Diamo uno sguardo alla NUOVA CHIESA che avanza
DOCUMENTO TRATTO DA Osservatorio
sul Cammino Neocatecumenale secondo Verità Documento pastorale 2009-2010 della Diocesi di Campobasso Incontriamo le nuove direttive in questa prima
citazione del documento pastorale della Diocesi di Campobasso, che ci hanno
fatto pervenire: "Conversione pastorale" (!?): in un mondo che cambia, cambia il lessico, e cambiano anche i significati. Per quale Chiesa?
Ecco cosa mi è parso "preoccupante": è l'affermazione - che metto in diverso
colore - citata nel documento programmatico della Diocesi di Campobasso e cioè:
Approfondiamo più avanti cosa si intende per "conversione" (che è
ri-orientamento del cuore e della vita al Signore) e facciamo attenzione al
fatto che per "conversione pastorale", qui si intende "cambiamento di rotta" in
senso pastorale, cioè di prassi con la quale si vuole formare e condurre il
popolo dei fedeli: significa che la Chiesa intende cambiare rotta e prassi? Il problema principale comunque è che vengono introdotti subdolamente metodi e prassi che cambieranno totalmente non soltanto la Pastorale, ma anche il 'sensus fidei' delle persone, che non sarà più quello cattolico. Il dramma è che, in una Chiesa ormai impregnata di modernismo, certi "cambiamenti" di stile, prassi e contenuti possono non essere riconoscibili come non cattolici, essendo già venuti meno i principali punti di riferimento. Una "prassi catechetica" di "iniziazione" che monopolizza le pastorali diocesane La vera "novità" è il famoso e cosiddetto "cammino di iniziazione", dimenticando che l'"iniziazione" non è detto che debba prendere per forza la forma del "catecumenato" (lo vogliamo chiamare "insano archeologismo"? - Pio XII, Mediator Dei) La VERA iniziazione è la graduale piena "introduzione ai misteri del Regno" ... cioè, per tradurla in parole povere, non è altro che l'educazione alla Fede e l'approfondimento e nutrimento di essa, che si riceve attraverso la normale vita Sacramentale, la preghiera, l'Adorazione, le Devozioni (ricordate e rivalutate anche nel documento dei vescovi) e tutti i momenti formativi e comunitari offerti dalla Parrocchia e quant'altro la ricerca personale porti ad incontrare nella Chiesa. Se leggiamo i Padri della Chiesa scopriamo che
prima veniva dato il Battesimo e, poi, veniva approfondita l'istruzione e la
cosiddetta mistagogia, ma il Battesimo è efficace di per se stesso e non ha
bisogno di nessuna "ratifica" come vedremo, con sconcerto, più avanti... C'è da
chiedersi chi è il vescovo che "ratifica" cose del genere! Apprendo anche che il responsabile dell'ufficio diocesano è un parroco neocatecumenale incallito... mi dicono che ben 20 famiglie della sua parrocchia hanno portato i loro figli a fare la comunione altrove. Se ci hanno scritto la lettera allarmata e se abbiamo tutte le ragioni per pensare che siano neocatecumenali, ebbene: si sa come si parte ma non si sa dove si arriva! Colpisce quello che il Vescovo espone a pag.5, in cui riporta il testo della CEI che, fatalmente, sostiene le stesse cose di Kiko: che la pastorale diocesana deve “convertirsi” ad … “un cammino”, diffuso nel tempo, con una “prassi catechetica riorganizzata” per una “iniziazione cristiana” che si ottiene “entrando in comunità”. Ogni riferimento sarà puramente casuale?? Resta solo da vedere "quale" comunità... ... Questo dicono i vescovi italiani (potenza
di quale persuasione??). Ed ancora: Abbiamo già visto che il documento diocesano cita anche: "La nota 2 della CEI al n° 19 definisce
l’Iniziazione Cristiana: “…quel processo globale attraverso il quale si diventa
cristiani si tratta di un cammino diffuso nel tempo e scandito dall’ascolto
della Parola, dalla celebrazione e dalla testimonianza dei discepoli del Signore
attraverso il quale il credente compie un apprendistato globale della vita
cristiana e si impegna ad una scelta di fede e a vivere come figlio di Dio ed è
assimilato, con il battesimo, la confermazione e l’eucaristia, al mistero
pasquale di Cristo nella Chiesa”.
Chi è che ha la 'patente'
di "testimone"? È quella "testimonianza dei discepoli del Signore" che lascia anche perplessi. Chi sono costoro, dal momento che "le catechiste tradizionali non operano più direttamente coi bambini, ma si dedicano alla formazione delle nuove catechiste che sono le mamme stesse dei bambini"? È evidente che saranno i cosiddetti "testimoni" i veri catechisti. Chi conferisce loro la 'patente' di testimoni? Sappiamo bene di "chi" e "come", cioè con quali metodi e con che potere sulle persone, compresi i sacerdoti, sono testimoni i catechisti del cammino neocatecumenale: dei loro iniziatori e delle abominevoli prassi, che vorrebbero imporre a tutto l'orbe cattolico. Questa espressione: "scandito dall'ascolto della Parola, celebrazione e testimonianza dei discepoli..." sa tanto di Tripode kikiano: Liturgia -Palabra-Comunidad... Siamo sicuri, cari vescovi, che è questa la Chiesa di Cristo Signore? Vogliamo parlare di un articolo dello Statuto del Cammino neocatecumenale e di cosa veramente comporta? Sarà questa la nuova prassi ecclesiale? "art. 19.1.1- l’Eucaristia e la comunità aiutano gradualmente i neocatecumeni a svuotarsi dei falsi concetti di sé e di Dio ed a scendere alla loro realtà di peccatori, bisognosi di conversione, riscoprendo la gratuità dell’amore di Cristo, che li perdona e li ama." Quest'articolo è l'emblema dell'ambiguità del cnc. Potrebbe infatti, a un lettore distratto o solo ingenuo, sembrare cosa buona e giusta: scorgersi peccatori, bisognosi di conversione... Sembra richiamare quel 'rientrare in se stesso' del figliol prodigo, che poi è un'attitudine connaturale al cristiano il quale, guardando a Cristo, vuole imitarlo e conformare a Lui tutto di sé. Lo "svuotarsi di sé" del Cnc è invece un'altra cosa, purtroppo. Significa che tu metti la tua vita nelle mani dei catechisti, col beneplacito e sotto gli occhi dei fratelli di comunità. Significa che tu lasci ai catechisti la libertà di prenderla la tua vita, e di guardarci dentro, in ogni angolo, senza pudore. Te la smontano la vita, e in essa il cuore, la mente, desideri, paure, ma anche interessi, competenze, cultura, e affetti, amicizie, amori. Tutto. Ti smontano la vita, ma non per cercarvi insieme a te la traccia di Dio, la bellezza speciale di Dio in te. Né per condurti verso orizzonti nuovi, più ampi e promettenti. Ti smontano la vita per dirti che in essa non c'è nulla di buono, che è piena di demoni e idoli perversi. Che se vuoi 'l'alleanza con Cristo', devi fare il cammino. E cioè, devi resettare tutto e conformarti al cammino. Non esistono altre vocazioni. Tutto è finalizzato al cammino. Non a Cristo. Ma al cammino. Passano gli anni. E ti accorgi che nel frattempo ti sei perso tutto. Amici, interessi, desideri, impegni. E ti sei perso soprattutto il senso di te, di quel che sei davanti a Dio e agli uomini. Senza aver neppure guadagnato un autentico senso del peccato. E' deserto di povertà. Ecco dove porta lo svuotamento del Cnc. Leggendo l’articolo dello Statuto che parla dello “svuotamento del falso concetto di sé e di Dio”, risultano immediatamente comprensibili a chi ne conosce le modalità, i rischi potenziali che contiene, qui confermati una volta ancora. È scioccante che la Chiesa lo abbia permesso: e così dunque tutti i membri della comunità, i catechisti, i responsabili sono degli psicologi? Posseggono essi gli strumenti indispensabili, la formazione necessaria per accompagnare una persona in quel cammino di "svuotamento di sé"? Oltre che giusto, è indispensabile 'guardare' a questo aspetto del problema. È chiaro che quando si innescano meccanismi psicologici, si 'entra' anche nell'inconscio delle persone e si possono smuovere ricordi rimossi, ferite, energie, che poi, se non si hanno gli strumenti di una affinata e maturata competenza, non si riesce nemmeno a gestire. Quanti casi di grave disagio psichico indirizzati agli psicologi rigorosamente "interni" (perché nulla trapeli ad extra), e purtroppo casi molto seri testimoniati proprio per situazioni di squilibri gestiti con rigore e senza un metodo competente, ma improvvisato, che non può essere uguale per tutti, perché le persone non sono fatte con lo stampino, i tempi di maturazione e gli 'stati interiori' non sono gli stessi per tutti: c'è chi può aver bisogno di fermezza, ma c'è anche chi in quel particolare momento ha bisogno invece di tenerezza, di accoglienza non del dito puntato... Non che accoglienza nel cammino non ci sia, ma è limitata al love bombig iniziale, quando ti accettano come sei e non ti sembra vero... è dopo che cominciano i dolori . In realtà si usano fini strumentali per rendere
malleabili e dominabili le persone ad
usum cammini; ma anche se il fine fosse buono, il metodo è inaccettabile
comunque! È molto grave la responsabilità di chi dovrebbe avere a cuore, oltre
alla salute spirituale, anche quella psicologica dei fedeli e il rispetto della
loro sfera esistenziale, il cosiddetto 'foro interno', l'intimità della persona
non violabile da nessuno! Torniamo al Documento diocesano: la "ratifica" del Battesimo Riporto altri stralci del documento diocesano in questione, il primo sul Battesimo, il secondo su alcuni punti programmatici: [vedi approfondimenti su Battesimo cattolico e battesimo neocatecumenale] Il Battesimo: (notare le carenze significative) - Rigenera alla vita dei figli di Dio - manca il perché, l'Azione efficace [cancella il peccato originale e quelli attuali (se ricevuto da adulti)] - manca anche [fa rinunciare a satana e alle sue opere] - fa partecipare alla vita divina trinitaria mediante la grazia santificante, la grazia della giustificazione che incorpora a Cristo e alla sua Chiesa; - fa partecipare al sacerdozio di Cristo e costituisce il fondamento della comunione con tutti i cristiani; - manca anche [ci dona la Grazia Santificante e le virtù teologali] e i dono dello Spirito Santo, altrimenti in che modo poi - Unisce a Gesù Cristo e alla Chiesa - Fa diventare tempio dello Spirito [Santo] - Fa partecipare all’ufficio sacerdotale profetico e regale di Gesù ll documento diocesano riporta anche i seguenti punti programmatici dell'itinerario formativo dei ragazzi che si preparano alla cresima (che poi sono bambini perché risulta che la cresima - nel nuovo progetto pastorale - precederà la comunione):
a me questo sembra più il Dio degli ebrei invece che la SS. Trinità, Padre Figlio e Spirito Santo. L'incontro col Dio dei cristiani, che è SS Trinità, si ha nella Chiesa e nella vita Sacramentale (che unisce al Padre, nel Figlio, per opera dello Spirito Santo) anche se è vero che Dio agisce nella storia; ma mi danno da pensare quegli "uomini ispirati dallo Spirito Santo" mediante i quali Dio agisce... non agisce Egli forse mediante l'Opera del Figlio che è entrato nella Storia? I cristiani che vivono la fede sono ispirati dallo Spirito Santo, ma lo sono perché nella Chiesa ricevono lo Spirito di Cristo, il Figlio di Dio fatto uomo e proprio da Lui, mediante il quale "tutte le cose sono state create" e che "si è fatto uomo" per noi e per la nostra salvezza, e non da "testimoni" non meglio identificati... Infatti resta da scoprire chi sono quegli uomini "ispirati dallo Spirito Santo", se tutti i credenti o solo quelli che in altro luogo vengono chiamati "testimoni"... Tutta la formulazione, comunque è prettamente veterotestamentaria: Creazione, Liberazione dall'Egitto Esodo, e Cammino con Dio nel deserto (il Dio che agisce nella storia come si rivela a Mosè). Non a caso si parla anche di "stile sinagogale" nella formazione, senza il sussidio di documenti... Sfugge ai nostri pastori che il cammino NC da oltre 40 anni viene diffuso attraverso catechesi orali, infarcite di luteranesimo, giudaismi, cabbalismi vari: è ad esse, tuttora 'segrete' e mai pubblicate, alle quali lo Statuto fa riferimento, senza che la Santa Sede le abbia approvate! L’incontro con la Persona e il messaggio di Gesù di Nazaret, il profeta-messia, il crocifisso-signore, il datore dello Spirito, nel quale Dio si è rivelato in forma nuova e definitiva [quale? non è irrilevante, dato che si tratta del Figlio, Verbo incarnato] che vive oggi nel mondo in lui; di per sé si omettono cose fondamentali anche se non si dicono cose sbagliate, ma a parte crocifisso signore minuscolo, dopo profeta-messia pure minuscolo (ma poi perché profeta, se Messia è molto di più? Perché non Messia Figlio di Dio, il Verbo incarnato, Crocifisso e Risorto datore del [Suo] Spirito?) Vorrei sapere cosa significa introdurre la
necessità di "ratificare il Battesimo", se esso conferisce "il carattere",
indelebile, che non è da "ratificare" in alcun modo, ma da mantenere vivo nella
fede e mi chiedo come ha fatto un vescovo ad avallare un documento ufficiale
carente di punti essenziali come questo. Pubblicato da Mic 11:26 AM
|