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Pubblichiamo, come ricevuto da alcuni nostri lettori:

Santo Padre,

Siamo un gruppo di cattolici, tra cui dei sacerdoti, alcuni abbastanza anziani che, prima di presentarsi al Giudice Divino, desiderano sapere se tra la dottrina insegnata dalla Chiesa cattolica e quella insegnata da Kiko Argüello e dai suoi catechisti nelle comunità neocatecumenali di tutto il mondo, esiste una completa uniformità o invece ci sono affermazioni molteplici che non possono essere assolutamente condivise dal credente cattolico.
La domanda nasce:

  1. dal fatto che i testi delle catechesi NC, ancora dopo anni dalla loro presentazione (peraltro rivista rispetto al contenuto originale trasmesso oralmente) all’Autorità della Chiesa, da questa non sono stati approvati; tuttavia
  2. nonostante questo le catechesi del cammino neocatecumenale continuano ad essere impartite ai suoi membri e alle nuove persone che aderiscono nelle parrocchie pensando di accostarsi a “catechesi per adulti” garantite dal parroco e dal vescovo, ma poi si trovano incanalate in un rigido e del tutto autonomo itinerario di formazione ventennale che prevede metodi e prassi propri ed anche una propria ritualità. Tutto ciò anche se si afferma che i testi primitivi sono stati riveduti, ma le prassi e i riti sono sempre quelli e numerose testimonianze di persone uscite dal cammino recentemente lo dimostrano
  3. l’affermazione di revisione dei testi sembra accettabile con difficoltà, anche perché non è possibile confrontare o esaminare i testi “cosiddetti” aggiornati, sui quali pende un serio dubbio di veridicità, in corrispondenza con i contenuti delle predicazioni concrete
  4. altra prova della persistenza di errori teologici e liturgici ancora esistenti nelle catechesi, è data dal modo usato nella celebrazione eucaristica e dei sacramenti
  5. questo modo, anche se ripreso dall’Autorità della Chiesa (lettera della Congregazione per il Culto del 1° dicembre 2005), ancora perdura nel Cammino consenzienti più o meno tacitamente, tanti vescovi e sacerdoti
  6. non solo, ma il fondatore del Camino, continua a catturare visibilità e attenzione dei media con atti eclatanti. Citiamo soltanto i due più recenti: la convocazione in Terra Santa dei vescovi europei riguardo all'evangelizzazione dell'Europa; l'anticipo della GMG tenuto con i giovani dell'America Centrale
  7. fonti neocatecumenali spagnole e più recentemente anche italiane, con argomenti pretestuosi tendenti a giustificare il mancato adeguamento, mettono in dubbio la validità della lettera del card Arinze
  8. nel frattempo, il silenzio della Santa Sede, che dovrebbe quanto meno rappresentare la problematicità della situazione, viene arbitrariamente e arrogantemente interpretato come assenso e sbattuto in faccia a chiunque tenti di azzardarsi a formulare qualche critica
  9. Molti cattolici, per non rimanere "prigionieri in casa" e costretti a subìre la spiritualità neocatecumenale nelle loro Parrocchie, sono in diaspora e spesso costretti a vivere la loro Fede in parrocchie lontane
  10. l’Autorità attuale della Chiesa, nonostante i termini ultimativi di certe concessioni, ancora non ha preso le decisioni che attendiamo, dando così l’impressione di una certa incertezza, convalidando di fatto tacitamente gli insegnamenti dell’Argüello.
  11. sorge così in molti cristiani il dubbio che la Chiesa di oggi non abbia o non creda più all’Autorità suprema conferitale dal suo Fondatore Divino. Conseguentemente essi si domandano se devono continuare a credere alla Chiesa Cattolica  e ubbidire al suo Capo anche quando non si pronunzia più su problemi che toccano la sostanza della Fede in rapporto a questa realtà cosiddetta ecclesiale
  12. Per questi motivi essi chiedono fiduciosamente al Santo Padre che pronunci finalmente con chiarezza il suo giudizio di Capo della Chiesa su argomenti così importanti, indispensabili per ottenere la Salvezza eterna e continuare a restare fedeli alla Chiesa Cattolica, esprimendoGli i sentimenti della loro devozione e l'assicurazione da parte di tutti della loro preghiera
  13. Se non ci fosse risposta alle nostre richieste, osiamo rivolgere al Santo Padre le parole di Santa Caterina da Siena (lettera n.255 a Gregorio XI) in cui la Santa dice: “ Poiché esso (Dio) ha dato l’Autorità e voi l’avete presa, dovete usare la virtù e la potenza vostra”. Noi ci fermiamo qui, non ripetendo le parole successive, molto forti, ma soltanto l’esortazione che la stessa Santa riporta in molte lettere: “Non dovete temere, perché l’aiuto divino e la protezione divina non vi mancherà!”.

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