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Dobbiamo prendere atto delle serie conseguenze
di un'approvazione anomala
Ci scrive un nostro lettore:
""Oggetto: informazioni sul cammino neocatecumenale
Nelle catechesi iniziali ho avuto molte sensazioni negative, ampliate nella
convivenza finale.
Leggendo queste pagine ho sentito condiviso il mio stato d’animo, che mi ha
portato perfino a pensare che l’anticristo entrerà nella chiesa attraverso
questo cammino.
Dopo aver letto che il vaticano ha approvato lo statuto del cammino , volevo
chiedervi come questa cosa fosse possibile, cioè come è possibile che
nessuno veda quello che facilmente è notabile, compreso il Santo Padre?
Distinti saluti (Firma)""
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Tra le più recenti mail sul cammino, pubblico questa, togliendo per la
privacy i riferimenti personali, ma prendendola in considerazione in quanto
emblematica della situazione attuale Cammino-Chiesa, soprattutto riguardo
alla domanda finale che è il punctum dolens fortemente anomalo della
situazione, che rende in qualche modo 'scomoda' la nostra posizione. Infatti il nostro immutato impegno - commisurato all'immutata situazione che
permane in tutta la sua gravità e alta lesività dell'integrità della Chiesa
- continua a dispiegarsi in presenza e nonostante l'approvazione degli statuti da parte
del Pontificio consiglio dei laici...
Un'approvazione che, per quanto anomala(1) ha conferito alla
entità-Cammino
un ruolo nella Chiesa, vissuto con molta aggressività ed influenti appoggi,
che sta continuando l'opera di penetrazione e trasformazione nei gangli
vitali della stessa (dalle Parrocchie, alle Gerarchie, ad Organismi curiali
e di stampa, ad Organizzazioni culturali, senza sottovalutare l'indotto
ragguardevole della produzione di arredi sacri, simboli, icone, oggettistica
para-religiosa: tutti uguali per tutte le comunità del mondo di produzione
esclusivamente in proprio; il che dà lavoro e incentiva la partecipazione di
molti...) cui va aggiunto l'indotto parallelo -sempre gestito in termini di
consorteria- delle costruzioni di Chiese, Centri,
Seminari propri ed altro tutti
rigorosamente recanti l'impronta della "Nueva estetica" kikiana che ha
introdotto e continua ad introdurre una nuova teologia, nuovi simbolismi
sincretistici, con silenzi a talvolta connivenze da parte dei vescovi, 'custodi' della fede cattolica.
Torniamo al punctum dolens della conclusione della mail: è indubbio che
l'approvazione e il successivo atteggiamento del Papa (nonostante le
correzioni) ha consentito e consente che molte persone fortemente dubbiose,
compreso colui che ci ha scritto, siano rimaste, rimangano o addirittura
entrino a far parte del cammino NC.
Visto che è stato chiamato in causa il Papa, mi limito a dire che, quando
egli non proclama dogmi di fede, non è impegnata la sua infallibilità; il
che ci permette di dissentire, con motivazioni fondate sul Magistero Perenne
e nel massimo rispetto, senza per questo essere in discomunione con lui né
tanto meno con il Signore. Senza peraltro poter escludere una sua non
precisa informazione da parte di chi ha tutto l'interesse a fargli credere
che nel Cammino le cose siano cambiate: cosa che, mi risulta, continua a
ripetere il suo Vicario, Mons. Vallini, a chiunque, nella diocesi di Roma,
gli opponga critiche e rimostranze sulla pastorale diocesana, molto
incentrata sul Cammino NC... salvo a tuonare con riprovazione massima nei
confronti di gruppi e sacerdoti che chiedono di celebrare secondo le
direttive papali del Motu proprio
Summorum Pontificum, di fatto quindi
disattendendole e rendendo la Diocesi del Papa sempre più configurata alla
"Nuova chiesa" che avanza e sempre meno aperta alle istanze di
re-staurazione promosse dallo stesso Pontefice e sentite da molti fedeli.
Nella situazione attuale molti cristiani si ritrovano prigionieri in casa
propria (o in quella che dovrebbe esserlo e non lo è più, mentre il Papa
dice che "la Chiesa è la casa di tutti": ma tutti chi, anche gli eretici?),
e quindi sono costretti ad una diaspora senza fine per trovare Parrocchie
non inquinate dal nuovo verbo kikiano più o meno ben mimetizzato come
'Chiesa cattolica', se non da quello modernista della cultura egemone
spirito-del-concilio-dipendente... Le oasi di sana dottrina e spiritualità
sono rare, non tutte facilmente raggiungibili e direi che rischiano
l'estinzione, se non avessi fiducia nella Grazia e nell'Opera del Signore...
Questa è la Chiesa cattolica, oggi.
Assodato e dimostrato che nulla è cambiato e che nulla può cambiare nel
Cammino NC, almeno in presenza di iniziatori così direttivi, è proprio qui e nell'autorevolezza di certe 'scelte pastorali',
che dovrebbe tappare la bocca a fedeli più sprovveduti, che si delinea,
forte e chiara la nostra responsabilità, sulla quale mi limito a inserire la
citazione che segue, senza commenti:
«Nel tesoro della Rivelazione vi sono dei punti essenziali, di cui ogni
cristiano, per il fatto stesso di chiamarsi cristiano, ha la conoscenza
necessaria e l’obbligo della difesa… I veri fedeli sono gli uomini che
attingono dal loro battesimo (in tempi d’eresia) l’ispirazione per una linea
di condotta; non i pusillanimi che, col pretesto specioso della
sottomissione ai poteri stabiliti, per correre incontro al nemico o opporsi
alle sue imprese, aspettano un programma che non è necessario e che non si
deve loro dare». (Dom Gueranger, ai suoi monaci)
(1) L'anomalia è molteplice:
- manca la contestuale o anzi preventiva approvazione dei testi ai
quali lo statuto fa riferimento nell'art. 2: il Cammino Neocatecumenale
si attua nelle diocesi ..."secondo «le linee proposte
dagli iniziatori», contenute nel presente Statuto e negli Orientamenti
alle Èquipes di Catechisti", che costituiscono i contenuti della cosiddetta
evangelizzazione NC e delle relative prassi, che non sono altro che
tappe iniziatiche, per le quali vige l'Arcano. Può essere ammissibile il
'segreto' iniziatico di matrice gnostica, all'interno della Chiesa
cattolica, la cui Rivelazione è in piena luce e alla portata di tutti?
17 gennaio 2011. In una giornata come questa, nigro notanda lapillo,
come dicevano i nostri Padri per i giorni più bui, registriamo la
consegna in Vaticano delle "Catechesi" del Cnc emendate dalla Dottrina della
Fede. Questo evento ci dice due cose: innanzitutto, se ci sono
stati emendamenti, si riconosce che per oltre 40 anni due generazioni
sono state formate (o de-formate) in modo "diversamente-credente"; in
secondo luogo, avremo un autentico risanamento non solo 'formale'
solo se i testi saranno resi pubblici, con l'effettiva sparizione
del 'segreto', che si addice più ad una setta o ad una loggia massonica
e che non ha nessuna ragion d'essere in una realtà ecclesiale e, quindi,
nella Chiesa cattolica. Infatti "cattolico" significa "universale" cioè,
non solo diffuso ma aperto, nel senso di destinato a tutti, senza
confini né barriere, che appartengono solo alla libertà di chi accoglie
o non accoglie l'Annuncio della Salvezza operata dal Signore Gesù.
Ebbene, tutto ciò che non è "universale" e quindi "per tutti" e non solo
per alcuni eletti, ha delle connotazioni settarie o quanto meno ambigue.
In definitiva le anomalie cesseranno solo con la PUBBLICAZIONE dei testi
catechetici del Cammino.
- l'art. 13 modifica - senza averne titolo, perché l'approvazione
dello Statuto rientra nelle competenze del Pontificio Consiglio dei
Laici, mentre la Liturgia dipende dalla Congregazione per il Culto
Divino - una prescrizione già data in base alla propria competenza dalla
Congregazione del Culto Divino il 1° dicembre 2005, dal Papa ricordata
in una pubblica udienza come "norme impartite a mio nome". Si tratta
della Lettera del Card
Arinze -peraltro citata alla nota 49 del terzo
comma dell'articolo- della quale resta solo questo fantasmatico accenno
e nulla più, rimanendo di fatto vanificata dall'approvazione dello
statuto nei termini di cui all'articolo citato, frutto di snervanti e
annose trattative e evidente compromesso, come se la Verità possa essere
oggetto di trattative e frutto di compromessi!
E tuttavia l'art.13, nella
sua nota 49, oltre alla Lettera
del card Arinze rinvia:
- al
discorso di Benedetto XVI
del 12 gennaio 2006 che la
richiama e
- alla Notificazione della
Congregazione per il Culto
Divino e la Disciplina dei
Sacramenti che prevede come sole
concessioni, la comunione sotto
le due specie e lo spostamento
"ad experimentum" del segno
della pace: gli unici indulti
concessi al cammino...
Vedi anche, nel sito:
Perché è tuttora valida la Lettera di Arinze, pur se
disattesa
13 giugno
2008, primi commenti
Il pragmatismo uccide la
fede
Sono
approvati. Da vedere come...
Precisazioni sugli Orientamenti e sullo Statuto
Intervista
di Kiko Arguello sui nuovi Statuti
Interpretazioni del
Cnc sulla validità e l'applicabilità concreta della Lettera
di Arinze
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