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Pubblichiamo, come ricevuto da alcuni nostri lettori:
Santo Padre,
Siamo un gruppo di cattolici, tra cui dei sacerdoti, alcuni abbastanza
anziani che, prima di presentarsi al Giudice Divino, desiderano sapere se
tra la dottrina insegnata dalla Chiesa cattolica e quella insegnata da Kiko
Argüello
e dai suoi catechisti nelle comunità neocatecumenali di tutto il mondo,
esiste una completa uniformità o invece ci sono affermazioni molteplici che
non possono essere assolutamente condivise dal credente cattolico.
La domanda nasce:
- dal fatto che i testi delle catechesi NC, ancora dopo anni dalla
loro presentazione (peraltro rivista rispetto al contenuto originale
trasmesso oralmente) all’Autorità della Chiesa, da questa non sono stati
approvati; tuttavia
- nonostante questo le catechesi del cammino neocatecumenale
continuano ad essere impartite ai suoi membri e alle nuove persone che
aderiscono nelle parrocchie pensando di accostarsi a “catechesi per
adulti” garantite dal parroco e dal vescovo, ma poi si trovano
incanalate in un rigido e del tutto autonomo itinerario di formazione
ventennale che prevede metodi e prassi propri ed anche una propria
ritualità. Tutto ciò anche se si afferma che i testi primitivi sono
stati riveduti, ma le prassi e i riti sono sempre quelli e numerose
testimonianze di persone uscite dal cammino recentemente lo dimostrano
- l’affermazione di revisione dei testi sembra accettabile con
difficoltà, anche perché non è possibile confrontare o esaminare i testi
“cosiddetti” aggiornati, sui quali pende un serio dubbio di veridicità,
in corrispondenza con i contenuti delle predicazioni concrete
- altra prova della persistenza di errori teologici e liturgici ancora
esistenti nelle catechesi, è data dal modo usato nella celebrazione
eucaristica e dei sacramenti
- questo modo, anche se ripreso dall’Autorità della Chiesa (lettera
della Congregazione per il Culto del 1° dicembre 2005), ancora perdura
nel Cammino consenzienti più o meno tacitamente, tanti vescovi e
sacerdoti
- non solo, ma il fondatore del Camino, continua a catturare
visibilità e attenzione dei media con atti eclatanti. Citiamo soltanto i
due più recenti: la convocazione in Terra Santa dei vescovi europei
riguardo all'evangelizzazione dell'Europa;
l'anticipo della GMG tenuto
con i giovani dell'America Centrale
- fonti neocatecumenali spagnole e più recentemente anche italiane, con argomenti
pretestuosi tendenti a giustificare il mancato adeguamento,
mettono in dubbio la validità
della lettera del card Arinze
- nel frattempo, il silenzio della Santa Sede, che dovrebbe quanto
meno rappresentare la problematicità della situazione, viene
arbitrariamente e arrogantemente interpretato come assenso e sbattuto in
faccia a chiunque tenti di azzardarsi a formulare qualche critica
- Molti cattolici, per non rimanere "prigionieri in casa" e costretti
a subìre la spiritualità neocatecumenale nelle loro Parrocchie, sono in
diaspora e spesso costretti a vivere la loro Fede in parrocchie lontane
- l’Autorità attuale della Chiesa, nonostante i termini ultimativi di
certe concessioni, ancora non ha preso le decisioni che attendiamo,
dando così l’impressione di una certa incertezza, convalidando di fatto tacitamente gli
insegnamenti dell’Argüello.
- sorge così in molti cristiani il dubbio che la Chiesa di oggi non
abbia o non creda più all’Autorità suprema conferitale dal suo Fondatore
Divino. Conseguentemente essi si domandano se devono continuare a
credere alla Chiesa Cattolica e ubbidire al suo Capo anche quando non si
pronunzia più su problemi che toccano la sostanza della Fede in rapporto
a questa realtà cosiddetta ecclesiale
- Per questi motivi essi chiedono fiduciosamente al Santo Padre che
pronunci finalmente con chiarezza il suo giudizio di Capo della Chiesa
su argomenti così importanti, indispensabili per ottenere la Salvezza
eterna e continuare a restare fedeli alla Chiesa Cattolica,
esprimendoGli i sentimenti della loro devozione e l'assicurazione da
parte di tutti della loro preghiera
- Se non ci fosse risposta alle nostre richieste, osiamo rivolgere al
Santo Padre le parole di Santa Caterina da Siena (lettera n.255 a
Gregorio XI) in cui la Santa dice: “ Poiché esso (Dio) ha dato
l’Autorità e voi l’avete presa, dovete usare la virtù e la potenza
vostra”. Noi ci fermiamo qui, non ripetendo le parole successive,
molto forti, ma soltanto l’esortazione che la stessa Santa riporta in
molte lettere: “Non dovete temere, perché l’aiuto divino e la
protezione divina non vi mancherà!”.
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