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Recensione |
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«Rapporto sulla
Tradizione» è il titolo dell’ultima fatica di
Alessandro Gnocchi e Mario Palmaro, per i tipi delle
Edizioni Cantagalli.
Si tratta di
una bella intervista con monsignor Bernard
Fellay, dal 1994 Superiore Generale della
Fraternità Sacerdotale San Pio X e successore di
monsignor Lefebvre.
Un lavoro importante, direi necessario, che fa
chiarezza una volta per tutte su quello che
davvero è la Fraternità Sacerdotale San Pio X,
l’opera provvidenziale di monsignor Lefebvre, la
sua eredità più preziosa, il lascito offerto da
questo eroico vescovo alla Chiesa, una Chiesa
che egli «amò sino alla fine», nonostante il
«martirio bianco» cui fu sottoposto: solo oggi,
infatti, mentre la Sposa del Signore si dibatte
in mezzo ad una crisi senza precedenti,
l’intuizione profetica del «vescovo ribelle»
appare in tutta la sua lungimiranza come quella
di chi riuscì in quella notte oscura degli anni
del Concilio e del post-Concilio a squarciare le
tenebre, per mantenere nell’ora della prova la
retta direzione di marcia.
...continua
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[Fonte: Effedieffe 22 febbraio 2008]
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Città del vaticano |
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Fede e cultura. Card. Bertone:
"la Chiesa deve rispondere alle attese
dell'umanità"
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“Oggi la comunità cristiana
deve rispondere con generosità alle attese
dell’umanità, impegnata in un difficile
tornate della storia, ancora privo di
adeguate soluzioni per lo sviluppo integrale
della persona umana”. E’ quanto scrive il
card. Tarcisio Bertone, segretario dei Stato
vaticano, nella presentazione del volume di
mons. Lorenzo Leuzzi, “Atene e Gerusalemme,
di nuovo insieme”, che verrà presentato
giovedì prossimo, 21 febbraio, alle ore 18
presso la Sala Marconi della Radio Vaticana.
Nell’insegnamento di Benedetto XVI, prosegue
il cardinale, che “interpella il vissuto
concreto della comunità ecclesiale e le
domande, talvolta inespresse, della cultura
contemporanea”, la Chiesa e il mondo “si
richiamano a vicenda come interlocutori che
si cercano e si confrontano, perché la
verità dell’uomo è la prima preoccupazione
della Chiesa e la notizia che Dio è Amore è
ciò che il mondo attende dall’eternità”. Di
qui la centralità del “realismo della fede”,
come “via maestra per ricreare il tessuto
cristiano della comunità ecclesiale”. “Atene
e Gerusalemme – conclude Bertone – possono
ritornare ad incontrarsi perché nel cuore
della Chiesa la fede e la ragione sono nella
condizione favorevole di illuminare le
strade nuove da intraprendere”.
la Chiesa si deve preoccupare soprattutto di annunciare
e difendere le Verità della
Fede - così minacciate anche al suo interno
su molti fronti - il resto verrà in
aggiunta... [Nota di InternEtica]
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[Fonte: SIR 14 febbraio 2008]
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Città del vaticano |
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Il Vaticano si prepara
all'incontro tra il Pontefice e i leader
musulmani
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“Quello che
proporrò ai
rappresentanti dei 138 leader
musulmani, che nel frattempo sono diventati
241, è creare una struttura di dialogo,
come un canale che rimarrà sempre aperto e
dove ci si potrà ritrovare.
È ciò che vorrei proporre, in modo che questo
dialogo sia appunto un'opportunità continua,
strutturata, per evitare una certa
superficialità”.
È questa l'importante affermazione rilasciata,
in un'intervista all'agenzia cattolica
Zenit, dal Cardinale Jean-Louis Tauran,
presidente del Pontificio
consiglio per il dialogo interreligioso. Tauran ha parlato del prossimo incontro con
i leader islamici che si dovrebbe svolgere
all'inizio di marzo in Vaticano. Sotto li
profilo dei temi da affrontare vi sono stati
alcuni problemi nel lavoro preparatorio
perché le priorità dei musulmani e della
Santa Sede erano differenti. "Chiaramente -
ha spiegato in proposito il Cardinale
francese - non posso prevedere le intenzioni
dei musulmani quando verranno qui a
discutere con noi, ma ritengo che potremo
condividere delle convinzioni comuni: ad
esempio, l'adorazione del Dio unico, la
sacralità della vita umana, la dignità
della famiglia, le preoccupazioni per
l'educazione dei giovani....continua
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[Fonte: Petrus 12 febbraio 2008]
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Unione Europea |
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Media: Safer Internet Day
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Si celebra domani, 12
febbraio, in tutti i paesi della Unione Europea,
il Safer Internet Day, una giornata promossa
dalla Commissione Europea dedicata alle
tematiche della sicurezza in rete dei ragazzi.
Da una ricerca condotta dal Centro Studi Minori
e Media sui video giochi, emerge che 1 ragazzo
su 4 gioca on line con altre persone, spesso
estranee, e che alcuni di loro hanno poi
incontrato le persone conosciute on line.
Inoltre 3 ragazzi su 4 pensano che si crei
dipendenza solo per chi gioca più di 6 ore al
giorno. Con le nuove tecnologie i ragazzi
possono accedere ad Internet anche attraverso il
telefono cellulare. Secondo una ricerca curata
sempre dal Centro su circa 4000 studenti e
genitori, il 15% dei ragazzi usa il cellulare
per fare video o foto da mandare in rete ed
oltre il 70% degli studenti delle scuole
superiori ha visto video girati a scuola con il
cellulare. Da parte dei genitori emerge, poi,
una diffusa ignoranza della possibilità di
bloccare, ad esempio, sul cellulare dei figli
l’accesso ai servizi a sovrapprezzo ed a
contenuto sensibile, cioè erotico sessuale. “Per
la sicurezza in rete non basta acquisire le
competenze tecniche”, dice Laura Sturlese,
presidente del Centro Studi Minori e Media. La
soluzione “non sta nel divieto”, ma
nell’educazione “ad un uso critico e
responsabile, oggi del tutto insufficiente”.
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[Fonte: SIR 11 febbraio 2008]
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Gerusalemme |
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"La situazione della popolazione
cristiana irachena è quella di una comunità che
ha perso fede nel proprio Paese. Perciò
l'emigrazione si è trasformata in un esodo, in
una fuga. La paura domina ogni aspetto della
vita e ogni episodio di violenza diventa una
minaccia mortale".
È
quanto afferma mons. Jean Benjamin Sleiman,
arcivescovo latino di Baghdad in un'intervista
alla rivista ''Terrasanta'' della Custodia
francescana di Gerusalemme, pubblicata alla
vigilia dell’appello del Papa all’Angelus di
ieri, che è tornato ad invocato la pace in Iraq.
''Bisogna aggiungere poi - afferma il presule -
le difficoltà economiche. Le minacce dei
fondamentalisti di vendicarsi di chiunque lavori
per gli alleati o addirittura per lo Stato o
anche per compagnie straniere, ha fatto perdere
a molti il posto lavoro. Tanti altri lo hanno
perso perché le fazioni dominanti lo hanno
preteso. Infine c'è da segnalare che l'esodo
verso il Nord procura una maggiore sicurezza ma
non necessariamente il lavoro. Comunque i
villaggi cristiani del Nord mancano
terribilmente di infrastrutture, di imprese
artigianali, industriali o commerciali". In
quanto al ruolo che i cristiani potranno avere
per il futuro del Paese, mons. Sleiman
sottolinea che ''purtroppo il nuovo Iraq, anche
se la sua Costituzione menziona i cristiani,
sembra ignorare le minoranze. Il Paese verrebbe
diviso tra le tre grandi maggioranze: la sunnita,
la sciita e la curda. In tale contesto c'è uno
spazio importante per le chiese cristiane
d'occidente che potranno avere una funzione
positiva in questa fase. ''Le comunità cristiane
d'Occidente - spiega l'arcivescovo latino di
Baghdad - possono innanzitutto richiamare alla
mente di tutti, specie dei governanti, che
l'Oriente cristiano esiste e può svolgere un
ruolo molto positivo a servizio della pace,
della coesistenza e dei rapporti culturali. La
presenza cristiana nei Paesi arabo-islamici va
protetta anche per il bene delle stesse società
arabo-islamiche: le aiuta a non chiudersi e a
non isolarsi in fondamentalismi
narcisisticamente violenti''.
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[Fonte: Radio Vaticana 4 febbraio 2008]
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Roma |
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E' nato l'Osservatorio delle
donne di fede in dialogo
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Come conciliare la vita in Italia
con le tradizioni, religiose e non, dei paesi
d'origine di tanti immigrati che vivono nel
nostro paese? È un problema che riguarda
soprattutto le donne, perché sono loro, in
genere, a tenere salde le tradizioni e
l'organizzazione familiare. È per rispondere a
questo tipo di questioni che, dopo un anno di
incontri nell’ambito della Consulta delle
religioni del Comune di Roma, un gruppo di donne
di diverse confessioni religiose, unite
dall’idea della differenza come patrimonio da
valorizzare, hanno costituito a Roma
l’"Osservatorio delle donne di fede in dialogo".
Il nuovo organismo è stato presentato in
Campidoglio lo scorso 29 gennaio dalla delegata
del sindaco alle politiche multietniche e
interculturali, Franca Eckert Coen.
L’Osservatorio ha come obiettivi dichiarati:
favorire il dialogo interreligioso e
interculturale; costituire un luogo di incontro
ascolto per donne; valorizzare il patrimonio
culturale e spirituale delle differenti
religioni per promuovere azioni di pace.
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[Fonte: ICN-News 2 febbraio 2008]
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Milano |
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Martedì
5 febbraio
Per il ciclo "Io sono. L'identità
di Gesù nel vangelo di Giovanni", organizzato
dal Centro culturale protestante e dal Centro
culturale S. Fedele, incontro con Andrea
Dall'Asta e Janique Perrin sul tema "Sono io,
non temete. Giovanni 6:16-21".
Alle 18.30 in via Hoepli 3/a.
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[Fonte: ICN-News febbraio 2008]
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Roma |
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Ennesima
profanazione? Il caso di S. Paolo fuori le
Mura.
"Daremo la possibilità a comunità cristiane non cattoliche di
poter venire a pregare e a celebrare la liturgia". L'arciprete di San Paolo
fuori le mura, il Cardinale Andrea Cordero Lanza di Montezemolo, ha spiegato
così all'Osservatore Romano l'allestimento di una "cappella ecumenica" nella
Basilica Papale. "È un fatto - afferma - di
enorme portata nel dialogo tra i cristiani, una grande novità portata
dall'anno paolino, sei mesi prima del suo inizio. Sta per essere realizzata
- spiega il porporato - nell'antica struttura, a croce greca, che finora ha
ospitato il battistero. L'altare, risistemato, sarà quello che abbiamo
trovato e rimosso durante i recenti lavori accanto alla tomba di Paolo,
quando l'abbiamo resa visibile ai pellegrini. Quell'altare era proprio
accanto al sarcofago e contiene le reliquie di Timoteo di Antiochia,
martirizzato nel 311, da non confondere con il discepolo di Paolo, e
un'altra piccola cassa che, secondo la dicitura, custodisce i resti di
martiri ignoti della stessa epoca"....continua
Siamo in attesa di conoscere l'esito della vicenda collegata con l'Anno
Paolino
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[Fonte:
Forum Crismon 21 dicembre 2007]
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