Recensione
«Rapporto sulla Tradizione» è il titolo dell’ultima fatica di Alessandro Gnocchi e Mario Palmaro, per i tipi delle Edizioni Cantagalli.
 
Si tratta di una bella intervista con monsignor Bernard Fellay, dal 1994 Superiore Generale della Fraternità Sacerdotale San Pio X e successore di monsignor Lefebvre. Un lavoro importante, direi necessario, che fa chiarezza una volta per tutte su quello che davvero è la Fraternità Sacerdotale San Pio X, l’opera provvidenziale di monsignor Lefebvre, la sua eredità più preziosa, il lascito offerto da questo eroico vescovo alla Chiesa, una Chiesa che egli «amò sino alla fine», nonostante il «martirio bianco» cui fu sottoposto: solo oggi, infatti, mentre la Sposa del Signore si dibatte in mezzo ad una crisi senza precedenti, l’intuizione profetica del «vescovo ribelle» appare in tutta la sua lungimiranza come quella di chi riuscì in quella notte oscura degli anni del Concilio e del post-Concilio a squarciare le tenebre, per mantenere nell’ora della prova la retta direzione di marcia. ...continua
 


  [Fonte: Effedieffe 22 febbraio 2008] 



 Doha
Critiche e consensi islamici per la prima chiesa cattolica del Qatar
 
La chiesa cattolica di St.Mary, costruita come previsto senza campanili né croci, è prossima all’inaugurazione . Nonostante la grande modestia della comunità cattolica, non sono mancati e non mancano i dissensi di intellettuali musulmani che si oppongono con fermezza alla nascitura chiesa sostenendo la necessità di un referendum popolare. Sulle pagine del quotidiano Al-Arab si legge: “La croce non dovrebbe essere innalzata nel cielo del Qatar, né le campane dovrebbero risuonare”. L’ingegnere Rashed al-Subaie, in una lettera a Al-Watan sostiene che i cristiani hanno il diritto di praticare la loro fede ma non dovrebbero avere i permessi per costruire luoghi di culto. Sulla stessa linea è l’avvocato ed ex ministro di giustizia Najib al-Nuaimi. Nuaimi ha enfatizzato che il Qatar è un Paese musulmano, ‘non’ secolare, e ritiene che un referendum sia l’unico modo per assicurarsi che la chiesa sia socialmente accettabile. ...continua


  [Fonte: AsiaNews 18 febbraio 2008] 



 Città del vaticano
Fede e cultura. Card. Bertone: "la Chiesa deve rispondere alle attese dell'umanità"
 
“Oggi la comunità cristiana deve rispondere con generosità alle attese dell’umanità, impegnata in un difficile tornate della storia, ancora privo di adeguate soluzioni per lo sviluppo integrale della persona umana”. E’ quanto scrive il card. Tarcisio Bertone, segretario dei Stato vaticano, nella presentazione del volume di mons. Lorenzo Leuzzi, “Atene e Gerusalemme, di nuovo insieme”, che verrà presentato giovedì prossimo, 21 febbraio, alle ore 18 presso la Sala Marconi della Radio Vaticana. Nell’insegnamento di Benedetto XVI, prosegue il cardinale, che “interpella il vissuto concreto della comunità ecclesiale e le domande, talvolta inespresse, della cultura contemporanea”, la Chiesa e il mondo “si richiamano a vicenda come interlocutori che si cercano e si confrontano, perché la verità dell’uomo è la prima preoccupazione della Chiesa e la notizia che Dio è Amore è ciò che il mondo attende dall’eternità”. Di qui la centralità del “realismo della fede”, come “via maestra per ricreare il tessuto cristiano della comunità ecclesiale”. “Atene e Gerusalemme – conclude Bertone – possono ritornare ad incontrarsi perché nel cuore della Chiesa la fede e la ragione sono nella condizione favorevole di illuminare le strade nuove da intraprendere”.


la Chiesa si deve preoccupare soprattutto di annunciare e difendere le Verità della Fede - così minacciate anche al suo interno su molti fronti - il resto verrà in aggiunta... [Nota di InternEtica]


  [Fonte: SIR 14 febbraio 2008] 



 Città del vaticano
Il Vaticano si prepara all'incontro tra il Pontefice e i leader musulmani
 
“Quello che proporrò ai rappresentanti dei 138 leader musulmani, che nel frattempo sono diventati 241, è creare una struttura di dialogo, come un canale che rimarrà sempre aperto e dove ci si potrà ritrovare. È ciò che vorrei proporre, in modo che questo dialogo sia appunto un'opportunità continua, strutturata, per evitare una certa superficialità”. È questa l'importante affermazione rilasciata, in un'intervista all'agenzia cattolica Zenit, dal Cardinale Jean-Louis Tauran, presidente del Pontificio consiglio per il dialogo interreligioso. Tauran ha parlato del prossimo incontro con i leader islamici che si dovrebbe svolgere all'inizio di marzo in Vaticano. Sotto li profilo dei temi da affrontare vi sono stati alcuni problemi nel lavoro preparatorio perché le priorità dei musulmani e della Santa Sede erano differenti. "Chiaramente - ha spiegato in proposito il Cardinale francese - non posso prevedere le intenzioni dei musulmani quando verranno qui a discutere con noi, ma ritengo che potremo condividere delle convinzioni comuni: ad esempio, l'adorazione del Dio unico, la sacralità della vita umana, la dignità della famiglia, le preoccupazioni per l'educazione dei giovani....continua


  [Fonte: Petrus 12 febbraio 2008] 



 Unione Europea
Media: Safer Internet Day
 
Si celebra domani, 12 febbraio, in tutti i paesi della Unione Europea, il Safer Internet Day, una giornata promossa dalla Commissione Europea dedicata alle tematiche della sicurezza in rete dei ragazzi. Da una ricerca condotta dal Centro Studi Minori e Media sui video giochi, emerge che 1 ragazzo su 4 gioca on line con altre persone, spesso estranee, e che alcuni di loro hanno poi incontrato le persone conosciute on line. Inoltre 3 ragazzi su 4 pensano che si crei dipendenza solo per chi gioca più di 6 ore al giorno. Con le nuove tecnologie i ragazzi possono accedere ad Internet anche attraverso il telefono cellulare. Secondo una ricerca curata sempre dal Centro su circa 4000 studenti e genitori, il 15% dei ragazzi usa il cellulare per fare video o foto da mandare in rete ed oltre il 70% degli studenti delle scuole superiori ha visto video girati a scuola con il cellulare. Da parte dei genitori emerge, poi, una diffusa ignoranza della possibilità di bloccare, ad esempio, sul cellulare dei figli l’accesso ai servizi a sovrapprezzo ed a contenuto sensibile, cioè erotico sessuale. “Per la sicurezza in rete non basta acquisire le competenze tecniche”, dice Laura Sturlese, presidente del Centro Studi Minori e Media. La soluzione “non sta nel divieto”, ma nell’educazione “ad un uso critico e responsabile, oggi del tutto insufficiente”.


  [Fonte: SIR 11 febbraio 2008] 



 Gerusalemme
"La situazione della popolazione cristiana irachena è quella di una comunità che ha perso fede nel proprio Paese. Perciò l'emigrazione si è trasformata in un esodo, in una fuga. La paura domina ogni aspetto della vita e ogni episodio di violenza diventa una minaccia mortale".

È quanto afferma mons. Jean Benjamin Sleiman, arcivescovo latino di Baghdad in un'intervista alla rivista ''Terrasanta'' della Custodia francescana di Gerusalemme, pubblicata alla vigilia dell’appello del Papa all’Angelus di ieri, che è tornato ad invocato la pace in Iraq. ''Bisogna aggiungere poi - afferma il presule - le difficoltà economiche. Le minacce dei fondamentalisti di vendicarsi di chiunque lavori per gli alleati o addirittura per lo Stato o anche per compagnie straniere, ha fatto perdere a molti il posto lavoro. Tanti altri lo hanno perso perché le fazioni dominanti lo hanno preteso. Infine c'è da segnalare che l'esodo verso il Nord procura una maggiore sicurezza ma non necessariamente il lavoro. Comunque i villaggi cristiani del Nord mancano terribilmente di infrastrutture, di imprese artigianali, industriali o commerciali". In quanto al ruolo che i cristiani potranno avere per il futuro del Paese, mons. Sleiman sottolinea che ''purtroppo il nuovo Iraq, anche se la sua Costituzione menziona i cristiani, sembra ignorare le minoranze. Il Paese verrebbe diviso tra le tre grandi maggioranze: la sunnita, la sciita e la curda. In tale contesto c'è uno spazio importante per le chiese cristiane d'occidente che potranno avere una funzione positiva in questa fase. ''Le comunità cristiane d'Occidente - spiega l'arcivescovo latino di Baghdad - possono innanzitutto richiamare alla mente di tutti, specie dei governanti, che l'Oriente cristiano esiste e può svolgere un ruolo molto positivo a servizio della pace, della coesistenza e dei rapporti culturali. La presenza cristiana nei Paesi arabo-islamici va protetta anche per il bene delle stesse società arabo-islamiche: le aiuta a non chiudersi e a non isolarsi in fondamentalismi narcisisticamente violenti''.


  [Fonte: Radio Vaticana 4 febbraio 2008] 



 Roma

E' nato l'Osservatorio delle donne di fede in dialogo

Come conciliare la vita in Italia con le tradizioni, religiose e non, dei paesi d'origine di tanti immigrati che vivono nel nostro paese? È un problema che riguarda soprattutto le donne, perché sono loro, in genere, a tenere salde le tradizioni e l'organizzazione familiare. È per rispondere a questo tipo di questioni che, dopo un anno di incontri nell’ambito della Consulta delle religioni del Comune di Roma, un gruppo di donne di diverse confessioni religiose, unite dall’idea della differenza come patrimonio da valorizzare, hanno costituito a Roma l’"Osservatorio delle donne di fede in dialogo". Il nuovo organismo è stato presentato in Campidoglio lo scorso 29 gennaio dalla delegata del sindaco alle politiche multietniche e interculturali, Franca Eckert Coen. L’Osservatorio ha come obiettivi dichiarati: favorire il dialogo interreligioso e interculturale; costituire un luogo di incontro ascolto per donne; valorizzare il patrimonio culturale e spirituale delle differenti religioni per promuovere azioni di pace.


  [Fonte: ICN-News 2 febbraio 2008] 



 Milano

Martedì 5 febbraio

Per il ciclo "Io sono. L'identità di Gesù nel vangelo di Giovanni", organizzato dal Centro culturale protestante e dal Centro culturale S. Fedele, incontro con Andrea Dall'Asta e Janique Perrin sul tema "Sono io, non temete. Giovanni 6:16-21".


Alle 18.30 in via Hoepli 3/a.


  [Fonte: ICN-News febbraio 2008] 




 Roma

Ennesima profanazione? Il caso di S. Paolo fuori le Mura.

"Daremo la possibilità a comunità cristiane non cattoliche di poter venire a pregare e a celebrare la liturgia". L'arciprete di San Paolo fuori le mura, il Cardinale Andrea Cordero Lanza di Montezemolo, ha spiegato così all'Osservatore Romano l'allestimento di una "cappella ecumenica" nella Basilica Papale. "È un fatto - afferma - di enorme portata nel dialogo tra i cristiani, una grande novità portata dall'anno paolino, sei mesi prima del suo inizio. Sta per essere realizzata - spiega il porporato - nell'antica struttura, a croce greca, che finora ha ospitato il battistero. L'altare, risistemato, sarà quello che abbiamo trovato e rimosso durante i recenti lavori accanto alla tomba di Paolo, quando l'abbiamo resa visibile ai pellegrini. Quell'altare era proprio accanto al sarcofago e contiene le reliquie di Timoteo di Antiochia, martirizzato nel 311, da non confondere con il discepolo di Paolo, e un'altra piccola cassa che, secondo la dicitura, custodisce i resti di martiri ignoti della stessa epoca"....continua
 

Siamo in attesa di conoscere l'esito della vicenda collegata con l'Anno Paolino

 


 
[Fonte: Forum Crismon 21 dicembre 2007] 



 


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