Torino
Come preannunciato, dal 16 luglio sono in libreria Iota unum e Stat Veritas, i capolavori di Romano Amerio cardini del pensiero cattolico contemporaneo, sottratti ad una lunga damnatio memoriae
 
Così Sandro Magister: Tornano in libreria due opere capitali della cultura cattolica. E cade definitivamente il tabù su uno dei più grandi intellettuali cristiani del Novecento. La questione da lui messa a fuoco è la stessa al centro del pontificato di Benedetto XVI: quanto e come la Chiesa può cambiare?
 

L' edizione è curata dal Prof. E. Maria Radaelli, il più illustre allievo del grande filosofo, filologo e pensatore cristiano Romano Amerio. Quanto a Iota unum essa è arricchita dalla Prefazione del Card. Darío Castrillón Hoyos, già presidente della Pontificia Commissione «Ecclesia Dei» e dalla postfazione di Enrico Maria Radaelli: «Tutta la Chiesa in uno iota». Quella di Stat Veritas è più che arrichita, completata, dalla postfazione di Enrico Maria Radaelli: «Stat Veritas, mendacium fugit»...continua

>E.M Radaelli, Consonanza con la Caritas in Veritate

 


  [Fonte: InternEtica 16 luglio 2009] 



 Bagdad
Ancora attacchi alle chiese in Iraq
 
“Vogliono far sparire i cristiani dall'Iraq”. Così mons. Philip Najim, Procuratore della Chiesa Caldea presso la Santa Sede, commenta al sito Baghdadhope la serie di attacchi che ieri hanno colpito 6 chiese a Baghdad causando due morti e decine di feriti secondo le prime stime non ufficiali. Per mons. Najim, infatti, “il colpire i luoghi di culto dopo le celebrazioni della domenica pomeriggio è prova del fatto che chiunque sia stato è un senza Dio, qualcuno che non rispetta l'essere umano in quanto creatura di Dio, il Dio di tutte le religioni”. Lo schema degli attentati, in effetti, è identico a quello usato già altre volte,per esempio negli attacchi del 1 agosto 2004, anche all’epoca, combinati, di domenica e dopo le funzioni: “è chiaro – spiega - che non si tratta di episodi legati alla resistenza contro un invasore ma di un processo violento che mira a rallentare lo sviluppo del Paese, la sua pacificazione. Si vuole un Iraq debole, sottosviluppato, che con la scomparsa della sua componente cristiana perderebbe una parte importante della società cui sempre i cristiani hanno contribuito con il loro sapere e la loro funzione stabilizzatrice”....continua
 


  [Fonte: SIR; Zenit 12 - 13 luglio 2009] 



 Roma
Riflessione a due anni dal Motu proprio che ha liberalizzato la Messa Gregoriana o di S. Pio V (Vetus Ordo)
 
Oggi, 7 luglio 2009, sono passati due anni dall'emanazione del Motu proprio che ha dissotterrato un tesoro inalienabile che "non poteva essere abrogato" e, pur nella grande difficoltà e povertà del momento presente, ringraziamo il Signore per questa che sarà un pietra miliare nella storia della Chiesa, un ritorno DOVUTO, bellissimo, impareggiabile. Siamo molto grati al nostro Papa Benedetto. Ad multos Annos! E tuttavia ancora oggi, a due anni dall'emanazione del Motu proprio, la sua applicazione è purtroppo decisamente difficoltosa, dato il prevalere brutale della corrente di pensiero post-conciliare egemone. Fino a quando, Signore?...continua
 


  [Fonte: InternEtica 7 luglio 2009] 



 Città del Vaticano
La nuova Enciclica di Benedetto XVI «Caritas in Veritate»
 
In «Caritas in Veritate» il Papa afferma che il concetto centrale resta la caritas, intesa come amore divino manifestato in Cristo. La Chiesa è stata costituita per essere sacramento di salvezza per tutti i popoli. La sua missione la strappa a un malinteso ricorrente: secolarizzarla fino a farne un agente politico. Infine, l'uomo non si pone solo come obiettivo di un processo, ma come il soggetto di questo processo. L'uomo che ha conosciuto Cristo si fa attore di cambiamento perché la dottrina sociale non resti lettera morta. In «Caritas in Veritate», si ribadisce il sì della Chiesa al «mercato», purchè esso non si riduca alla «legge del più forte», non pretenda di essere svincolato da qualsiasi controllo e ammetta la presenza di più forme economiche, ad esempio le cooperative. La Chiesa – ricorda – non è nemmeno contro la globalizzazione, a patto che essa non sia frenata «con progetti egoistici e protezionistici» e offra la possibilità di «una grande redistribuzione della ricchezza». La crisi attuale, sintetizza Benedetto XVI, «ci obbliga a riprogettare il nostro cammino». L'enciclica, 142 pagine nella versione italiana, una gestazione di quasi tre anni, diverse stesure e revisioni fino agli ultimi ritocchi della scorsa settimana, si avvale di contributo molteplici (economisti, teologi, cardinali) e si presta a più di una lettura. In primo piano c'è la riaffermazione della dottrina sociale cattolica, ancorata sin dai tempi di Leone XIII e della sua Rerum Novarum del 1891 alla difesa dei più deboli. Vengono riaffermati i cardini della dottrina sociale della Chiesa, che non mettono in discussione il valore del mercato come creatore di lavoro e profitto, ma solo l'idea che «l'investimento ha un significato morale oltre che economico». Infatti il rischio evidenziato dall'Enciclica è legato alle distorsioni e alle disfunzioni che la fase di globalizzazione attuale ha introdotto nel sistema economico attraverso il liberismo sfrenato, la logica del profitto, la finanza «speculativa» senza Dio, responsabili dell'attuale collasso planetario.
 


  [Fonte: InternEtica 7 luglio 2009] 



 Roma
Il Santo Padre Benedetto XVI ha inviato una lettera al Presidente del Consiglio Italiano, in occasione del G8, che si riunisce a L’Aquila, dall’8 al 10 luglio 2009, sotto la Presidenza Italiana:
 
in vista del prossimo G8 dei Capi di Stato e di Governo del Gruppo dei Paesi più Industrializzati, che si svolgerà a L’Aquila nei giorni 8-10 luglio p.v. sotto la Presidenza italiana, mi è gradito inviare un cordiale saluto a Lei e a tutti i partecipanti. Colgo poi volentieri l’occasione per offrire un contributo alla riflessione sulle tematiche dell’incontro, come in passato ho già avuto modo di fare. Sono stato informato dai miei collaboratori circa l’impegno con cui il Governo, che Ella ha l’onore di presiedere, si sta preparando a quest’importante appuntamento, e so quale attenzione abbia riservato alle riflessioni, che, sulle tematiche dell’imminente Vertice, hanno formulato la Santa Sede, la Chiesa Cattolica in Italia e il mondo cattolico in generale, nonché Rappresentanti di altre religioni....continua
 


  [Fonte: Santa Sede 4 luglio 2009] 



 Torino
L'Editrice Lindau ha programmato per il 16 luglio l'uscita di Iota unum e Stat Veritas, i capolavori ormai introvabili di Romano Amerio: cardini del pensiero cattolico contemporaneo.
 
L'evento editoriale che annunciamo, è uno dei più importanti e significativi per il pensiero cattolico. Il 16 luglio prossimo, escono per i tipi dell'editrice Lindau di Torino Iota unum. Studio delle variazioni della Chiesa cattolica nel secolo XX ed il suo seguito Stat Veritas, sdoganando da un pesante silenzio imposto dalla cultura egemone di stampo modernista di questo nostro tempo, due tra i testi fondamentali per ridimensionare la esorbitante ininterrotta celebrazione del concilio Vaticano II, con la quale si è tentato di sommergere con una pesante coltre il passato della Chiesa e con esso la Tradizione di cui è portatore, costitutiva della Chiesa stessa ed asse portante del cristianesimo.

La presente edizione è curata dal Prof. Enrico Maria Radaelli, il più illustre allievo del grande filosofo, filologo e pensatore cristiano Romano Amerio. Quanto a Iota unum essa è arricchita dalla Prefazione del Card. Darío Castrillón Hoyos, presidente della Pontificia Commissione «Ecclesia Dei» e dalla postfazione di Enrico Maria Radaelli: «Tutta la Chiesa in uno iota». Quella di Stat Veritas è più che arrichita, completata, dalla postfazione di Enrico Maria Radaelli: «Stat Veritas, mendacium fugit»...continua

 


  [Fonte: Editrice Lindau giugno 2009] 



 Mosca/Costantinopoli
L'abbraccio del 4 luglio. Mosca e Costantinopoli, un clima nuovo? La prima visita all'estero del neo-patriarca Kirill sarà proprio nella città che ospita il Patriarcato Ecumenico
 
L’istituzione delle conferenze episcopali della diaspora ortodossa, che avranno il compito di guidare il gregge ortodosso fuori dalli Stati di provenienza, è la principale, storica decisione venuta dal primo dei due incontri preparatori previsti per il 2009, tenuto a Chambésy (Ginevra), che hanno lo scopo di preparare il tanto atteso sinodo panortodosso. Secondo i canoni sinora vigenti, i fedeli ortodossi che risiedevano furori dai Paesi di origine divenivano competenza del Patriarcato ecumenico. Ma la massiccia emigrazione, seguita al crollo della cortina di ferro, aveva creato non pochi problemi nella gestioni degli affari ortodossi nella diaspora, dovuti anche all’esasperata identificazione del messaggio cristiano con l’origine etnica dei fedeli.
Cosa che è stata causa di non poche incomprensioni e strumentalizzazioni, con ripercussioni anche a livello politico ed economico. Con questa decisione storica, presa all’unanimità, si istituiscono le conferenze episcopali ortodosse nella diaspora, che saranno presiedute dal più anziano metropolita di appartenenza a Costantinopoli. In sua assenza verrà sostituito secondo i cannoni dell’ecclesiologia. Verranno istituite anche nuove conferenze episcopali onde poter soddisfare le nuove condizioni che sono venute a crearsi nel mondo della diaspora. Tutte le decisioni dovranno basarsi sul principio dell’unanimità delle Chiese, che saranno rappresentate dai loro vescovi. Membri delle conferenze episcopali saranno tutti i vescovi riconosciuti da tutte le Chiese ortodosse. Tutte le conferenze avranno come centro di coordinamento Costantinopoli....continua
 


  [Fonte: LaStampa.it 18 giugno 2009] 


 
 Torino
Edizioni recenti
 
Questa antologia riunisce alcuni dei più importanti testi scritti da Joseph Ratzinger nel corso degli anni, prima come cardinale e poi da pontefice. Testi nei quali – sposando da par suo profondità, sensibilità e rigore – esprime il proprio pensiero sulle questioni dottrinarie e teologiche più rilevanti, così come sui temi più controversi del nostro tempo. L’opera curata da Umberto Casale è articolata in due parti. La prima ospita cinque sezioni dedicate ai principali soggetti della vasta produzione ratzingeriana: la teologia fondamentale, la teologia dogmatica (cristologia e pneumatologia, ecclesiologia, escatologia), la liturgia, la teologia morale, l’ecumenismo e il dialogo interreligioso. La seconda parte presenta invece una scelta dei testi composti dopo l’elezione al soglio pontificio. Come scrive Umberto Casale nell’introduzione, «Ratzinger ha proposto un illuminismo sinonimo di intelligenza e di ricerca della verità, espressione dell’uomo che, grazie alla conoscenza della verità di cui è capace, acquisisce sia la propria dignità “trascendente”, sia il proprio potere critico e demistificatore, entrambi sinonimi di libertà».


Il libro:
J Ratzinger, Fede, Ragione, Verità e Amore - la teologia di Joseph Ratzinger, Editrice Lindau – Collana I Pellicani
832 pagg.- 29 euro

 


 
[Fonte: Lindau.it maggio 2009] 







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