Vescovi critici sul Cammino NC
Stiamo
raccogliendo i documenti di sacerdoti e
vescovi critici nei confronti del Cammino
neocatecumenale. Li abbiamo inseriti in
formato .rtf per chi volesse scaricarli,
preceduti da alcune Lettere aperte ai
Vescovi
.
Lettera aperta ai vescovi
.
Vorremo dire al Vescovo di Orvieto...
::
L'arcivescovo di Tokio parla del
Cammino nc in Giappone, 2.02.2011
::
Vescovo di Takamatsu blocca il cammino
nella sua diocesi
::
L'Arcivescovo di Lingayen-Dagupan nelle
Filippine, pone una
moratoria alle catechesi iniziali e toglie il mandato canonico al
"catechista itinerante" del cammino
:: Il vecchio
Vescovo di Caltagirone (attualmente Vescovo
di Cefalù)
sospese per 2 anni ogni celebrazione del CN, fino a quando non è
arrivato
il nuovo (un francescano), che è tornato ad autorizzarle
:: Vescovo di Taranto: Decreto 21
gennaio 2009 [Pag.1]
- [Pag.2]
Decreto in formato rtf
::
Conferenza Episcopale Giapponese
::
Ordinari cattolici della Terra Santa:
Lettera ai neocatecumenali,
26 febbraio 2007
::
Ersilio
Tonini - Intervista a Korazym.org, 5
giugno 2006
:: Card Arinze - sull'Eucaristia e la pratica liturgica postconciliare
:: Giulio Sanguineti - Brescia, 25 dicembre 2003
:: Luigi Bommarito - Catania, Avvento 2001
:: Pietro Nonis - Vicenza, 18 dicembre 1996
:: Salvatore Pappalardo - Palermo, 22 febbraio 1996
:: Conferenza Episcopale Pugliese, Avvento 1996
:: Mons. G. P. Landucci. esposizione e giudizio
Altri vescovi critici del Cammino
neocatecumenale sono nell´ordine, con la
data del rispettivo documento:
Conferenza episcopale umbra, 2 marzo 1986;
Mons. Foresti, Vescovo di Brescia,
1986;
Vescovo di Novara, nell’agosto
del 1987
Mons. Cesare Pagani, vescovo di
Perugia, nel 1988 morì di infarto dopo
una animata discussione con i capi di
questa organizzazione, che non si
vergognarono di parlare di 'punizione
divina'
Mons. Bellomi, Vescovo di Trieste,
1989
Mervyn A. Alexander, vescovo di Clifton,
15 marzo 1994;
Card. Piovanelli - 25 marzo 1995;
Card. Saldarini, Arcivescovo di
Torino, 17 maggio 1995;
Mons Bertoldo, Vescovo di Foligno,
1 agosto1995;
Card. Biffi, Bologna 31 marzo 1996
Conferenza episcopale pugliese, 1 dicembre
1996;
Conferenza episcopale della Basilicata, 1
marzo 1998;
Benito Cocchi, Arcivescovo di
Modena, 2002
Ma di vescovi che hanno criticato il
Cammino neocatecumenale ve ne sono
numerosi altri, di tutto il mondo. Tra
essi i cardinali Carlo Maria Martini,
il quale non volle mai dare loro il
consenso di operare nella sua diocesi. In
una intervista concessa al settimanale
cattolico inglese The Tablet il 29/10/99
(v. Adista n. 81/99), affermò di non
condividere che i neocatecumenali
conducessero una vita liturgica separata
da quella della comunità parrocchiale: va
bene qualche eccezione liturgica, ma,
aggiungeva, "quello che non accetto
è che debbano avere una liturgia speciale
per anni ed anni".
Riportiamo, da Adista, su
neocatecumenali e Regno Unito (le notizie
sono del 2002):
" Mons. Meryn Alban Alexander,
vescovo di Clifton, ha vietato la
diffusione del Movimento all'interno della
sua diocesi. Già nel marzo '94 lo stesso
Alexander aveva promulgato un decreto che
imponeva per dodici mesi forti restrizioni
al Movimento: nessuna nuova catechesi,
niente veglia pasquale o messa del sabato
separata dal resto della comunità
ecclesiale. Alla fine del '96 (v. Adista
n. 79/96), nella diocesi di Clifton
vennero pubblicati i risultati di una
inchiesta sul Movimento voluta dal
vescovo, attraverso una commissione
presieduta da Tom Millington (membro del
Lord Chancellor's Department) ed
insediatasi nel gennaio di quello stesso
anno. Tale inchiesta si avvalse di
incontri con membri del Movimento,
parroci, sacerdoti, parrocchiani. Le
conclusioni non furono incoraggianti per i
seguaci di Kiko: nessuna nuova vitalità
portata nelle comunità parrocchiali dal
Cammino, ma anzi divisioni e danni
apportati dall'introduzione
dell'esperienza nella diocesi e nella
comunione col vescovo."
" L'opposizione al Movimento
neocatecumenale travalica ampiamente i
confini nazionali. Nel 1996 il cammino
si interruppe in Inghilterra. Il card.
Basil Hume, primate della Chiesa
cattolica d'Inghilterra, si rifiutò di
ordinare preti quindici seminaristi di
formazione neocatecumenale (v. Adista n.
67/96 e "Jesus" del gennaio 1997). La
motivazione fu che questi seminaristi,
una volta ordinati, avrebbero avuto come
punto di riferimento, più che il proprio
vescovo, i capi delle loro comunità,
creando così problemi all'interno della
diocesi. "
ma come andò a finire? li ordinarono a
Roma...