. Dopo aver
invocato il Signore a sostegno del cammino verso il ristabilimento
della piena comunione, i membri continuarono i lavori a Rodi, ospiti
del Patriarcato ecumenico. La riunione si concluse con l'approvazione
di un documento, preparato l'hanno precedente da un «Comitato Misto
cattolico-ortodosso», che tracciava lo scopo e le tappe progressive
del dialogo teologico ufficiale tra la Chiesa cattolica e le Chiese
ortodosse.
Il dialogo ufficiale – articolato in tre sotto-commissioni miste
incaricate di preparare i primi progetti dei documenti di studio, ed
in un «Comitato Misto di Coordinamento» al quale era affidato il
compito di redigere una sintesi dei contributi delle sotto-commissioni
da sottoporre alla sessione plenaria della «Commissione» – fu
dedicato, negli anni successivi [1981-1990], ad individuare
convergenze ed accordi su temi teologici fondamentali, come era stato
raccomandato dal “Piano” adottato a Rodi. La
«Commissione» pubblicava due documenti: «Il Mistero della Chiesa e
dell'Eucaristia alla luce del Mistero della Santissima Trinità»;
«Fede, Sacramenti ed Unità della Chiesa».
Gli avvenimenti degli anni '90 in Europa e la riconquistata libertà
di culto per le Chiese orientali cattoliche in territori a maggioranza
ortodossa riaprirono ferite mai rimarginate nelle relazioni
cattoliche-ortodosse. Di fronte a problemi che la «Commissione» non
era pronta ad affrontare nel giusto contesto teologico, il dialogo
dovette, per le difficili circostanze, abbandonare il suo programma di
ricerca. Nella plenaria a Freising (1990), la «Commissione» esaminò
per la prima volta ex abrupto la questione del cosiddetto «uniatismo»,
questione storicamente complessa e controversa, particolarmente
sentita dalle Chiese ortodosse. Il documento di studio in elaborazione
da parte della «Commissione», preparato nel febbraio 1990 dal
«Comitato Misto di Coordinamento» a Mosca per l'incontro di Freising
(«Conseguenze ecclesiologiche e canoniche della natura sacramentale
della Chiesa-Autorità e Conciliarità nella Chiesa»), fu
definitivamente accantonato e, tra ritardi e rinvii, la plenaria della
«Commissione» a Balamand (Tripoli del Libano), adottò, nel 1996, un
documento con affermazioni di carattere teologico e regole pratiche,
nell'intento di favorire il processo di pacificazione tra cattolici
orientali ed ortodossi nei Paesi dell'Europa orientale.
Tale documento non ebbe un iter facile. Le relazioni
cattoliche-ortodosse sul piano locale continuavano ad essere segnate
da temi scottanti, come la restituzione dei luoghi di culto, i
contatti non facili tra le gerarchie cattoliche ed ortodosse, il
ricordo cocente dei torti subiti, la difficoltà di applicare quel dialogo
della carità additato dal Papa
Paolo VI e dal Patriarca Athenagoras I quale principale mezzo per
dissipare le tenebre che avvolgevano da secoli le relazioni tra
Oriente e Occidente.
Dopo un periodo di stagnazione per varie difficoltà, la
«Commissione» si riunì in sessione plenaria a Baltimora (Stati
Uniti), nel giugno del 2000, sul tema: «Implicazioni teologiche e
canoniche dell'Uniatismo». Dall'una e dall'altra parte vi era la
seria intenzione – alle soglie di un nuovo millennio dall' avvento
di Cristo – di rianimare la speranza che il dialogo ufficiale
cattolico-ortodosso potesse proseguire la strada intrapresa vent'anni
prima. I membri della «Commissione» tuttavia, al termine
dell'incontro, furono costretti a riconoscere di non essere in grado
di elaborare un testo comune sul tema discusso.
I cinque anni trascorsi da Baltimora sono stati anni di paziente
speranza. Papa Giovanni Paolo II non ha tralasciato alcuna occasione
per sottolineare l'importanza della riattivazione del dialogo
teologico, tenendo conto delle difficoltà da superare che derivano da
atteggiamenti psicologici, da mancanza di conoscenza reciproca, da un
diverso sviluppo dell'Oriente rispetto all'Occidente.
Finalmente, il 12 settembre 2005, il Patriarca ecumenico, nel corso di
una riunione panortodossa al Fanar, prendeva atto della decisione
delle Chiese ortodosse di riattivare la «Commissione mista
internazionale per il Dialogo Teologico tra la Chiesa cattolica e la
Chiesa ortodossa nel suo insieme». Dopo tale decisione e le
conversazioni del Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità
dei Cristiani con il Patriarcato ecumenico, si fissava la data per il
primo incontro di questa nuova fase di dialogo: la riunione del
«Comitato Misto di Coordinamento» della «Commissione» (Roma, 13-16
dicembre 2005), al quale è affidato l'incarico di preparare la
plenaria nel 2006, che la Chiesa di Serbia si è dichiarata
disponibile ad ospitare.
Al Metropolita di Pergamo e Membro dell' Accademia Teologica di Atene,
S.E. Ioannis [Zizioulas] è affidata la co-presidenza della
«Commissione» e di conseguenza del «Comitato Misto di
Coordinamento»; da parte cattolica l'incarico è svolto da S.E. il
Cardinale Walter Kasper, Presidente del Pontificio Consiglio per la
Promozione dell'Unità dei Cristiani. La maggior parte dei membri,
cattolici-ortodossi, è stata rinnovata; per i cattolici a motivo del
tempo trascorso e della scomparsa di alcuni esperti, che hanno dato
una bella testimonianza nel promuovere una genuina volontà di
dialogo.
I membri del «Comitato Misto di Coordinamento» sono i seguenti:
Membri cattolici
Sua Eminenza Rev.ma il Signor Cardinale Walter Kasper,
Presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei
Cristiani e Co-Presidente della Commissione
Sua Eccellenza Rev.ma Mons.Ioannis Spiteris, Arcivescovo di Corfù,
Zante e Cefalonia
Sua Eccellenza Rev.ma Mons. Gérard Daucourt, Vescovo di Nanterre
Sua Eccellenza Rev.ma Mons. Brian Farrell, Vescovo tit. di Abitine,
Segretario del Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei
Cristiani
Rev.mo Mons. Piero Coda, Prelato Segretario, Pontificia Accademia di
Teologia
Rev.mo Padre Prof. Dimitri Salachas, Roma-Atene
The Rev. Dr. Paul McPartlan
School of Theology and Religious Studies, The Catholic University
of America
Rev.do Padre Frans Bouwen, Missionnaires d'Afrique [Pères Blancs]
Sainte-Anne, Jérusalem
Rev. Sister Dr. Theresia Hainthaler Philosophisch-Theologische
Hochschule Sankt Georgen Frankfurter Theologische Fakultat
Rev.mo Mons. Eleuterio F. Fortino, Sotto-Segretario del Pontificio
Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani e Co-Segretario
della Commissione
Membri ortodossi
Sua Eminenza Ioannis
Metropolita di Pergamo (Patriarcato Ecumenico) Co-Presidente della
Commissione
Sua Eminenza Makarios
Metropolita del Kenya (Patriarcato di Alessandria)
Sua Eminenza Pavlos
Metropolita di Aleppo, Veroias e Alessandretta (Patriarcato di
Antiochia)
Prof. George Galitis (Patriarcato di Gerusalemme)
Sua Grazia il Vescovo di Vienna e Austria, Hilarion (Patriarcato di
Mosca)
Sua Grazia il Vescovo di Branitsevou, Ignatije (Patriarcato di Serbia)
Sua Grazia il Vescovo di Salaj, Petroniu (Patriarcato di Romania)
Sua Grazia il Vescovo di Trimythour, Basilios (Chiesa di Cipro)
Sua Grazia il Vescovo di Achaia, Athanasios (Chiesa di Grecia)
Sua Eminenza Ambrosius
Metropolita di Helsinki (Chiesa di Finlandia)
Sua Eminenza Gennadios
Metropolita di Sasima (Patriarcato Ecumenico) Co-Segretario della
Commissione
v. anche:
Si stringono
i tempi del dialogo cattolico - ortodosso
Nel 40° anniversario
della celebrazione delle reciproche scomuniche
Visita
di Bartolomeo I a Ravenna e Bologna, 2005
Dichiarazione
comune tra Giovanni Paolo II e Bartolomeo I, 2004
Discorso
di Giovanni Paolo II al Fanar, 1979
Atto
solenne tra Paolo II e Atenagora I: elimina le rispettive scomuniche
del 1054, 1965
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