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Cattedrale di Wittenberg, in Germania: aperta l’ultima fase preparatoria della prossima Assemblea ecumenica europea, in programma a settembre, a Sibiu in Romania.

[Gli atti in formato pdf]

Si è aperta ieri in Germania, con una cerimonia nella cattedrale di Wittenberg, la terza ed ultima tappa preparatoria dell’Assemblea ecumenica europea (AEE3), prevista a Sibiu, in Romania, nel prossimo settembre. Promossa dal Consiglio delle Conferenze episcopali d’Europa (CCEE) e dalla Conferenza delle Chiese europee (CEC/KEK) l’Assemblea sarà incentrata sul tema “La luce di Cristo illumina tutti – Speranza di rinnovamento e unità in Europa”. L’incontro nella città tedesca – riferisce l’agenzia SIR - vede 150 delegati di tutta Europa, riuniti fino a domenica nell’Università Leucorea, che ospita i lavori. Gratitudine per l’invito “nella città di Lutero, che non voleva la divisione ma l’unità nella fedeltà al messaggio di Cristo”, è stata espressa alle Chiese tedesche dal presidente della CEC/KEK, Jean-Arnold de Clermont.

Dal canto suo il cardinale Pèter Ërdo, presidente Ccee e primate d’Ungheria ha sottolineato che “l’unità spirituale e culturale dell’Europa è una grande sfida per i cristiani: in un’Europa che si sta unificando la Chiesa deve costituire un importante fattore di unità e speranza”. “Senza l’amore e la misericordia di Dio non possiamo contribuire molto, come cristiani e come Chiese, alla costruzione dell’Europa”, ha aggiunto il vescovo protestante Axel Noack. Diritti umani, rispetto per l’ambiente, lotta contro la povertà: questi, per il vescovo Wolfang Huber, presidente del Consiglio evangelico delle Chiese in Germania (EKD), “gli ambiti sui quali è attesa una chiara testimonianza dalle Chiese”. Il rappresentante della Conferenza episcopale tedesca, il vescovo Gerhard Feige, ha evidenziato l’importanza “di spiritualità e preghiera nel pellegrinaggio verso la AEE3”.


Assemblea ecumenica, tappa a «casa Lutero»
Lorenzo Rosoli , su Avvenire 16 febbraio 2007

La città simbolo della Riforma protestante ospita fino a domenica il raduno che completa la preparazione all’atteso evento in programma in Romania dal 4 al 9 settembre: a  Wittenberg l’ultimo incontro in vista del meeting europeo di Sibiu. Per i 150 delegati, giorni di dibattito e di preghiera. Il cardinale Erdö: «Noi costruttori di unità spirituale e culturale»

Da Roma a Sibiu via Lutherstadt-Wittenberg. Fa tappa in Germania, nella città simbolo del protestantesimo, il cammino verso la terza Assemblea ecumenica europea che si terrà il 4-9 settembre in Romania - per la prima volta in un Paese di tradizione ortodossa - e che ha preso avvio nel 2006 nel cuore della cattolicità.
Fino a domenica Wittenberg - dove Lutero affisse nel 1517 le celebri «95 tesi» - ospiterà il meeting dal titolo «Riscoprire il dono di luce che il Vangelo di Cristo è per l'Europa di oggi». Un titolo che riecheggia e rilancia il tema scelto dal Consiglio delle Conferenze episcopali d'Europa (Ccee) e dalla Conferenza delle Chiese europee (Kek) per l'Assemblea di Sibiu, «La luce di Cristo illumina tutti. Speranza di rinnovamento e unità in Europa», articolando la riflessione in molteplici aree tematiche quali la secolarizzazione come sfida per l'Europa, la responsabilità dei cristiani nella costruzione dell'Unione europea, la riconciliazione nel Continente e l'impegno contro la violenza, il contributo della teologia tedesca al movimento ecumenico, e altre ancora.
I 150 delegati delle diverse Chiese cristiane, delle comunità e dei movimenti ecumenici vivranno giorni intensi di dibattito e riflessione, ma anche di preghiera e di spiritualità - come sarà domani sera con la preghiera ecumenica dedicata ai «martiri» e alla riconciliazione, e come sarà domenica con la liturgia di congedo che accompagna il «focus» sul «Decennio contro la violenza in Europa».
Proprio la riconciliazione fra i cristiani può aiutare l'unità del continente, che non può essere solo politica, economica o istituzionale. «L'unità spirituale e culturale dell'Europa è una grande sfida per i cristiani. In un continente che tende sempre più verso la condivisione, le Chiese devono essere il fattore principale di unità spirituale e di speranza», ha affermato il presidente del Ccee, il cardinale ungherese Peter Erdö, aprendo ieri i lavori del meeting con altri leader cristiani dopo la preghiera ecumenica guidata nella Stadtkirche dal vescovo evangelico Axel Noack. I vescovi Wolfgang Huber - luterano, presidente della Chiesa evangelica in Germania - e Walter Klaiber - metodista, presidente delle «Comunità di lavoro delle Chiese cristiane in Germania» - hanno sottolineato come oggi, ai cristiani, sia chiesta sempre più una «chiara testimonianza» di fronte a sfide quali i diritti umani, la giustizia, la pace, la lotta contro la povertà e la salvaguardia del creato.
Il presidente della Kek, il francese Jean-Arnold de Clermont, ha messo in luce l'importanza di essersi riuniti proprio a Wittenberg: «La città di Lutero è il simbolo di quella riforma permanente di cui ha bisogno la Chiesa per portare avanti la sua missione. Lutero non voleva la divisione ma, al contrario, l'unità nella fedeltà al messaggio di Cristo». Coniugare «fedeltà» e «riforma», verità e riconciliazione, identità e unità: passa anche di qui quel cammino di fraternità che può rendere nuovamente, e sempre più credibile, la testimonianza dei cristiani nell'Europa della secolarizzazione.


v. anche:
:: Settimana unità: Riflessioni di ortodossi e protestanti Rumeni "Guardando Sibiu"
:: Praga 22 gennaio 2007, notte delle Chiese aperte
:: Terni, 5-7 giugno 2006, III Convegno Ecumenico Nazionale "I cristiani e l'Europa"
:: Roma la prima tappa del  “Pellegrinaggio europeo” che porterà a Sibiu nel 2007 
:: Le Chiese nel 2006 continueranno a "contribuire al cammino di unità"

:: Gesti concreti di ecumenismo: Meeting internazionale “Kairòs 2005”
:: I cristiani europei preparano un'assemblea ecumenica a tappe
:: "Osare la pace per la fede" - Documento di giovani di fedi diverse

   
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