Bruxelles

L'Europa col silenziatore incerta e timida con l'Islam.

“Di fronte alle folle minacciose delle capitali islamiche l’Europa è apparsa incerta e timida. È giunto il momento di preparare una risposta della ragione, capace di convincere ed unire, ma anche di svegliare”. Lo afferma il vicepresidente della Commissione europea, Franco Frattini, in un suo intervento che uscirà domani sul quotidiano “Avvenire”. “Dobbiamo saper guardare alle religioni come a spazi privilegiati di importanti esperienze individuali e collettive di cui è difficile fare a meno”, si legge nel testo di cui il quotidiano fornisce un’anticipazione. “L’Europa ha fin qui scelto più che il silenzio il silenziatore della religiosità, salvo la tiepida difesa dall’antisemitismo o più recentemente dall’islamfobia”. “Il tema delle radici cristiane – prosegue Frattini – rappresenta oggi una triplice sfida: della nostra identità europea, di un universo religioso che ritorna, di un cristianesimo che, nel porre il tema della libertà come via del dialogo, è parte del nostro futuro”.

>Testo integrale dell'articolo
 


  [Fonte: Avvenire 29 settembre 2006] 



 Parma

Mostra interreligiosa a Parma 28 settembre - 6 ottobre

Una mostra interreligiosa nella Biblioteca Palatina, due convegni, un momento conviviale comune, l’apertura in contemporanea e la visita di tutti i luoghi sacri della città sono le iniziative che si concretizzeranno a Parma, nelle prima settimana di ottobre, promosse dalla Comunità Cristiana, da quella Musulmana e da quella Ebraica che, cogliendo la storica e significativa ricorrenza, hanno avviato, in questi mesi, un progetto comune e sinergico titolato: “Cattedrali, Moschee, Sinagoghe: segni di fede e di pace fra i popoli”. ...continua
 


  [Fonte: ilborgodiparma.it] 



 Kabul

Assassinata dai Taleban un'altra "donna simbolo"  

Hanno atteso che uscisse di casa, come tutte le mattine, e l'hanno uccisa. Un'esecuzione in piena regola, che ha tanto il sapore della "vendetta": Safia Ama Jan, 50 anni circa, era la responsabile delle questioni femminili nella Provincia di Kandahar fin dal 2002, quando pochi mesi dopo la caduta dei taleban venne creato il ministero per gli Affari femminili. Prestava la sua opera in una delle aree più difficili del Paese: Kandahar, il Sud, "culla" delle scuole islamiche dove, all'inizio degli anni Novanta, si formò la milizia dei taleban, che poi conquistarono Kabul, facendone la capitale di un regime islamico ultra-conservatore e terroristico, sotto cui alle donne fu vietato studiare e lavorare. Dalla caduta del regime, nel 2001, le donne in Afghanistan hanno iniziato un lento e difficile percorso di emancipazione. Dal burqa, dalla discriminazione. Safia Ama Jan lavorava per questo e per questo è stata uccisa. Perché i taleban non sono più organizzati in una rete efficiente e capillare ma continuano ad agire, mischiati a trafficanti di droga, criminali comuni e terroristi. Le maxi-offensiva in corso delle forze a guida Nato lo dimostra: mille miliziani uccisi solo in settembre. Safia Ama Jan, ex insegnante, era molto nota per la tenace difesa dei diritti delle donne e per essere rimasta a Kandahar anche negli anni della guerra. Due killer in moto le hanno sparato: è morta all'istante....continua

 


  [Fonte: Avvenire 27 settembre 2006] 



 Castelgandolfo

Papa: "Una necessità vitale il dialogo tra cristiani e musulmani"

Il dialogo tra cristiani e musulmani è “una necessità vitale” per il bene dell’uomo nel mondo attuale segnato dal relativismo, che “esclude la trascendenza dall’universalità della ragione”. Benedetto XVI ha ribadito la sua convinzione della necessità del dialogo “interreligioso e interculturale” con l’islam, ricevendo a Castel Gandolfo i rappresentanti diplomatici di 22 Paesi a maggioranza islamica ed i membri della consulta islamica in Italia. Nel suo discorso il Papa non ha fatto un diretto riferimento al suo intervento a Regensburg, origine della protesta musulmana, limitandosi a parlare di “circostanze note” all’origine dell’odierno incontro che, nelle intenzioni della Santa Sede, dovrebbe chiudere “l’incomprensione”. ...continua

>Testo del discorso
>Una corretta 'chiave di lettura'
 


  [Fonte: AsiaNews 25 settembre 2006] 



 Roma

BENEDETTO XVI - ISLAM: Osservatorio Van Thuan, "ha stupito il silenzio di intellettuali e capi di stato"

Il dialogo tra le religioni richiede “capacità di ascoltare e di argomentare, di confrontare le rispettive posizioni teologiche ed etiche, senza trasformare le argomentazioni scientifiche, come per esempio le citazioni storiche o le conclusioni di percorsi razionali, in vilipendio alla propria religione”. È quanto afferma in una nota diffusa oggi, Stefano Fontana, direttore dell’Osservatorio Internazionale card. Van Thuan sulla Dottrina Sociale della Chiesa, esprimendo “solidarietà al pontefice dopo le reazioni al suo discorso pronunciato a Regensburg lo scorso 12 settembre. Secondo Fontana il dialogo tra le religioni richiede “apertura reciproca”, “clima di fiducia” e, soprattutto, un “franco confronto sulla verità” oltre che “rispetto per il metodo scientifico, per la ricerca razionale” e per la “fede professata”: tutto ciò “non può non valere anche per la religione cattolica e per il suo Capo visibile, il Papa”. In questi giorni – sottolinea Fontana – ha “stupito il silenzio di capi di Stato e di intellettuali delle nazioni democratiche che nel cattolicesimo e nel cristianesimo trovano uno degli elementi fondamentali della propria civiltà”. L’Occidente “non ha trovato il coraggio, a parte qualche caso isolato, di difendere la libertà di espressione che ormai esso non nega più a nessuno”.

>Inviti al dialogo nell'Islam "in collera" con il Papa
>Nuovi chiarimenti del Papa, 'Udienza del 20 settembre
 


  [Fonte: SIR / Santa Sede 19 - 20 settembre 2006] 



 Mogadiscio

Suor Leonella, martire della fratellanza

Il telegramma del Papa non è stato scritto solo ai famigliari della suora uccisa a Mogadiscio, ma a tutta la Chiesa. NEL RIAFFERMARE FERMA DEPLORAZIONE PER OGNI FORMA DI VIOLENZA SUA SANTITÀ AUSPICA CHE SANGUE VERSATO DA COSI' FEDELE DISCEPOLA DEL VANGELO DIVENTI SEME DI SPERANZA PER COSTRUIRE AUTENTICA FRATERNITÀ TRA I POPOLI NEL RISPETTO RECIPROCO CONVINZIONI RELIGIOSE DI CIASCUNO . Nelle parole di un semplice telegramma, poche righe senza articoli, punteggiatura... c'è tutta la semplicità e la grandezza della fede di chi muore per una causa in cui crede. In queste poche righe è espressa una convinzione forte: suor Leonella non è morta, ha versato il sangue. E nel linguaggio della Chiesa, l'azione del "versare il sangue per..." è l'azione dei martiri. Suor Leonella non sarà ancora martire in senso ufficiale, non sappiamo neanche se la diventerà davvero, ma alla Chiesa il Papa la propone così. I martiri non sono perfetti, ma sono persone che "perfettamente" si donano per una causa giusta: la causa del "Vangelo per"...non il semplice Vangelo, quasi come se fosse un testo da proporre, o una bandiera da mostrare. Ma il Vangelo "per", il Vangelo che diventa azione, politica, vita. ...continua
 


  [Fonte: InternEtica 19 settembre 2006] 



 Roma

Roma apre il confronto tra le religioni. Incontro in Campidoglio tra Cardinale, Rabbino e Imam.

Roma si candida a svolgere un ruolo pacificatore e di confronto nella delicatissima vicenda dello scontro tra Islam e cattolicesimo nato dal discorso di Benedetto XVI a Ratisbona. Domani alle 15, in Campidoglio, s'incontreranno e discuteranno tra loro il cardinal Paul Poupard, il rabbino della sinagoga di Roma Riccardo di Segni e l'imam della moschea capitolina Sami Salem. L'incontro, già previsto per la presentazione di una rivista interconfessionale, ha assunto un significato tutto particolare in questi giorni di crisi. "Roma città della pace - fa notare il sindaco Veltroni, tra i promotori dell'iniziativa - conferma la sua vocazione alla promozione del dialogo fra culture e religioni". ...continua
 


  [Fonte: Comune di Roma 18 settembre 2006] 



 Roma

Dov'è l'islam moderato? Mediaticamente e non sta mostrando solo il suo volto violento e fondamentalista, senza Logos, appunto...

"Le parole del Papa sull'Islam sono state chiarissime, sia quelle dette prima, nella sua visita in Germania, sia quelle pronunciate dopo a Castel Gandolfo, quindi ulteriori attacchi o richieste di chiarimenti dimostrano soltanto la malafede di chi li porta o di chi li richiede. E quando uno è in malafede qualunque altra parola pronunciata la userà comunque contro.... Siamo ancora convinti che esista un Islam moderato? I casi sono due: o questo Islam moderato non esiste oppure è afflitto da una grave forma di afasia perché quelli che si sentono sono solo quelli in cerca di pretesti per scatenare battaglia". Queste le parole pronunciate dall'ex ministro della Lega Nord. Parole alle quali - ahimè - dobbiamo associarci. L'Islam moderato esiste? E se esiste perché non fa sentire la sua voce? E se la fa sentire, perché questa voce non viene fatta ascoltare dai media? Sono queste le tre domande che in queste ore assillano molti italiani (e non solo).

>Il papa e il terrorismo d'oriente e d'occidente
 


  [Fonte: InternEtica 18 settembre 2006] 



 Istanbul

A rischio il viaggio del papa in Turchia, che perde sempre più la sua laicità

I cristiani turchi sono esterrefatti da una reazione così spropositata al discorso accademico del Papa e serpeggia nelle comunità cristiane l’impressione che tutto ciò si stato studiato ad arte dai mass media per riaccendere una polemica anti-cristiana mai sopita da mesi. E arriva un appello accorato dal mondo cristiano in Turchia: “l’Islam moderato abbia il coraggio di parlare e di esporsi, prima di tutto per provare che i musulmani non hanno perso la ragione e che sono capaci di dialogare razionalmente senza scontri e senza il necessario uso della violenza e delle minacce, come sembra che stia nuovamente succedendo come accadde mesi fa per le vignette su Maometto”....continua

>Dichiarazioni del Papa all'Angelus

 


  [Fonte: AsiaNews 17 settembre 2006] 



 Firenze

È morta Oriana Fallaci. La ricordiamo con un emblematico articolo di Magdi Allam

Per quelle coincidenze apparentemente fortuite ma che racchiudono chissà come un segno del destino, la morte di Oriana ha coinciso con l’esplodere della nuova «guerra santa» islamica scatenata contro il Papa. Quasi una tragica testimonianza della veridicità della denuncia, sonora e inappellabile, dell'incompatibilità di questo islam e di questi musulmani con la civiltà e l'umanità dell' Occidente. Che Oriana aveva assunto come fede e missione da diffondere ovunque nel mondo nell'ultima fase della sua esistenza terrena profondamente segnata dal trauma dell'11 settembre, vissuto in prima persona dalla sua abitazione newyorkese. E che nel giorno dell' addio si conferma come un dato di fatto con cui, piaccia o meno, tutti noi dobbiamo fare i conti....continua

>L'ultimo articolo: «Il nemico che chiamiamo amico»

 


  [Fonte: Corriere della sera 16 settembre 2006] 



 Bose

Convegno Ecumenico internazionale: su Cabasilas, laico del XIV secolo che conciliò scienze e teologia 15-20 settembre

"Cosa dobbiamo ritenere dell'opera di Nicola Cabasilas, considerato dai suoi contemporanei un uomo tanto saggio, al vertice di virtù e fede?": è la domanda dell'archimandrita Job Getcha, direttore dell'Istituto S. Sergio di Parigi, ai partecipanti al XVI Convegno ecumenico internazionale in corso al monastero di Bose (fino al 20) e la cui prima sessione è dedicata a "Nicola Cabasilas e la Divina liturgia". A quest'ultima, Cabasilas, umanista ed impegnato a fondo nella vita pubblica e nella politica del suo tempo (XIV sec.), ha dedicato "un'analisi teologica dell'Eucaristia come sacrificio di Cristo", che, in alcune parti, "gli ha meritato l'ammirazione dei teologi cattolici moderni per chiarezza e concisione". Cabasilas, secondo Getcha, è riuscito a conciliare "le scienze profane e la teologia, la filosofia antica e la Parola della chiesa, l'umanesimo e l'esicasmo (pratica ascetica rivolta alla ricerca della pace interiore attraverso la preghiera incessante, ndr). Coniugando l'ideale antico e la tradizione cristiana, l'ascesi e la condizione borghese, il laico Cabasilas si rivolse all'aristocrazia di Costantinopoli, senza fare elitarismo, convinto che tutti sono uno in Cristo. Non distinse tra clero, monaci e laici”.
 


  [Fonte: SIR 15 settembre 2006] 



 Trabzon

Vicario dell'Anatolia: le parole del Papa strumentalizzate dai fondamentalisti islamici.

Mons Luigi Padovese , vicario apostolico dell’Anatolia, si aspettava tutta la serie di critiche e anatemi da parte islamica in Turchia: “Dopo aver sentito le parole del papa alla televisione italiana, tenendo presente il clima creato da alcuni giornali nazionalisti islamici, ero certo che sarebbe scoppiata questa bomba mediatica”. Già stasera, dopo le dichiarazioni di Ali Bardakoglu, presidente degli Affari religiosi della Turchia, che ha definito “odiose” le parole del papa a proposito del jihad e della violenza islamica a Regensburg, vi sono trasmissioni televisive tutte focalizzate a criticare papa, Vaticano, cristiani....continua

>Commento su Avvenire
>Dichiarazione Ufficiale del Vaticano
 


  [Fonte: AsiaNews 14 settembre 2006] 



 Mosca

"Speranze" di Mons. Kondrusiewicz per l'incontro tra cattolici e ortodossi

La speranza che il prossimo incontro di Belgrado della Commissione teologica mista cattolici-ortodossi possa trovare soluzioni ai problemi che dividono le due Chiese è stata espressa da mons. Tadeusz Kondrusiewicz, arcivescovo della diocesi della Madre di Dio, a Mosca, in un messaggio al clero e ai laici. “Questa buona notizia – scrive l’arcivescovo, a proposito della riunione che si svolgerà dal 18 al 25 di questo mese –ispira speranza per lo sviluppo delle relazioni tra cattolici e ortodossi. Grazie a Dio, noi riprendiamo a discutere i problemi per essere confortati nel nostro cammino verso l’unità”. ....continua
 


  [Fonte: AsiaNews 14 settembre 2006] 



 Astana

In preparazione una "Roadmap" religiosa per fermare il fondamentalismo

Una “roadmap” costruita dai leader delle maggiori religioni mondiali che possa promuovere la sicurezza internazionale e fermare il fondamentalismo e le violenze interreligiose che ne derivano. E’ questo l’obiettivo previsto per l’ultimo giorno dei lavori del secondo Congresso dei leader delle religioni mondiali che ha come scopo la promozione dell’armonia e del dialogo interreligioso. Il patriarca ecumenico ortodosso Bartolomeo I ha sottolineato nel corso del suo intervento che “la guerra fra le religioni fa emergere il lato peggiore di ognuno di noi”. “Il fanatismo religioso – ha aggiunto - è uno degli aspetti più spinosi del problema ed è su questo punto che i nostri sforzi devono convergere, se vogliamo che il mondo cambi in meglio”....continua
 


  [Fonte: AsiaNews 13 settembre 2006] 



 Ratisbona

Benedetto XVI dalla Cattedra universitaria: un servizio alla ragione prima ancora che alla fede.

“La violenza è contraria a Dio e all'anima e non può essere giustificata da un motivo religioso, come la punizione o la conversione degli infedeli. Ciò sarebbe in contrasto non solo con la morale cristiana e di altre religioni, ma anche con il Corano”. Così mons. Elio Brumuri, esperto di ecumenismo e dialogo interreligioso, commenta la “lezione” tenuta ieri da Benedetto XVI all’Università di Ratisbona. Trovandosi di nuovo sulla cattedra universitaria dalla quale era assente da molti decenni, il Papa - scrive Bromuri - “ha voluto ribadire la dignità della fede religiosa sul piano della conoscenza razionale e riposizionarla nel circuito del dialogo tra le culture, liberandola dai ghetti della subcultura, della superstizione, del fanatismo fondamentalista e violento, in cui molti pretendono di relegarla”. In questo modo, è la conclusione della nota, il papa svolge “un servizio all’uomo prima che a Dio, alla ragione prima che alla fede, alla pace esorcizzando ogni ricorso sacrale o eroico alla violenza inferta o subita”.

>Testo integrale della lezione tenuta dal Papa
 


  [Fonte: SIR 13 settembre 2006] 



 New York

11 settembre 2001 + 5. Nulla è più come prima.

L'11 settembre 2001, il mondo è precipitato. Poco più di dieci anni prima, nel novembre 1989, cadeva il muro di Berlino. Il nostro pianeta sembrava riunificato. E in qualche modo lo era. L'attentato al cuore profondo dell'America lo ha messo in evidenza. Se nessuno può più vivere lontano dal mercato mondiale capitalista e sfuggire alla nostra "società iperconsumistica", la gente non può più neppure essere al riparo dalle rivoluzioni della nostra storia. Ormai la guerra non ha più frontiere, soprattutto quando essa si scatena sotto forma di terrorismo. Gli attentati dell'11 settembre hanno fatto capire che la globalizzazione tocca anche l'universo della religione. L'Islam - il migliore e il peggiore - si è spinto in primo piano. Da allora, l'Europa e tutti i Paesi occidentali hanno preso coscienza sempre più chiaramente di non essere più "cristiani". Sotto lo shock dell'ateismo, allora si era potuto credere di non doverci più interessare della religione. Il fenomeno delle sette e la nebulosa del New Age - che negli anni Novanta hanno tanto interessato i nostri Paesi - avevano già fatto capire che le cose non erano così semplici. Con il "coming out" dell'Islam, la questione religiosa diviene inevitabile....continua
 


  [Fonte: SIR 11 settembre 2006] 



 Gazzada

Turchia e UE. Ambasciatore serbo presso la Santa Sede: "Non fare troppe concessioni"

“Non dobbiamo sottovalutare il fatto che per la prima volta dopo Ataturk oggi la Turchia ha un governo islamista. Con molta intelligenza loro vogliono essere europei, ma i loro comportamenti e le politiche di normalizzazione ci devono mettere in guardia dall’essere indulgenti e fare troppe concessioni”. Così Darko Tanasković, ambasciatore della Serbia presso la Santa sede, ha commentato oggi a Gazzada (Varese) l’iniziativa delle autorità turche di rimaneggiare alcuni noti racconti, come le avventure di Pinocchio. “Si tratta di una falsificazione fatta in nome della verità – ha aggiunto il diplomatico a margine della settimana europea sulla Storia religiosa dell’Islam nei Balcani, organizzata dalla Fondazione ambrosiana Paolo VI e dall’Università cattolica del Sacro Cuore di Milano -. Però questa presunta verità altro non è che quella di cui si credono gli unici detentori, e in nome della quale pensano di essere legittimati ad intervenire senza remora alcuna anche in ambiti come la cultura e l’arte”.
 


  [Fonte: SIR 8 settembre 2006] 



 Ratisbona

Il Papa in Germania. L'ecumenismo: la preghiera di mille «fratelli»

Appuntamento di spicco nel cammino ecumenico sarà la funzione liturgica del vespro ecumenico della sera di martedì 12 settembre, alle 18,30, nel duomo di Ratisbona. C'è molta attesa per questo momento, perché è previsto un intervento di benedetto XVI proprio sui temi dell'incontro con le altre confessioni cristiane. Invitati alla liturgia sono oltre 1000 rappresentanti di tutte le chiese cristiane: greco-ortodosse, evangelico-luterane, vecchi cattolici, battisti e molti altri membri della cmunità di lavoro con la Chiesa cattolica. «La predica del Santo Padre avrà un grosso impatto e significato», anticipa il vicario del duomo Werner Schrüfer, che ha organizzato l'incontro. «La cattedrale di Ratisbona in questo giorno rappresenterà una luce risplendente ...continua

>Testo integrale del discorso del Papa
 


  [Fonte: Avvenire 8 settembre 2006] 



 Manoppello

Rapiti dalla bellezza, cerchiamo quel Volto. Il Papa al Santuario del Volto Santo a Manoppello

In ginocchio, davanti al velo della Veronica. Si è messo nei panni loro. Di quelli che aveva davanti, i suoi preti. E dei primi, i discepoli. Il Papa è sempre, per così dire, nei panni dei primi e degli ultimi dei cristiani. Di coloro che da vicino vedendo Gesù si chiedevano: ma chi è quest'uomo? E di quelli che ieri erano attorno a lui nel santuario di Manoppello: e li ha invitati sulle rive del Giordano. Ha detto: siete «persone che mi piace considerare innamorate di Cristo, attratte da Lui e impegnate a fare della propria esistenza una continua ricerca del suo Santo Volto». Non si è messo a dire: «Ragazzi, quanto tempo è passato... Quanta strada abbiamo fatto…». E nemmeno: «Quanti problemi cari confratelli, non ce la passiamo benissimo, il mondo è distratto, spesso ostile…». No, ha detto: anche noi come i primi due discepoli, come Andrea e Giovanni, cerchiamo il volto di Gesù, di Dio. Quel volto. Come i due che rimasero colpiti dall'incontro con l'uomo indicato da Giovanni Battista sulle rive del Giordano. E ha aggiunto. «Ma quanta strada avevano ancora davanti a loro quei discepoli! Non potevano nemmeno immaginare quanto il mistero di Gesù di Nazareth potesse essere profondo; quanto il suo "volto" potesse rivelarsi insondabile, imperscrutabile»....continua
 


  [Fonte: Avvenire - Zenit 1 settembre 2006] 



 Assisi

Il  4 e 5 settembre ad Assisi l’incontro promosso dalla Comunità di S.Egidio

“In un tempo segnato da terrorismo e da guerre, come pure da sforzi di dialogo e di riconciliazione, le religioni hanno assunto un ruolo rilevante nello spazio pubblico e nelle identità a confronto, e sono sempre più sottoposte alla sfida delle strumentalizzazioni estremiste”. È quanto afferma la Comunità di Sant’Egidio, presentando oggi il prossimo incontro mondiale interreligioso sul tema “Per un mondo di pace-Religioni e culture in dialogo” che si svolgerà ad Assisi il 4 e 5 settembre. Il meeting vuole ricordare la Giornata di preghiera mondiale per la pace, promossa proprio ad Assisi da Giovanni Paolo II nell’ottobre del 1986. “Da lì - spiegano gli organizzatori – è iniziato un percorso promosso dalla Comunità di Sant’Egidio che ha dato vita annualmente agli incontri internazionali ‘Uomini e religioni’, che hanno rappresentato una straordinaria occasione di dialogo e di superamento delle contrapposizioni culturali e religiose”. All’incontro di settembre, promosso con la Conferenza episcopale umbra, saranno presenti rappresentanti di tutte le religioni del mondo e, in particolare, rappresentanti di tutte le confessioni cristiane d’Oriente e Occidente, con una forte presenza da regioni di “frontiera” quali Israele e Medio Oriente, Pakistan, Estremo Oriente e Mediterraneo. ...continua

 


  [Fonte: SIR] 



 Roma

Benedetto XVI si recherà dal 9 al 14 settembre in Baviera

La Santa Sede annuncia ufficialmente che Benedetto XVI si recherà dal 9 al 14 settembre nella sua terra natale, la Baviera, dove visiterà Monaco, il santuario di Altötting e Ratisbona (in tedesco Regensburg). La conferma del viaggio e della data ha avuto luogo questo sabato con un comunicato emesso da Joaquín Navarro-Valls, Direttore della Sala Stampa della Santa Sede, dopo che le diocesi locali avevano già annunciato nei mesi scorsi il quarto viaggio internazionale del Papa. Il comunicato vaticano non fornisce dettagli sul programma del viaggio. Fonti della Chiesa in Germania affermano tuttavia che il Santo Padre visiterà il suo paese natale, Marktl am Inn....continua
 


  [Fonte: Zenit] 



 Roma

Crisi ecologica ed ecumenismo: i temi al centro di un sussidio dell'episcopato italiano, in vista della Giornata per la salvaguardia del creato del 1° settembre 2006

“Dio pose l’uomo nel giardino di Eden perché lo coltivasse e lo custodisse (Gn 2,15)” è il titolo del Sussidio preparato dalla Commissione Episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace e dalla Commissione Episcopale per l’ecumenismo e il dialogo in occasione della Giornata per la salvaguardia del creato che sarà celebrata il 1° settembre 2006. Nel sussidio viene richiamato il capitolo X del Compendio della Dottrina sociale della Chiesa laddove si sofferma sul degrado dell’ecosistema planetario esaminandone i diversi aspetti (inquinamento nelle sue diverse forme, mutamento climatico, crisi delle risorse idriche, riduzione della biodiversità, ecc). Non manca poi il riferimento alla salvaguardia del creato come impegno ecumenico. “Nella pluralità delle tradizioni cristiane confessare Dio come il Creatore è tema condiviso, sul quale è possibile un comune sentire e un reciproco arricchimento – si legge nel messaggio -. Ecco aprirsi, dunque, un importante spazio di dialogo e incontro tra i cristiani delle diverse confessioni, nel quale essi porteranno le rispettive sensibilità in vista di una crescita comune”. I vescovi delle due commissioni inoltre forniscono alcune indicazioni “per vivere la Giornata per la salvaguardia del creato” attraverso iniziative e attività tese a sensibilizzare le comunità diocesane e parrocchiali su un tema di stretta attualità. In tutte le diocesi italiani saranno previsti incontri di preghiera, momenti di approfondimento e di festa. ...continua

>Testo integrale del sussidio
>Da Radio Vaticana
 


  [Fonte: CEI] 











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