Alcuni tentativi di dialogo
con aderenti al cammino neocatecumenale
Inseriamo il primo di una
nutrita serie di
tentativi di dialogo arrivati a un 'punto
morto' e non più proseguibili. Riportiamo fedelmente la discussione
dipanatasi sul Weblog Palazzoapostolico.it
nelle prime battute del lungo confronto -
divenuto purtroppo scontro - documentato in migliaia di
post, che hanno avuto origine dalle
perplessità generate dall'intervista di
Gennarini, responsabile per gli U.S.A. e
portavoce del Cammino, che stravolgeva il
senso della nota Lettera del card. Arinze. Il
dibattito si sviluppò per alcuni mesi, con
migliaia e migliaia di post, saturando
diverse pagine, che alla fine sono state
cancellate anche perché erano divenute
impraticabili. Le
conclusioni le lasciamo a chi avrà
l'interesse e la pazienza di leggere...
In conclusione pubblichiamo la riflessione,
che è un po' il consuntivo dell'esperienza,
di una delle interlocutrici dichiaratamente
cattolica.
Abile e subdolo tentativo NC di far
considerare la lettera di Arinze come
positivamente definitiva, ed altro…
L'interlocutrice, Giuly, all'inizio fa la
gnorri, ma poi gradatamente scopre le sue
carte...
(per ovvie ragioni di privacy abbiamo
eliminato i riferimenti alle mail degli
intervenuti)
# 108
cari amici,
scusate se mi intrometto in questa complicata
discussione tra ex neocat, ma vi sembra che
stiamo andando da qualche parte con queste
seghe mentali sui saluti di kiko al papa o
l'indirizzo sulla busta?
a me sembra leggendo queste lettere del papa e
di arinze che se si stanno discutendo i
dettagli della messa (sicuramente importanti
ma io non sono un'esperta, io sinceramente che
la pace venga prima o dopo e che la comunione
si faccia in piedi o seduti me ne... va bene,
non fatemi essere blasfema) e se arinze dice
che questo è la conclusione di tutto vuol
dire che le cose di base sul cammino sono già
state decise o no e che più o meno tutto il
resto è stato approvato o no? [strano, in
quel momento non ne eravamo consapevoli, ma
ora sappiamo che è la versione data da
Gennarini nella sua intervista -ndr]
vorrei capire cosa ne pensate, ho
l'impressione che tutto questo possa suonare
molto accademico a qualcuno da fuori a cui dei
neocat non gliene frega niente
grazie
giuly
Di Giulia (inviato il 08/03/2006 @
13:37:14)
# 109
Cara Giulia,
la discussione è estremanente lunga e
articolata; per cui è normale che possa
esserti sfuggito qualcosa.
Se ci basassimo solo su dati formali nessuno
di noi credo starebbe qui a perder tempo.
Alcune di quelle che tu dici 'seghe mentali'
erano serie discussioni di contenuto anche
teologico e riflessioni tratte da dati
esperienziali.
Nulla di accademico quindi... e se a qualcuno
al di fuori dei neocat non gliene frega
niente, non fa altro che cliccare da un'altra
parte.
Di Maria (inviato il 08/03/2006 @
14:23:01)
# 111
che sia lunga e articolata me n'ero
accorta, ora qualcuno può per favore
rispondere alla mia domanda e spiegarmi cosa
ne pensate di quello che ho detto sulla
lettera?
a me sembra, lo ribadisco con altre parole,
che queste lettere non siano né una cosa per
cui mettersi a ballare di gioia come dicono
nel cammino né la fine dell'idillio tra
chiesa e cammino come dice sandro magister
dell'espresso o qualcuno qua, ma un
ragionevole compromesso tra le esigenze di
uniformità della chiesa e le usanze del
cammino che evidentemente dispiacciono al
vaticano solo fino a un certo punto se no le
avrebbero cassate al 100%
scusate forse ho troppa poca immaginazione
Di Giulia (inviato il 08/03/2006 @
15:20:40)
# 112
Per Giulia.
Se parti dal principio che ragionare,
osservare, confrontarsi, discutere significa
farsi le seghe mentali, evidentemente o non ti
interessa l'argomento o soffri di
superficialità congenita (Scusami).
Se ritieni invece doveroso, oltre che
spontaneamente motivante, scavare al di là
dell'ufficialità e delle apparenze, allora si
può continuare a discutere.
Cosa penso della tua lettera? Non so se tu sia
nel Cammino Neocatecumenale o meno, comunque
ritengo che essa contenga una valutazione solo
epidermica dei fatti.
Chiami "dettagli " sulla messa le
prescrizioni di Arinze? Ti prego di rileggere
tali "dettagli", che in modo forse
troppo burocratico toccano il cuore stesso del
Cammino Neocatecumenale, basato evidentemente
- almeno per quanto concerne l'Eucarestia -
sull'arbitrio fantasioso dei suoi fondatori.
Chiami dettagli il saluto usato da Kiko nella
sua ultima lettera al Papa? Rileggila! Vi
troverai la presunzione di chi intende ancora
una volta dare lezioni di teologia persino al
Sommo Pontefice: siamo quasi alla famosa
barzelletta sui neocatecumeni, che se avrò
tempo, qualche volta ti racconterò.
Di Dubitans (inviato il 08/03/2006 @
18:53:21)
# 113
caro dubitans,
ti ringrazio in anticipo per la barzelletta
per la quale spero non mi farai aspettare
troppo.
spero di non suonare troppo insistente, sarà
colpa mia perché scrivo in velocità, ma non
alludevo alla mia lettera ma alle due lettere
(o quello che sono), quella di arinze e quella
del papa, che mi sembrano cercare, dicevo,
"un ragionevole compromesso tra le
esigenze di uniformità della chiesa e le
usanze del cammino che evidentemente
dispiacciono al vaticano solo fino a un certo
punto se no le avrebbero cassate al 100%"
su questo piccolissimo punto chiedevo la
vostra opinione e possibilmente anche quella
di qualcuno del cammino se non sono spariti
tutti.
capisci dubitans, mi sembra che ognuno ci
legga un po' quello che vuole in queste
lettere ma a me sembrano di stile grigio e
burocratico e nel contenuto abbastanza
salomoniche e equidistanti.
ho riletto la lettera di kiko, è vero che
questo kiko sembra molto sicuro di sé, forse
troppo... questo mi spiega perché molti lo
trovano insopportabile anche voi però non
risponde, se permetti, alla mia domanda sul
rapporto tra chiesa e cammino: visto da fuori
tutti questi sembrano gli ultimi aggiustamenti
di un rapporto che si è ormai consolidato. tu
cosa ne dici?
Di giuly (inviato il 08/03/2006 @
19:21:22)
# 114
caro dubitans,
non avevo notato che la lettera era già stata
oggetto di discussione, altrimenti non l'avrei
"riesumata". Confesso però di
essere stato un pò leggero nell'attribuire a
quelle parole il senso dell'apertura al
dialogo. a rileggerla bene è al solito
arrogante e presuntuosa come spesso purtroppo
accade quando a parlare sono i neocatecumenali.
avendo "attivamente" partecipato
alla prima parte di questa discussione (maria
ne è una testimone) e non avendo avuto più
molto tempo per continuare, mi sono
evidentemente perso, ma ho notato che sia tu
che maria continuate a sostenere principi che
sono anche i miei. per la verità io contesto
già la legittimità di esistere per un
cammino cattolico che non si definisce tale,
che ha trasparenza zero sui testi che usa e
sui soldi che muove, che impone regole
comportamentali, che si basa sulla parola di
un uomo che si è praticamente autoproclamato
profeta. Lo so che i neocat in ascolto mi
risponderanno "Beati voi quando vi
insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo
diranno ogni sorta di male contro di voi per
causa mia" riconoscendosi in questa
splendida pagina del Vangelo, ma saranno
ancora una volta in errore: in questa presunta
persecuzione manca la causa. La causa della
mia personale persecuzione, tanto per usare un
termine a loro familiare, è il loro
stravolgimento del Vangelo, vale a dire
l'esatto opposto. Saluti in Cristo a tutti, e
che il Signore continui a guidare questo
dibattito.
Di Antonio (inviato il 08/03/2006 @
20:18:51)
# 115
Caro Antonio,
mi associo nella preghiera che il Signore
guidi questo dibattito e ci illumini menti e
cuori.
Condivido pienamente quanto affermi, anche
sulle probabili, ormai stantie, reazioni da
parte NC, nel caso in cui qualcuno si colleghi
a questo sito, circa una presunta persecuzione
(che peraltro non vedrebbero l'ora di
ostentare).
Continua a partecipare anche tu.
Di Dubitans (inviato il 08/03/2006 @
21:54:02)
# 116
Cara Giulia,
più che legittimo, da osservatori
spassionati, ritenere la lettera di Arinze il
frutto di una mediazione tra le prese di
posizione ormai consolidate del Cammino e le
istanze della Chiesa.
Concordo: non potrebbe essere altrimenti.
Ormai il NC coinvolge moltissimi credenti, che
la gerarchia ecclesiastica non può
assolutamente gettare a mare, chiudendo sic et
simpliciter un capitolo doloroso, qual è
stato ed è il Cammino, e non certo da poco
tempo. Chi conosce il travaglio con cui il
grande Giovanni Paolo II ha ottenuto la
stesura degli Statuti non può non dubitare
(Uso questo nick proprio per questo motivo).
Ma appunto perché mediazione, più o meno
concordata, e comunque dai toni non certo
zuccherosi, ma accesi e imperativi, questa
lettera è segno di una contraddizione di
termini e di posizioni ecclesiali: non ci può
essere mediazione se a monte non esiste una
contrapposizione tra due termini.
Andiamo alla storiella (fatta peraltro
circolare significativamente dagli stessi
neocatecumenali, se ben ricordo).
AVENDO FORTI CONTRASTI CON LE GERARCHIE
VATICANE E CON LO STESSO PAPA A PROPOSITO
DELL'APPROVAZIONE (sia pure ad experimentum)
DEGLI STATUTI, KIKO DECIDE DI RIVOLGERSI
DIRETTAMENTE PIU' IN ALTO E SI RECA
NELL'ANTICAMERA DEL PARADISO.
BUSSA RIPETUTAMENTE FINCHE',DOPO TANTO, NON SI
AFFACCIA UN BURBERO E SECCATO SAN PIETRO CHE
GLI DOMANDA COSA CI FACCIA ANCHE LI'
KIKO CHIEDE UN COLLOQUIO COL PADRETERNO E SAN
PIETRO GLI DICE DI ASPETTARE E RICHIUDE
SBATTENDO LO SPIONCINO.
PASSANO ORE E ORE E NESSUNO SI FA VIVO. KIKO
RIBUSSA IN MODO NERVOSO E MOLTO DOPO SAN
PIETRO CON UNO STRILLACCIO APRE E GLI DICE CHE
DEVE ANCORA ASPETTARE. LA STORIA SI RIPETE PER
VARIE VOLTE E FINALMENTE UN SAN PIETRO
SECCATISSIMO GLI APRE E GLI DICE:
- IL PADRETERNO TI RICEVE,TI STA ASPETTANDO
NEL CHIOSTRO PICCO,MA TI RACCOMANDA DI ESSERE
BREVISSIMO...HA PARECCHIO DA FARE. MI
RACCOMANDO, NON FARE AL TUO SOLITO!
LO INTRODUCE E CHIUDE DIETRO DI SE' LA
PORTICINA DEL CHIOSTRO.
PASSANO I MUNUTI, UN'ORA E... NESSUN SEGNO...
SAN PIETRO, TURBATO, APRE UNA FESSURA E VEDE I
DUE CHE PASSEGGIANO E KIKO CHE PARLA
ANIMATAMENTE MUOVENDO LE BRACCIA, MENTRE IL
SIGNORE, CAMMINA ASSORTO AL SUO FIANCO...
RICHIUDE E ASPETTA....PASSANO ALTRE ORE....UN
GIORNO.. UNA NOTTE...
ALL'ALBA SAN PIETRO DECIDE CHE E' ORA DI
SMETTERLA, APRE, SI INTRODUCE E SI NASCONDE
DIETRO UN CESPUGLIO PER CAPTARE COSA ABBIANO
DI TANTO IMPORTANTE DA DIRSI QUEI DUE E, SENZA
RIUSCIRE A DISTINGUERE LE PAROLE, ASCOLTA KIKO
CHE CONTINUA A PARLARE... PARLARE...
SI AVVICINA PER ASCOLTARE MEGLIO E RIESCE
FINALMENTE A SENTIRE IL SIGNORE CHE,
FRASTORNATO, RIVOLGE A KIKO QUESTE PAROLE:
-CAPISCO, FIGLIOLO, TUTTO QUELLO CHE DICI
SARA' ANCHE GIUSTO...SI I VESCOVI....I
PRETI... IL MONDO.... MA SPIEGAMI UNA COSA CHE
NON HO CAPITO...:"PERCHE' CONTINUI A
DIRMI CHE MI DEVO CONVERTIRE?"....
Di Dubitans (inviato il 08/03/2006 @
22:12:59)
# 117
Per capire come la pensa Gennarini, si
pensi al fatto che egli scrive per "Il
Foglio" di Ferrara, non esattamente un
organo di informazione, ma praticamente un
organo di propaganda bushista. In un suo
articolo sul suddetto Foglio il Gennarini cita
anche Leo Strauss. Ora Leo Strauss era un un
filosofo ebreo tedesco, ma discepolo e
protetto di Carl Schmidt, il giurista di
Hitler, che ideò le famose leggi di
emergenza, ovvero l'inizio della dittatura.
Strauss grazie alla vicinanza di Schmidt fu
fatto espatriare in USA dove divenne
accademico affermato e padre spirituale di
quel raggruppamento che va sotto il nome di
neocons, ovvero quelli che predicano la guerra
perpetua e lo scontro di civiltà da dentro la
Casa Bianca e il Pentagono.
Ci sono dottrine di Leo Strauss che la dicono
lunga, come quella per la quale i governanti,
per perseguire i loro scopi, possono anche
mentire alla popolazione, giudicata incapace
di comprendere la giustezza di certi scopi
finali.
Ferrara, sul cui passato non voglio
pronunciarmi e il cui presente è sotto gli
occhi di tutti, è un discepolo dichiarato di
Strauss.
Di Teufel (inviato il 09/03/2006 @
12:45:34)
# 118
teufel, interessante quello che dici, prova
a tradurlo e a spedirlo a dan brown
caro dubitans grazie della risposta
equilibrata cominciavo a disperare di
riceverne una e invece...
grazie soprattutto della barzelletta che ho
trovato deliziosa
il che non vuol dire naturalmente che sia d’accordo
su tutto
certe considerazioni su giovanni paolo II mi
ricordano un po' i "dietro le
quinte" di “repubblica” o del “giornale”
in cui il giornalista si immagina liti di
politici nei consigli dei ministri senza
esserci stato. Mi sembra che persino i nemici
del cammino come magister di solito ammettano
il grande supporto di gpii... in ogni caso è
inutile discutere sui dietro-le-quinte credo
perché non arriveremo a niente, più semplice
discutere sulle cose scritte nero su bianco, e
anche lì mi sembra vi arrabbiate troppo per
questioni di stile o di personalità
non sono del cammino ma di un altro movimento
che non nomino perché non vorrei fare partire
un sotto-blog sulla nostra teologia....ho due
fratelli (di sangue) nel cammino e l'unica
cosa che posso dire è che sono due persone
che si riempiono di gioia ogni volta che
parlano di Gesù cristo o del papa o della
chiesa, per cui mi sembra che il cammino non
gli abbia fatto troppo male. più che
differenze teologiche ho trovato con loro
differenze di stile, niente che ci impedisca
di pregare insieme. ho provato a convincerli a
partecipare a questo blog ma non ci sono
riuscita
e a proposito di gioia in questo forum c’è
un po’ di tutto, discussione, analisi, liti,
ecc ma non vedo la gioia di chi sta alla
presenza del signore… ovviamente siamo tutte
persone che cercano Dio e sono certa che Dio
ci premierà per questo ma a volte questo
forum mi ricorda un po’ l’inferno, un
posto dove non ci si sente amati e si continua
a inveire contro i propri nemici, a rimuginare
su come nel passato ci hanno fatto soffrire,
cercando in continuazione conferme che questi
nemici stanno cadendo in disgrazia, e
confermandosi reciprocamente nelle buone
ragioni del proprio astio. spero che quando
cristo verrà sulla terra non ci trovi in
questo forum a maledire i nostri nemici ma da
qualche parte a benedirlo per quello che di
grande ha fatto per noi e a testimoniare la
pace e il perdono che ha portato nella nostra
vita
Di giuly (inviato il 09/03/2006 @
13:04:53)
# 119
Cara Giuly, hai mai sentito nei miei
interventi accenti di astio o maledizione?
Poiché sono una creatura umana posso aver
reagito, ma sempre mossa dalla ragione e
dalla fede, a qualche affermazione che non ho
ritenuto conforme alla verità, che io non
possiedo, ma alla quale desidero aprirmi e
scoprirla insieme ai miei fratelli, nella
gioia del Signore Risorto, che è radicata nel
mio cuore, nella mia mente e nella mia vita...
Parli di questo Forum come di un luogo in cui
non ci si sente amati, parli addirittura di
inferno! Ma dai! Non pensi che la 'correzione
fraterna' possa nascere dall'amore?
Prova piuttosto a vivere in una comunità
neocatecumenale senza conformarti
pedissequamente a quanto ti dicono i
catechisti (a questo punto qualcuno mi
obietterebbe che sono una che non obbedisce,
ma ho già spiegato che obbedisco alla Chiesa
ed alle persone in cui ripongo la mia fiducia)
e poi, altro che non sentirti amata! Sono
maestri nel farti sentire una 'cacca' (chiedo
scusa, ma è così).
Questo non è astio; ma è ancora il dolore di
una ferita - che evidentemente non è del
tutto guarita come credevo e riemerge in
queste occasioni - ma che sta guarendo proprio
grazie alla fede ed allo Spirito del Signore
Risorto.
E questo non è "un rimuginare nel
passato nei confronti di coloro che ci hanno
fatto soffrire". Se hai letto bene oltre
ai miei interventi, quelli di Dubitans, di
Antonio e di altri, mi pare non ci sia nulla
di tutto quel che tu dici, ma solo un grande
desiderio di chiarezza e di verità. E anche
una buona dose di intelligenza non portata
all'ammasso (parlo per loro, non per me ; - )
Di Maria (inviato il 09/03/2006 @
14:39:32)
# 120
Per Teufel,
adesso non mettiamoci a fare della
fantateologia...
Di Maria (inviato il 09/03/2006 @
14:42:12)
# 121
Per Teufel,
...puoi anche aver ragione, ma codesto tipo di
analisi entra solo di striscio nell'economia
di questo forum, cui non interessa molto chi
sia o cosa faccia Gennarini o chiunque altro
si professa neocatecumenale a oltranza.
Credo infatti siano i peggiori nemici di sé
stessi coloro i quali ad ogni alito di vento
sventolano vistosamente la propria presunta
bandiera come ha fatto Gennarini nelle sue
reazioni alla recente lettera di Arinze,
contraddicendo - tra l'altro - ciò che
successivamente hanno scritto al Papa i
fondatori del Cammino: un flop!
Di Dubitans (inviato il 09/03/2006 @
15:17:16)
# 122
Per Giuly...
ho letto la risposta di Maria al tuo ultimo
intervento ed è più che esauriente: non è
il caso che io aggiunga alcunché.
Se non un dettaglio...
usi anche tu il termine "Inferno" (a
proposito dei toni e dello stile di questo
forum) così come Kiko nella sua recente
lettera al papa ha parlato dell’"Inferno"
da cui arriverebbero molti tra quelli che egli
accoglie intorno alla mensa eucaristica tutta
luci e fiori e tappeti e coppe e vassoi pieni
di pane... i piccoli, quelli che dopo la
celebrazione neocatecumenale ritornano
inesorabilmente nell’"Inferno" da
cui sono arrivati e dove certamente non
trovano i"fratelli" del Cammino,
troppo occupati in altri addobbi e in altre
veementi parole nel chiuso delle sale
parrocchiali o pseudoparrocchiali. Trovano
invece le suore di Madre Teresa, altri ordini
religiosi, i volontari laici e non; trovano
coloro i quali non hanno molto tempo da
dedicare alle "preparazioni meticolose ed
accurate della Parola e delle scrutationes
bibliche, ma si spendono silenziosamente per
gli altri. E dentro la Chiesa, senza riserve e
voli pindarici e fantasie di sorta!
La ricorrenza di questo termine così forte e
- tutto sommato - così generico mi
incuriosisce comunque : quale sarebbe il
"Paradiso" su questa terra? Solo
l'enclave neocatecumenale o quelli similari?
In altri termini occorre evangelizzare il
mondo o solo sottrarre ad esso piccoli spazi
chiusi con muri altissimi, come quello che in
questi giorni israeliani e palestinesi stanno
ultimando a Betlemme?
Infine, perché definire dietrologia o misero
gossip ciò che - documenti alla mano - è
ormai storia: la sofferenza del defunto
pontefice nei confronti dei neocatecumenali è
stata chiarissima: per moltissime volte ha
chiesto ai NC di diventare movimento,
associazione di laici ed essi hanno
altezzosamente rifiutato. Per moltissime volte
li ha invitati a redigere almeno degli statuti
e quando lo hanno fatto hanno prodotto
qualcosa di assolutamente inaccettabile, tant'è
vero che ha dovuto chiedere ufficialmente a
Mons Cordes di seguirli ed aiutarli a redigere
dei documenti meno generici dei primi.
Questo non è andare dietro le quinte, ma un
ulteriore segno che il dubbio da parte nostra
è più che legittimo.
Dico dubbio, non condanna acritica, altrimenti
non saremmo qui!
Di Dubitans (inviato il 09/03/2006 @
15:32:31)
# 123
temo di avere attivato una pericolosa
associazione di idee con l'uso del termine
inferno... dubitans la tua mi sembra una
risposta alla lettera di kiko e non a me!
interessante però la tua domanda sul paradiso
in terra. fammi pensare... lo immagino come un
posto dove le persone non si stancano di
ascoltare come gli altri hanno scoperto Dio
se anche gp2 ha avuto dure discussioni con i
nc questo non vuol dire che non li amasse e
non contasse su di loro...
maria sì sinceramente un po' di astio lo
percepisco. mi sembra più un forum di sfogo
che di confronto
Di giuly (inviato il 09/03/2006 @
17:40:12)
# 124
però maria ho trovato la tua risposta
onesta e penso che quel dolore di cui parli
spieghi più cose di tante discussioni sui
principi teologici del cammino e il carattere
di kiko
Di giuly (inviato il 09/03/2006 @
17:48:37)
# 125
No, Giuly,
non è esatto proprio!
Appunto perché siamo d'accordo sul paradiso
in terra, come luogo di tolleranza e di
ascolto costruttivo, siamo qui a discutere
l'intolleranza assolutizzante del Cammino
Neocatecumenale.
E poi, perché ritenere che ogni forma di
dubbio e di prevenzione sul Cammino (motivata
da ben congrue contraddizioni teologiche oltre
che liturgiche insite allo stesso) scaturisca
solo da ferite personali, che, in quanto tali,
non possono mai assurgere a principio generale
o a criterio di discernimento?
Giovanni Paolo II ("Gp2" sembra più
una miserrima sms) e i suoi predecessori e lo
stesso Benedetto XVI hanno amato anche
Lefevbre, per molti anni hanno cercato di
correggerlo (e tuttora è ciò che si fa con i
suoi eredi), ma ciò non significa che
contassero su di lui!
Di Dubitans (inviato il 09/03/2006 @
18:29:06)
# 126
Cara Giuly, dimentichi - o semplicemente
sottovaluti - un dettaglio: le ferite ricevute
nel distacco dal Cammino Neocatecumenale non
sono gratuite. Nascono dal bisogno di molti,
durante il Cammino, di mettere in discussione
i dettami rigidi dei fondatori ( o almeno di
capirli per poi condividerli) e di
confrontarli con quanto proclama la Chiesa.
Questa posizione critica (nel senso più
costruttivo del termine) viene osteggiata
aprioristicamente dai catechisti, che iniziano
spesso una vera forma di persecuzione nei
confronti di chi ci prova.
A te le considerazioni.
Di Carlo (inviato il 09/03/2006 @
18:40:10)
# 127
Cara Giuly,
hai trovato onesta la mia ultima risposta.
Ma le mie considerazioni e critiche e dubbi
non erano certo dettati dall'esperienza
negativa. Come ho parlato dal cuore in questa
occasione, così ho parlato col cuore e anche
con la ragione quando ho esposto le mie
perplessità sul contenuto della predicazione
del cammino, che ribadisco e sulle quali,
nonostante ripetuti inviti non c'è stato
alcun confronto.
Il problema poi non è di aver ragione o meno,
vorrei ricredermi se ho sbagliato
nell'esprimere quel che ho sostenuto - che non
sto a ripetere perché già detto e ripetuto -
il problema è che non si riesce a dialogare
con chi non ascolta
Di Maria (inviato il 09/03/2006 @
19:56:16)
# 128
Ecco perché, Maria, qualche giorno fa
affermavo che rischiamo di essere
autereferenziali.
Fino al momento chi sostiene posizioni meno
critiche dello nostre nei riguardi del
Neocatecumenato (quando non sono decisamente
acritiche) o posizioni favorevoli, continua
solo a motivare il nostro dissenso per motivi
sentimentali ed emotivi.
Non si riesce dunque ad imbastire un serio
confronto sui contenuti specifici di natura
teologica e catechistica del CNC, per un
dibattito serio e fruttuoso.
Nessuno che fino a questo momento sia riuscito
a spogliarsi del proprio ruolo di difensore
d'ufficio della prassi NCN ed abbia
serenamente tentato un approccio serio alla
materia di discussione.
È deprimente!
Di Dubitans (inviato il 09/03/2006 @
20:31:33)
# 129
Mah... sono da appena un anno in cammino e
non vedo tutti i problemi che dite voi.
Rischio qualcosa? Per adesso mi piace.
Quale delitto si compie a frequentarlo?
Di Enzo (inviato il 09/03/2006 @
20:35:45)
# 130
Rischi soltanto di disabituarti al rischio
di pensare!
Di Dubitans (inviato il 09/03/2006 @
20:46:28)
# 131
Caro Enzo,
Invece di fare una domanda oziosa, perché non
dai una scorsa a quel che abbiamo detto e non
ti regoli su quello e magari ci fai sapere che
ne pensi?
Di Maria (inviato il 09/03/2006 @
21:06:32)
# 132
che senso ha discutere di teologia -
argomento pieno di sottigliezze che fa
discutere con acrimonia - con chi si scatena
con tanto furore già sui saluti di apertura
della lettera di kiko al papa? nessuno si è
ancora lamentato del formato della data ma è
solo questione di tempo. e poi, sinceramente,
discutere di teologia del cammino con le
persone di questo forum mi sembrerebbe come
discutere di cromodinamica quantistica con uno
studente di fisica che è passato a economia e
commercio al secondo anno perché ha litigato
con il prof di analisi 2. in quei casi
preferisco, sinceramente, farmi raccontare se
si trova bene a studiare ragioneria e le
curiosità sui quark chiederle a un esperto o
leggerle su le scienze. fuor di metafora,
finché il papa non si pronuncia
esplicitamente contro la teologia del cammino
(ammesso che ce ne sia una particolare), io
posso solo dedurne che non stia succedendo
niente di particolare da quelle parti...
non mi piace neanche sentire raccontare di
tutti questi retroscena. raccontare retroscena
di cui non esiste nessuna evidenza documentale
- scusate, qua entra in gioco la mia
deformazione professionale di studentessa di
storia - non ha niente di storico ma è
piuttosto una forma spassosa di
intrattenimento, che piace molto ai
giornalisti e ai lettori, ma che a me lascia
del tutto scettica. tutto è possibile, ed è
chiaro che dietro le quinte arcivescovi, papi
e leader di movimenti discutano e litighino,
ma io preferisco farmi le mie idee sui
documenti, e quelli che ho letto finora - le
lettere di gp2, di b16 (scrivo come mi pare,
dubitans, grazie - ma quanti anni avete?
defossilizzatevi... eh eh!), di arinze, ecc a
me raccontano tutta un'altra storia, in cui la
stima per il cammino è evidente
infine, io conosco diverse persone del
cammino, alcune in famiglia, e non mi sembrano
meno intelligenti o meno dotati di senso
critico delle persone di questo sito di
aspiranti teologi. né hanno smesso di
pensare. magari sono un filo meno polemici...
infine, non basta dire di essere aperti al
confronto, bisogna dimostrarlo. mi sembra che
tutti quelli del cammino abbiano vita breve in
questo forum. forse che l'atmosfera è un po'
irrespirabile? non ho letto ancora un
intervento di qualcuno fuori da questo gruppo
di terapia per ex neocat che sia servito a
stemperare un po' qualche posizione
Di giuly (inviato il 09/03/2006 @
22:13:25)
# 133
Vedi, Giuly, questa discussione non è nata
per dibattere di teologia, ma dalla
riflessione su stili e contenuti della
predicazione e della prassi neocatecumenale.
Questo, non per dire siamo più bravi e belli
noi, ma per esprimere le proprie perplessità
nei confronti di una esperienza ritenuta non
in linea con gli insegnamenti della Chiesa e
dai tanti aspetti sconcertanti.
Ti dico subito che personalmente sono convinta
che quella neocatecumenale è una modalità
quasi insuperabile per avvicinare i 'lontani',
perché la predicazione tocca molti aspetti
esistenziali, provoca positivamente, fa
mettere in discussione interpellati da una
buona frequentazione della Parola. In più la
comunità ti offre quel sostegno e quel calore
umano che spesso sono carenti nei vari
contesti soprattutto nelle grandi città.
Mettici anche l'esaltazione emotiva dei canti
ed è comprensibile che possa essere
un'esperienza esaltante.
Però come sostengo che la 'terapia d'urto' è
buona, non posso dire la stessa cosa per
quella di 'mantenimento' perché gli aspetti
della predicazione che si discostano
dall'insegnamento della Chiesa - non
immediatamente riconoscibili da chi non ha
avuto precedentemente una formazione cristiana
- non aiutano una autentica maturazione della
fede. Ti faccio un solo esempio: viene molto
sottolineato che siamo peccatori - il che è
vero - ma la nostra salvezza è operata dal
Signore Gesù - il che è altrettanto
sacrosantamente vero - ma noi non possiamo far
nulla, non viene dato alcun valore alla nostra
risposta e al nostro impegno personale e alla
trasformazione operata in noi dalla Grazia e
dall'Eucaristia. Il che mi ricorda molto
Lutero, direi. Non vado oltre perché dovrei
scriverci un libro e non è questa la sede; ma
altre cose le ho espresse in altri post. Se
t'interessa, potremmo parlare dell'Eucaristia
e non del ricevere la comunione seduti o in
piedi, ma di cose più sostanziali, che hanno
il loro peso perché snaturano il sacramento e
credo che non sia ininfluente viverlo in un
modo anziché in un altro. Lo farò, se credi,
in un altro momento, perché oltretutto è un
po' tardi...
Vorrei poi dirti che anch'io non mi metto in
questo 'luogo' a discutere della teologia
della comunità che frequento, che mi dà
molto nutrimento e gioia, oltretutto con
l'esperienza stupenda di fare la lettura
spirituale della Parola direttamente sul testo
ebraico che ti apre orizzonti incredibili...
Ma questo, non perché gli altri non
capirebbero, come hai detto tu riguardo alla
tua esperienza, ma perché la discussione non
è iniziata per questo scopo.
Comunque buonanotte e alla prossima
Di Maria (inviato il 10/03/2006 @
00:00:38)
# 134
bene, maria, sono contento di sentire
qualche parola spesa a favore del cammino -
era il segno che aspettavo da qualcuno per
convincermi che è possibile discutere
qualcosa con serietà.
non sono forse la persona adatta a discutere
di teologia protestante. ti posso riportare
quello che mi ha detto il mio fratello
maggiore (che ha quasi finito il cammino) a
proposito di quelle che sembrano differenze di
accento pesantissime di carattere teologico:
che all'inizio sembra tutto diverso, è quasi
scioccante, ma con gli anni e con i passaggi
ti rendi conto che a poco a poco ti portano
esattamente allo stesso tipo di teologia e di
catechismo di tutti gli altri cattolici. e man
mano che passano gli anni ti fanno abbeverare
sempre di più a quello che leggono tutti i
cattolici: le encicliche, il magistero, i
libri dei santi... a me sembra tutto molto
ortodosso. sullo stile della predicazione ti
posso dare ragione, almeno per quel poco che
ho sbirciato io, è un po' diverso, più
vivace, a volte brusco, è ovvio che a
qualcuno possa dare addosso. e mettono molto
l'accento sulla grazia che si riceve dall'eucarestia,
sulla capacità di trasformare la vita delle
persone: i luterani (almeno molte delle
confessioni luterane) si comunicano una volta
all'anno: a pasqua! può darsi che ci sia un
po' di stile protestante, come qualche
sfumatura giudaizzante o cattolico-orientale
nell'estetica, ma non mi risulta che ci sia
qualche dogma cattolico che il cammino
rifiuti: mi sembra che siano tutti parte del
loro bagaglio, dalla divinità di Gesù cristo
all'immacolata concezione. e se non fosse
così, sarebbero buttati fuori dalla chiesa in
un mese.
aggiungo anche che mio fratello maggiore è
impegnato in parrocchia (insegna catechismo ai
bambini e suona l'organo in chiesa) anche se
nei primi anni di cammino non gliene fregava
né poco né tanto. anche l'amore alla
parrocchia si impara a poco a poco,
evidentemente. forse il cammino è un po'
lento, questo sì, ma forse deriva dal fatto
che quelli che entrano sono spesso molto
lontani.
sono anche contento di sentire che stai
facendo un'esperienza di nutrimento e di gioia
in un'altra comunità.
però mi colpisce anche quello che dici sulla
ferita che non si è ancora rimarginata. vieni
da pensare che il cammino fosse un carisma che
facesse a pugni con la tua personalità, che
non fosse adatto a te, e che ne sia risultata
un'esperienza dolorosa.
e ti chiedo: perché non lasciar perdere
questi forum che fanno andare il sangue alla
testa, tornare a galla il risentimento (che è
uno stato d'animo con cui, ammetterai, un
cristiano convive sempre malvolentieri,
perché rovina la sua gioia), magari
scoraggiare qualche lontano dal provare questa
"terapia d'urto" che potrebbe fargli
incontrare dio? ci sentiamo in grado di
prenderci la responsabilità anche di un solo
lontano che magari non incontra Cristo per
colpa nostra che sparliamo del cammino dicendo
che induce le persone a non pensare?
Di giuly (inviato il 10/03/2006 @
01:03:40)
# 135
Visto che ho letto che è stato citato
Giovanni Paolo II, vorrei riportarvi questo
testo, facilmente reperibile su www.vatican.va
DAL DISCORSO DI GIOVANNI PAOLO II AI SACERDOTI
DELLE COMUNITA' NEOCATECUMENALI: >
Qualcuno dei fratelli del cammino ha mai
sentito affermare dal proprio presbitero la
sua funzione di guida? Io no. Ho sempre e solo
sentito parole di sottomissione alla
condizione di "semplice fratello in
cammino", anche egli sotto la guida dei
catechisti.
So di essere andato forse un po' fuori tema,
ma secondo me molte difficoltà di oggi sono
legate a questo svilimento in cammino della
funzione del sacerdote.
saluti a tutti
PS: per dubitans: grazie della mail e scusami
per la mancata risposta. scrivi quando vuoi
Di Antonio (inviato il 10/03/2006 @
10:35:23)
# 136
Scusate, ma per un errore il testo che
volevo proporvi mi è sfuggito dal mouse!
Eccolo:
DAL DISCORSO DI GIOVANNI PAOLO II AI SACERDOTI
DELLE COMUNITA' NEOCATECUMENALI:
Di Antonio (inviato il 10/03/2006 @
10:38:12)
# 137
La prima esigenza che vi s’impone è di
sapere mantener fede, all’interno delle
Comunità, alla vostra identità sacerdotale.
In virtù della sacra Ordinazione voi siete
stati segnati con uno speciale carattere che
vi configura a Cristo Sacerdote, in modo da
poter agire in suo nome (cf. Presbyterorum
ordinis, 2). Il ministro sacro quindi dovrà
essere accolto non solo come fratello che
condivide il cammino della Comunità stessa,
ma soprattutto come colui che, agendo “in
persona Christi”, porta in sé la
responsabilità insostituibile di Maestro,
Santificatore e Guida delle anime,
responsabilità a cui non può in nessun modo
rinunciare. I laici devono poter cogliere
queste realtà dal comportamento responsabile
che voi mantenete. Sarebbe un’illusione
credere di servire il Vangelo, diluendo il
vostro carisma in un falso senso di umiltà o
in una malintesa manifestazione di
fraternità. Ripeterò quanto già ebbi
occasione di dire agli assistenti
ecclesiastici delle associazioni
internazionali cattoliche: “Non lasciatevi
ingannare! La Chiesa vi vuole sacerdoti, e i
laici che incontrate vi vogliono sacerdoti e
niente altro che sacerdoti. La confusione dei
carismi impoverisce la Chiesa, non la
arricchisce” (Giovanni Paolo II, Allocutio,
4, 13 dicembre 1979: Insegnamenti di Giovanni
Paolo II, II/2 [1979] 1391).
Di Antonio (inviato il 10/03/2006 @
10:38:47)
# 138
Scusate per la confusione, ma non riuscivo
a inserire il testo. Ovviamente il testo che
vi proponevo è l'ultimo commento da me
inserito
Ciao a tutti
Di Antonio (inviato il 10/03/2006 @
10:40:51)
# 139
Questo discorso della responsabilità me lo
sono già fatto da sola, e non ti nascondo di
aver anche pregato per vincere la possibile
tentazione di lasciar parlare solo me stessa.
Quanto alla mia cosiddetta ferita, sulla quale
a questo punto non metterei l'accento più di
tanto, lasciamo perdere. Fa parte del bagaglio
della mia vita e ringrazio il Signore per
tutto quello - grandi doni e grandi prove -
con cui mi è venuto incontro.
Anche per il resto lasciamo perdere, perché
mi sembra che alimentiamo un dibattito che
tende solo a colpevolizzare.
In ogni caso sono convinta che la ricerca
della verità e della chiarezza non sia di
scandalo a nessuno e non mi sembra che nessuno
di noi abbia mai parlato con il 'sangue alla
testa' come tu dici. Se mai lo hai fatto tu
quando ci hai definiti "gruppo di terapia
per ex neocat". A me sembriamo persone
equilibrate che cercano di confrontare le loro
esperienze usando il cuore la ragione e
l'intelligenza e sviluppando argomentazioni
serie ed inequivocabili.
Per finire, ha ragione Dubitans, quando
afferma che è impossibile far evolvere il
dialogo: dire che non sei la persona adatta
per discutere di teologia protestante
significa portare il discorso ad un altro
livello e interrompere il dialogo e il
confronto. Io non avevo portato in campo
nessuna teologia protestante, parlavo di
aspetti della predicazione che mi ricordavano
Lutero e basta... e non l'ho detto animata da
nessun risentimento - non vedo perché hai
più volte sottolineato questo aspetto - ma
convinta di dire e cercare la verità.
Ti sembra 'sparlare del cammino' [sempre
"il cammino" !?] dire - e lo ha
fatto più d'uno di noi per averne fatto
l'esperienza - che è un 'luogo' dove è
necessario adeguarsi pedissequamente a schemi
e modelli rigidi e prefabbricati oltretutto
uguali per tutti? Il che certo non ti aiuta a
pensare... Non è 'sparlare' è solo
constatare, perché è vero...
Per il resto, se una persona vive la
'dipendenza' dal gruppo, perché in quel
momento della sua vita ha bisogno di quello,
non credo che ci sia nessuna argomentazione
che possa allontanarlo.
Di Maria (inviato il 10/03/2006 @
11:00:03)
# 140
Era per Giuly, quando ho cominciato a
scrivere non c'erano ancora i testi di Antonio
con le forti parole di Giovanni Paolo II, che
penso si riferiscano ad un'altra delle
anomalie che avevamo evidenziato: la posizione
subalterna dei sacerdoti rispetto ai
catechisti nell'ambito della comunità
neocatecumenale
Di Maria (inviato il 10/03/2006 @
11:15:06)
# 141
Per Giuly
Non mi pare di aver usato in questo forum
(fino al momento molto lineare e rispettoso,
salvo alcuni interventi rovinosi che si sono
automarginalizzati) né toni accesi e biliosi
né, tanto meno, bizantinismi e metafore
inconcludenti o, peggio, postille di scarso
rilievo nei confronti della forma più che
della sostanza. E’ tuttavia da precisare che
certi dettagli – se si vuole fare un’analisi
seria – non vanno trascurati (ammesso si
possano definire dettagli i toni e le formule
e certi linguaggi criptati usati nella
corrispondenza ufficiale).
Ho invece il rammarico di non essermi saputo
spiegare nei miei maldestri interventi (è un
mio limite evidentemente, al pari di quello di
utilizzare fin dove possibile anche una forma
espressiva rispettosa di chi legge).
E’ d’uopo( sic) quindi procedere per
schemi:
COSA RIMPIANGO DEL CAMMINO NEOCATECUMENALE:
- l’immediatezza dell’annuncio iniziale;
- gli accenti kerygmatici;
- la”frequentazione” sodale della parola;
- i canti;
COSA NON HO ACCETTATO NEL CAMMINO
NEOCATECUMENALE:
- l’insistenza sul peccato (inteso
pedissequamente come un non meglio chiarito
allontanamento da Dio, senza nessuna afferenza
alla sfera etica e/o della partecipazione dell’individuo
al piano salvifico di Dio;
- l’enunciazione invece molto chiara,
secondo la quale Dio ti salva
indipendentemente dalla tua partecipazione e
volontà ( più volte sottolineata con molte
perplessità anche da Maria);
- il considerare la gerarchia ecclesiale, –
e in particolare il sacerdozio ordinato –
come non indispensabili ( significativo e
inconfutabile il documento riportato da
Antonio, che ringrazio vivamente), tant’è
vero che già nelle catechesi iniziali si
illustra (anche con schemi e lavagne) la nuova
idea di chiesa, nella quale la parrocchia
ormai alla deriva va sostituita da non meglio
chiarite cellule comunitarie;
- lo stravolgimento liturgico della S.Messa (
il documento Arinze – ma non solo quello –
ne è una riprova autorevole);
COSA NON RIMPIANGO DEL CAMMINO NEOCATECUMENALE:
- l’affidamento di catechesi ( più che una
prassi necessaria, è un contenuto sostanziale
del Cammino) a persone i cui messaggi verbali
e non non sono affatto controllabili (E’ un
vezzo, ma anche archetipo che chi tiene la
catechesi si professi in esordio un peccatore
– è il più delle volte lo è veramente sul
lavoro e nella sua vita familiare e sociale e
non fa nulla per migliorarsi anche dopo molti
anni di Cammino);
- la certezza (ostentata al massimo) che per
la comprensione della Parola non si abbia
assolutamente bisogno della mediazione della
Chiesa e degli insegnamenti del Magistero: “la
Bibbia si spiega attraverso la Bibbia”,
insegnano i catechisti. E giù una scrutatio
dopo l’altra in modo estenuante e
inconcludente, dal quale comunque sono
tagliati fuori i più;
- l’uso del denaro(molto) solo per gli scopi
e le necessità dello stesso Cammino (“La
carità è inutile se prima non ti converti”
ribadiscono a più riprese);
- le convivenze ripetitive e schematiche, i
“passaggi” obbligatori e omologati, nei
quali spetta ai catechisti stabilire il “quantum”
di Grazia conquistato da ciascuno dei
partecipanti ( La Grazia rateizzata e
parcellizzata in base ad un discernimento
prevalentemente umano);
- il ruolo, poco più che farsesco, affidato
ai presbiteri che partecipano agli incontri, a
meno che non si tratti di dichiarati aderenti
al Cammino;
- la marginalizzazione, anzi l’ignorare
gratuito, delle richieste di comprensione del
Cammino avanzate, verbalmente e non,
specialmente nella fase iniziale da molti;
- l’ostinazione con cui il Cammino
neocatecumenale rifiuta di considerarsi un
movimento, un’aggregazione laicale, un’associazione
(cos’altro potrebbe essere?);
- la pretesa di ritenere chi esce dal Cammino
come preda di oscuri spiriti sfavorevoli al
Cammino stesso.
CONCLUDO:
a) non intendo assolutamente sottrarre clientes
a Kiko (sappiamo bene tutti comunque che non
basta aderire ad un movimento per convertirsi
sic et simpliciter o avvicinarsi veramente
alla Chiesa);
b) cerco soltanto – senza alcun livore ormai
– di capire fino a qual punto l’esperienza
da me vissuta nel Cammino mi abbia aiutato a
convertirmi o meno;
c) sono fermamente convinto che tale
comprensione passi anche attraverso il
confronto della mia con le altrui esperienze,
tra la mia analisi e quelle degli altri.
Ritengo però, alla luce degli ultimi
sviluppi, che sia molto difficile pervenire
seriamente a tale confronto.
La pace sia con tutti noi!
Di Dubitans (inviato il 10/03/2006 @
20:52:38)
# 142
sono d'accordo, siamo a un punto morto,
quindi penso che ora mi cercherò un forum
sull'estinzione delle tigri del bengala per
cambiare un po' aria.
scusate gli insulti di cui vi ho
occasionalmente coperto, come il sopra citato
"gruppo di terapia per ex neocat",
spero che mi crediate se vi dico che era
semplicemente per dare un po' di brio alla
discussione, questo forum è così pieno di
"argomentazioni serie e
inequivocabili", "discussioni
estremamente lunghe e articolate",
"una buona dose di intelligenza non
portata all'ammasso", che ogni tanto mi
viene voglia di sdrammatizzare con un po' di
stupidità terapeutica.
ok, ok... se non sapete cosa leggere da qua a
pasqua, ecco qualcosa che può interessare voi
appassionati dell'argomento: “il
neocatecumenato. un’iniziazione cristiana
per adulti”, di un certo don piergiovanni
devoto (il cognome è un destino!) dell’editrice
chirico. me l'ha regalato mio fratello, per
ora ho solo letto la prefazione dell’arcivescovo
cordes, presidente del pontificio consiglio di
non-so-che-cosa, insomma quello incaricato da
gp2 di produrre gli statuti. è molto bella,
il resto del libro non so.
buona pasqua!
giuly
[ironia distruttiva e tendenzioso accenno alla
autorevolezza della prefazione di Cordes al
libro “consigliato”. Del tutto evidente la
falsa non appartenenza o scarsa conoscenza di
cose del cammino]
ps: mi avete fatto scappare anche enzo!
c***o, era l'unico neocat che ci era rimasto!!
o forse sta facendo il compitino che gli ha
assegnato maria e sta cercando di leggere
tutte le 2000 pagine di questo forum prima di
aprire bocca di nuovo...
Di giuly (inviato il 11/03/2006 @
00:12:51)
# 143
ci tengo a sottolineare che io non avevo
scritto "c***o", è il sistema che
mi ha censurata, mica mi piace fare la
maleducata a metà!
Di giuly (inviato il 11/03/2006 @
00:14:40)
# 144
c***o Giuly,
io non scappo affatto.
Ho letto con molta curiosità tutti gli
interventi e so che anche molti altri della
mia comunità lo stanno facendo.
Daremo presto delle risposte.
Di Enzo (inviato il 11/03/2006 @
06:43:31)
# 145
Salve amici, siamo sotto esame!
Speriamo che il seguito sia fruttuoso per
tutti
Di Maria (inviato il 11/03/2006 @
09:56:26)
# 146
Bene! Speriamo che non siano le solite
risposte coperte dal silenzio stampa!
Di Dubitans (inviato il 11/03/2006 @
15:06:06)
(continua) con altri interlocutori: Giuly
ha abbandonato il campo...
# 475
Devo confessare una cosa. Ho cominciato
questa discussione con una reazione spontanea
alle dichiarazioni davvero fuori dalla realtà
di Gennarini e ho continuato a seguirla di
getto, come avete potuto notare, non potendo
fare a meno di travasarvi come veniva,
sollecitata dai vari interventi piovuti in
tutte le salse, tutta la mia esperienza e la
profonda convinzione di aver incontrato
qualcosa che era 'dissonante' e non aderente
agli insegnamenti da me ricevuti e dalle
esperienze in precedenza fatte nella Chiesa.
Ne ho espresso anche i contenuti e, al di là
degli sviamenti e dei discorsi ridondanti, mi
sono rispecchiata al cento per cento in quanto
hanno sostenuto Dubitans, Antonio e anche
Mario.
Ero già convinta di quel che pensavo e dicevo,
ma questo esercizio di riflessione e di
riordinamento delle idee per poterle esprimere
non ha fatto altro che farmi vedere ancor più
in profondità e credo che la 'deviazione'
neocatecumenale sia più seria di quanto
immaginassi e preoccupanti i rischi che
comporta.
Normalmente non sono 'apocalittica' nelle
valutazioni; ma veramente sono dispiaciuta per
quei fratelli che cercano il Signore e possono
venir facilmente sviati perché non hanno mai
ascoltato il 'vero insegnamento' della Chiesa.
Ribadisco il discorso che facevo sul fatto che
il movimento (mi rifiuto di chiamarlo cammino)
potrebbe essere una buona 'terapia d'urto' per
la predicazione dagli accenti esistenziali che
interpella le coscienze, il grande
coinvolgimento emozionale. Non va bene, invece
per la maturazione nella fede perché predica
menzogne.
Per esempio non abbiamo mai parlato della loro
irrisione della devozione Mariana. Non che un
certo devozionismo intriso di abitudine e di
superstizione non andasse corretto; ma
innanzitutto non era tutto il 'sentire' della
Chiesa e quanta fede solida in gente semplice,
comprese tante vecchiette così compatite e
schernite perché amavano l'adorazione
eucaristica!
A questo punto, caro Dubitans, sono d'accordo
con te che dovremmo andare avanti
approfondendo altri punti.
Per tornare al ruolo della Madre di Dio nella salvezza e
nel rapporto con l'anima credente, ad esempio,
mi sono sentita dire che nella scrittura non
c'è la prova della sua presenza nel Cenacolo
durante la Pentecoste...
E lo 'snaturamento' del sacerdozio
ministeriale, sostenendo che i veri sacerdoti
sono i fedeli. Come vedi è il solito INGANNO
SOTTILE che parte da una verità per poi
degenerarla: è vero, infatti che ogni
cristiano è sacerdote, profeta e re (non posso
star qui ad approfondire la realtà stupenda
che questo significa) ma siamo ben lontani
dalla verità quando poi si afferma che
l'eucaristia scaturisce dal sacerdozio dei
fedeli, mentre il punto irrinunciabile è la
Consacrazione operata da chi ha il sacerdozio
ministeriale secondo la successione
Apostolica...
Anche questo tende a mettere in dubbio - direi
meglio ad escludere - la 'presenza reale' del
Signore nel pane e nel vino snaturando
completamente il 'cuore' della nostra fede.
Più che protestante questa predicazione è un
cumulo di menzogne!
Ma vi rendete conto?
Cari tutti,
vengo meno al mio proposito di abbandonare la
discussione perché ha ragione Maria: l'Umile
solo di nome è riuscito a impantanare il
dibattito senza rispondere.
Per Mic, inoltre, vorrei fare una
precisazione: io cito testi con la speranza
che questi servano a stimolare la riflessione
di chi è convinto di possedere verità
assolute, perché immagino che tra persone
intelligenti, di fronte a documenti originali
ci si ponga quantomeno in una condizione di
dubbio o di ascolto, che è poi la condizione
tipica di ogni vero credente, ma più in
generale di ogni persona civile.
Ma purtroppo per me, caro Mic, hai ragione
anche tu: è inutile. È completamente inutile
tentare di ragionare su testi concreti perché
di fronte alla mente ottenebrata dalle
sciocchezze non c’è documento che tenga.
Inutile per me è anche parlare di esperienze
personali, perché anche quelle sono diverse,
difficili da descrivere in poche righe e non
rendono bene la sofferenza di tante persone
che come me hanno tentato mille strade per
restare nel cammino e hanno ricevuto in cambio
menzogna. Potremmo parlare a “colpi di
Vangelo”, ma anche qui l’abitudine alla libera
interpretazione (che è cosa completamente
diversa da “quello che il Signore ha detto
alla mia vita”) falserebbe il discorso.
Citare il sito del cammino neocatecumenale è
perfettamente inutile: purtroppo lo conosciamo
tutti e ne conosciamo anche i poverissimi
contenuti, visto che delle ultime novità sul
cammino non c’è traccia.
Allora dovremmo provare a parlare di
contenuti, come tenta di fare Maria, e anche
questa strada si sta rivelando vana.
Che fare? Io non lo so.
Non so cosa si possa fare se dopo tante
esperienze negative non vengono dubbi, se dopo
tanti documenti non vengono dubbi, se dopo
tante citazioni non vengono dubbi, se dopo
tanti contenuti non vengono dubbi, se l’unica
risposta che si sa dare è nella maggior parte
dei casi “non è vero”. È un atteggiamento
sprezzante, che non meriterebbe
considerazione. Ma poiché la mancanza di
considerazione in cammino nella migliore delle
ipotesi o è vittoria sul demonio o è beata
persecuzione, continuiamo a riempire questo
forum di interventi, con la speranza che
almeno uno di questi riesca non a cambiare le
convinzioni di qualcuno, ma almeno ad
insegnare agli umili di nome, come si diventa
umili di fatto.
È così che è
cominciato il nostro avventuroso percorso ed è
per questo che siamo qui...
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