Torino
L'Editrice Lindau ha programmato per il 16 luglio l'uscita di Iota unum e Stat Veritas, i capolavori ormai introvabili di Romano Amerio: cardini del pensiero cattolico contemporaneo.
 
L'evento editoriale che annunciamo, è uno dei più importanti e significativi per il pensiero cattolico. Il 16 luglio prossimo, escono per i tipi dell'editrice Lindau di Torino Iota unum. Studio delle variazioni della Chiesa cattolica nel secolo XX ed il suo seguito Stat Veritas, sdoganando da un pesante silenzio imposto dalla cultura egemone di stampo modernista di questo nostro tempo, due tra i testi fondamentali per ridimensionare la esorbitante ininterrotta celebrazione del concilio Vaticano II, con la quale si è tentato di sommergere con una pesante coltre il passato della Chiesa e con esso la Tradizione di cui è portatore, costitutiva della Chiesa stessa ed asse portante del cristianesimo.

La presente edizione è curata dal Prof. Enrico Maria Radaelli, il più illustre allievo del grande filosofo, filologo e pensatore cristiano Romano Amerio. Quanto a Iota unum essa è arricchita dalla Prefazione del Card. Darío Castrillón Hoyos, presidente della Pontificia Commissione «Ecclesia Dei» e dalla postfazione di Enrico Maria Radaelli: «Tutta la Chiesa in uno iota». Quella di Stat Veritas è più che arrichita, completata, dalla postfazione di Enrico Maria Radaelli: «Stat Veritas, mendacium fugit»...continua

 


  [Fonte: Editrice Lindau 27 giugno 2009] 



 Roma
Il sarcofago è stato sottoposto ad una attenta analisi scientifica che conferma l'autenticità delle spoglie di S. Paolo. Rinvenuta la sua icona più antica nella Catacomba di S. Tecla
 
Dalla monumentale omelia del Santo Padre in occasione della chiusura dell'Anno Paolino (28 giugno 2009):
"Siamo raccolti presso la tomba dell’Apostolo, il cui sarcofago, conservato sotto l’altare papale, è stato fatto recentemente oggetto di un’attenta analisi scientifica: nel sarcofago, che non è stato mai aperto in tanti secoli, è stata praticata una piccolissima perforazione per introdurre una speciale sonda, mediante la quale sono state rilevate tracce di un prezioso tessuto di lino colorato di porpora, laminato con oro zecchino e di un tessuto di colore azzurro con filamenti di lino. È stata anche rilevata la presenza di grani d’incenso rosso e di sostanze proteiche e calcaree. Inoltre, piccolissimi frammenti ossei, sottoposti all’esame del carbonio 14 da parte di esperti ignari della loro provenienza, sono risultati appartenere a persona vissuta tra il I e il II secolo. Ciò sembra confermare l’unanime e incontrastata tradizione che si tratti dei resti mortali dell’apostolo Paolo. Tutto questo riempie il nostro animo di profonda emozione".
Un'altra importante scoperta di questi ultimi giorni di giugno: l’Osservatore Romano svela la più antica immagine del santo, frutto di un sensazionale ritrovamento che ha non poco impressionato gli esperti. La preziosissima icona è stata rinvenuta lo scorso 19 giugno «nel corso del restauro della decorazione pittorica di un cubicolo sulla via Ostiense» la Catacomba di S. Tecla. I laser della Pontificia commissione di archeologia sacra hanno messo in luce «il volto severo e ben riconoscibile di San Paolo» e il busto, spiega il quotidiano della Santa Sede, «meraviglia per la sua suggestiva espressione e ha lasciato senza fiato i restauratori, che hanno interrotto subito il lavoro, come intimiditi da quello sguardo antichissimo, da quella fisionomia che spuntando dall’oscurità della catacomba emoziona e folgora chi la contempla». Dal Vaticano sono accorsi i responsabili dei siti archeologici per verificare «la straordinaria importanza della scoperta». E ieri, anche se il restauro è in corso, la Santa Sede ha deciso di annunciare il rinvenimento. «Una scoperta fortunata e sorprendente che proviene da un “mondo sommerso”, dalle oscure catacombe, da gallerie, cubicoli salvati miracolosamente dall’obliterazione e dagli interri - esulta l’arcivescovo Gianfranco Ravasi, ministro vaticano della Cultura -. È una testimonianza eloquente del cristianesimo dei primi secoli, un nuovo, straordinario capitolo della storia dell’arte tardoantica». L’affresco è stato individuato tra dipinti della fine del IV secolo, collocandosi così al primo posto tra le icone più antiche raffiguranti l’Apostolo delle Genti.
 


  [Fonti: Ed. Vaticana / Osservatore Romano 28 giugno 2009] 



 Città del Vaticano
Anche quest'anno la Delegazione Ortodossa in S. Pietro per la solennità dei SS. Pietro e Paolo
 
Una presenza ormai tradizionale, quella della delegazione del Patriarcato di Costantinopoli per la Solennità dei Santi Pietro e Paolo, “segno – ha spiegato il Papa – di fraternità ecclesiale”, a evidenziare l’impegno comune delle due Chiese sorelle “nella ricerca della piena comunione”. “La Chiesa cattolica – ha ribadito ancora una volta Benedetto XVI – intende contribuire in tutti i modi che le saranno possibili al ristabilimento della piena unità” secondo la volontà di Cristo e l’insegnamento di San Paolo che”ci ricorda che siamo stati chiamati ‘a una sola speranza’”. In questa prospettiva il Papa guarda “con fiducia al positivo proseguimento dei lavori della Commissione internazionale mista per il dialogo teologico tra ortodossi e cattolici”. Il prossimo incontro si svolgerà ad ottobre a Cipro e affronterà – ha sottolineato il Papa – “un tema cruciale per le relazioni tra Oriente ed Occidente, ovvero il ‘ruolo del vescovo di Roma nella comunione della Chiesa nel corso del primo millennio’. Lo studio di questo aspetto – ha aggiunto - è davvero indispensabile per poter approfondire globalmente tale questione nel quadro attuale della ricerca della piena comunione”. Quindi il Pontefice ha espresso l’auspicio “che le incomprensioni e le tensioni verificatesi tra i delegati ortodossi in occasione delle ultime sessioni plenarie di questa commissione siano superate nell’amore fraterno, in modo che il dialogo sia più pienamente rappresentativo dell’ortodossia”. Infine Benedetto XVI ha rivolto, attraverso la delegazione ortodossa, il suo “saluto caloroso e fraterno nel Signore” al Patriarca Ecumenico di Costantinopoli Bartolomeo I.
>Discorso del Papa nel corso dell'Udienza
 


  [Fonte: Radio Vaticana 27 giugno 2009] 



 S. Giovanni Rotondo
Il Papa a S. Giovanni Rotondo il 21 giugno
 
Nella foto, la targa scoperta ieri: "In occasione della visita pastorale di Sua Santità Benedetto XVI in questa chiesa impreziosita dalla devozione dei fedeli con la bellezza dell'arte per custodire il corpo di San Pio da Pietrelcina ha sostato in preghiera e l'ha benedetta". Quindi le spoglie di Padre Pio finiranno nel tempio massonico. Come era stato ampiamente dimostrato da chi quel tempio l'ha studiato, senza il corpo di Padre Pio, era da intendersi quale macchina spenta, la cui accensione dipendeva dalla presenza del corpo del Santo.
Quella chiesa, costruita con l'intento di creare un percorso iniziatico doveva condurre alla rivelazione. E la rivelazione doveva essere il "corpo incorrotto" di Padre Pio. Così dunque sarà! Ma, oltre alla collocazione delle spoglie del Santo che, com'è a tutti noto, aveva chiesto espressamente di "non uscire dal convento né da vivo né da morto", resta lo sconcio delle menzogne programmatiche di frati e vescovo, che l'anno scorso dichiaravano che la salma non sarebbe mai stata traslata. Perchè hanno mentito consapevoli di mentire? Giacché un'opera come quella ora presentata non la si realizza in pochi mesi. Deve essere programmata da anni. E quando dunque nel marzo scorso smentivano le ipotesi di traslazione mentivano spudoratamente! Lo hanno fatto per tranquillizzare il "popolo" con l'idea perfida che messo di fronte al fatto compiuto ed alla benedizione - forzata - papale (perché il Papa è stato messo di fronte al fato compiuto), anche il popolo si sarebbe convinto della necessità di traslare lì San Pio.


Della visita del Papa, che non ha celebrato all'interno della nuove discutibile chiesa, ma sul Sagrato, mentre si è fermato in Adorazione nella vecchio Santuario di S. Maria delle Grazie, ricordiamo queste parole rivolte ai frati: “ I rischi dell’attivismo e della secolarizzazione sono sempre presenti; perciò la mia visita ha anche lo scopo di confermarvi nella fedeltà alla missione ereditata dal vostro amatissimo Padre. Molti di voi, religiosi, religiose e laici, siete talmente presi dalle mille incombenze richieste dal servizio ai pellegrini, oppure ai malati nell’ospedale, da correre il rischio di trascurare la cosa veramente necessaria: ascoltare Cristo per compiere la volontà di Dio.”
 


  [Fonte: Fides et forma 22 giugno 2009] 



 Venezia
Islam/Algeria: Mons. Teissier, imposto dall'esterno “ritorno all'Islam delle origini”
 

Algeri, Notre Dame d'afrique

Mons. Henri Teissier, arcivescovo emerito di Algeri, afferma che in Algeria è in corso il tentativo di “imporre dall’esterno un ritorno all’Islam delle origini”.  Parlando all’incontro della Fondazione Oasis in corso a Venezia, con riferimento al “meticciato di civiltà” illustrato questa mattina dal card. Scola, mons Teissier ha osservato: “Alcune società come quella algerina sono ben lontane dall’aprirsi al meticciato; 50 anni fa anche l’Egitto era molto più ‘meticcio’ di oggi”. “La questione più grave – spiega l’arcivescovo – riguarda la tradizione. L’Islam algerino viveva di una tradizione popolare fecondata da altri Paesi del bacino del Mediterraneo, ma ora questa tradizione sembra sostituita da un’altra che viene dall’esterno proponendo il ritorno all’Islam delle origini, ed è di fatto percepita come un elemento imposto”. Per mons. Teissier “si tratta di una lettura che appare estranea alla maggioranza delle persone”. “Questa tradizione che arriva dall’esterno – non si sa da chi e da dove – si esprime con tale forza” conclude il presule, “che gli intellettuali moderati hanno paura di esprimersi per non venire in qualche modo esclusi dalla società. Per noi sono le amicizie fondate su tanti anni di fiducia a continuare a permettere l’incontro”.
 


  [Fonte: SIR 20 giugno 2009] 



 Roma
Indizione anno sacerdotale
 
L'Anno sacerdotale visto e vissuto non come "autocompiacimento" ma come "momento propositivo"; la "credibilità del sacerdozio" messa in pericolo da comportamenti sbagliati di alcuni, deve riacquistare la forza che le deriva "innanzitutto da Cristo Signore"; il celibato non solo come "forma disciplinare" ma come principio che "affonda le sue radici in argomentazioni teologico-spirituali" che hanno il loro "baricentro nell'imitazione di Cristo"; attribuire al celibato sacerdotale "la responsabilità di alcuni scandali" è "come attribuire alla fedeltà coniugale la responsabilità dell'adulterio". Sono alcuni degli argomenti affrontati dall'arcivescovo Mauro Piacenza, segretario della Congregazione per il Clero, nell'intervista rilasciata a "L'Osservatore Romano" alla vigilia dell'apertura dell'Anno sacerdotale.
>Lettera di Indizione di Benedetto XVI
>Intervista arcivescovo Mauro Piacenza
 


  [Fonte: Santa Sede 16 giugno 2009] 



 Roma
Card. Tauran al Summit dei leader religiosi al G8
 
“Un invito ad un esame di coscienza”. A lanciarlo è stato il card. Jean-Louis Tauran, presidente del Pontificio Consiglio per il dialogo interreligioso, intervenendo questo pomeriggio a Roma alla sessione di apertura del IV Summit dei leader religiosi in occasione del G8. Nel prendere la parola il rappresentante vaticano propone ai leader politici di “fermarsi a pensare a ciò che abbiamo costruito e a riconoscere con lucidità le nostre fragilità”. Ed ha aggiunto: “Quando i soldi sono divinizzati, le relazioni umane si riducono quasi sempre a rapporti di mercato. La propensione a consumare sempre più porta in definitiva ad un esaurimento delle risorse del pianeta ed aumenta le ineguaglianze. E quando la finanza è fine a se stessa, essa genera perturbazioni di difficile controllo. Abbiamo il dovere di esortare alla vigilanza!”. Da qui, un “appello” a sposare “un nuovo stile di vita”: “una certa sobrietà – ha detto il cardinale – si impone”. Ciò significa rispettare “la natura e le sue risorse”, pensando alle “generazioni future”; imparare “ad essere più solidali”; mettere “l’economia al servizio della persona; considerare “il lavoro non solo come mezzo di guadagno ma anche come partecipazione all’opera di Dio”. “Di fronte alle difficoltà del presente, la Chiesa cattolica ha fatto la scelta della speranza e della fiducia”. Ma è “insieme, cristiani e fedeli di altre religioni, che dobbiamo aiutare coloro che hanno la pesante responsabilità della gestione delle società, nel discernere il grado di umanità delle loro decisioni”. “Invitiamoli, cari amici – ha detto il cardinale concludendo il suo intervento – a porsi la domanda se la politica, l’economia, le leggi sono al servizio della persona umana creata ad immagine di Dio. In un mondo globalizzato, illuminiamo la loro strada perché nascano solidarietà concrete”.
 


  [Fonte: SIR 16 giugno 2009] 



 Roma
In un saggio, edito da Cantagalli, lo scrittore tedesco Martin Mosebach accusa le riforme del Vaticano II
 
L'autore: Martedì esce in Italia il saggio dello scrittore tedesco Martin Mosebach, «L'eresia dell'informe. La liturgia romana e il suo nemico» (Cantagalli, pp. 252, e 17,90), una difesa della liturgia cattolica tradizionale. Il volume si inserisce nel filone culturale portato avanti da papa Benedetto XVI che l’altro ieri, durante la liturgia del Corpus Domini, ha detto che «bisogna rispettare la liturgia» e più volte, negli ultimi «Angelus», ha parlato contro la secolarizzazione della Chiesa e la sua «trasformazione in una Ong».
La Denuncia. «Il kitsch linguistico, musicale, in pittura e in architettura ha inondato completamente l'immagine esterna degli atti pubblici della Chiesa». Dopo il Concilio Vaticano II si è sviluppata una corrente di pensiero dentro e fuori la Chiesa che ha segnato una delle fratture più rivoluzionarie del secolo scorso. Sull'onda dell'irenismo post-conciliare, venne sancito l'abbandono della antica liturgia. Quest'opera può diventare l'occasione per un ripensamento del cammino compiuto negli ultimi decenni.
Il Papa. Benedetto XVI è tra gli ispiratori del recupero della liturgia proposto da Mosebach nel suo libro. Contro Paolo VI. Il Papa «modernizzatore e progressista» si sarebbe fatto «tiranno», nell’antico senso di «interruzione della tradizione da parte del sovrano»...continua
 


  [Fonte: Corriere della Sera 13 giugno 2009] 



 Roma
Abbazia di S. Paolo Fuori le Mura. Speciale Anno Paolino
fino al 29 giugno 2009
 


Per la prima volta nella storia viene esposta al grande pubblico la Bibbia Carolingia custodita dalla

Abbazia di S. Paolo fuori le Mura
Via Ostiense, 186 - Roma

scarica la Locandina

Dal lunedì al venerdì 9/13 - 16/19,30

Sabato 9/18,15

Domenica 9/13


> 28 giugno 2008 Il Papa inaugura  l'Anno Paolino

> Omelie di Benedetto XVI e di Bartolomeo I
> L'evento a Tarso

>Omelia del Papa a chiusura dell'Anno Paolino

 


  [Fonte: InternEtica 13 / 28 giugno 2009] 



4">  Roma
Pellegrino e scrittore: è guerra tra gli editori per il libro del Papa
 
Braccio di ferro editoriale sul nuovo libro sulla vita di Gesù che Benedetto XVI si appresta a consegnare alle stampe entro quest'anno. Un attesissimo lavoro editoriale, dopo il grande successo del volume "Gesù di Nazarteh" che Joseph Ratzinger pubblicò nel 2007 per i tipi della Rizzoli in compartecipazione con la Libreria Editrice Vaticana, un best seller da oltre 3 milioni di copie vendute in tutto il mondo. Un lavoro che sta tanto a cuore al Santo Padre, perché vi tratterà gli episodi che rappresentano l'essenza della fede cristiana (Passione, Morte e Resurrezione di Cristo), al punto che alcune parti più significative del libro il Papa le ha scritte il mese scorso durante il viaggio in Terra Santa. Il pontefice ha fatto capire che in Terra Santa ha messo nero su bianco - quasi in diretta e lavorando di notte, lontano da occhi ed orecchie indiscreti - «i momenti più emozionanti» da lui provati sui luoghi di Cristo. Dalla Grotta dell'Annunciazione di Nazareth alla Basilica della Natività di Betlemme fino al culmine del Golgota, della Via Dolorosa e del Santo Sepolcro: Ratzinger, con la curiosità di un novello pellegrino, ha osservato con cura anche il più piccolo dettaglio, riversando poi nella stesura delle pagine le sensazioni più intime provate davanti a «quelle pietre» che da 2 mila anni «parlano» di Gesù. Alla Herder ne sono rimasti entusiasti e quasi certamente faranno delle avances al Vaticano per accaparrarsi i diritti. Rizzoli permettendo.
 


  [Tratto da: La Repubblica 13 giugno 2009] 



 Roma
Pellegrinaggio notturno con Juventutem

 


  [Fonte: Messainlatino.it 12 giugno 2009] 



 Londra
I media di ieri strombazzano:  "L'ostia arriva via posta. Le spese di spedizione a carico dei fedeli-destinatari"

Ai tradizionalisti apparirà un’eresia, mentre i più cinici la considereranno solo una pessima trovata pubblicitaria. Ciò che è certo è che i fedeli dell'Open Episcopal Church, una chiesa indipendente britannica, che si dichiara cattolica pur non riconoscendo l'autorità del Papa, ha ideato un nuovo metodo per offrire l'eucarestia ai propri fedeli: la spedizione per corrispondenza. Il servizio, lanciato con lo slogan "host in the post" e ideato soprattutto per i malati e per le persone molto anziane, permetterà ai seguaci di questa confessione religiosa di ricevere la comunione ogni domenica a casa senza dover andare a messa. Tuttavia il vero scopo dell'iniziativa è avvicinare tutte quelle persone che non frequentano i luoghi religiosi, ma nell'animo si sentono cristiani. L'Open Episcopal Church, che sul suo sito ufficiale dichiara di accogliere nel suo seno anche i «divorziati, gli omosessuali, i drogati e i ladri, persone alle quali probabilmente la Chiesa di Roma rifiuterebbe la comunione», sostiene che le ostie consacrate saranno spedite gratuitamente. I fedeli che vorranno beneficiare del servizio dovranno pagare solo le spese postali: due sterline per ricevere una singola ostia ogni domenica, mentre se si vorrà avere il pacco con 500 ostie consacrate bisognerà sborsare 10 sterline.

Grazie al cielo è un iniziativa protestante. Quell'ostia falsamente consacrata non è il Corpo di Cristo ed è infondato qualsiasi timore di profanazione sacrilega. Leggendo il titolo, si poteva temere che fosse un'iniziativa di qualche prete progressista e che potesse essere profanata l'Eucarestia. Ma meno male che così non è!
 


  [Verificato su: Open Episcopal Church 9 giugno 2009] 



 Città del Vaticano
Visita del Ministro degli Esteri saudita al Pontifico Consiglio del Dialogo Interreligioso
 
Sua altezza reale il principe Saud Al Faisal bin Abdulaziz Al Saud, ministro degli Affari Esteri dell'Arabia Saudita, accompagnato da una delegazione, ha reso visita, venerdì 5 giugno, al Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso. Ad accoglierlo sono stati il presidente del dicastero, cardinale Jean-Louis Tauran, il segretario, l'arcivescovo Pier Luigi Celata, il sotto-segretario, monsignor Andrew Vissanu Thanya-anan, e il capo ufficio per l'Islam, monsignor Khaled Akasheh. Durante l'incontro sono state scambiate idee sul seguito da dare alla conferenza svoltasi a Madrid dal 16 al 18 luglio dello scorso anno, che, su iniziativa di sua maestà il re Abdallah bin Abdulaziz Al Saud aveva riunito i capi delle principali religioni del mondo
 


 
[Fonte: Osservatore Romano 7 giugno 2009] 



 Roma
Mostra celebrativa 80 anni Stato Vaticano

PROROGA MOSTRA


1929- 2009
OTTANTA ANNI DELLO STATO
DELLA CITTA’ DEL VATICANO
Mostra celebrativa dal 12 febbraio 2009
al 14 giugno 2009
Piazza San Pietro – Braccio di Carlo Magno

Data la crescente richiesta da parte del pubblico, la mostra la cui chiusura era inizialmente prevista per il 10 maggio, è prorogata fino a domenica 14 giugno. La mostra è articolata in cinque sezioni:
I sezione - il Vaticano prima del 1929: sono evidenziate le evoluzioni urbanistiche e topografiche della città.
II sezione - Papa Pio XI: incentrata su Achille Ratti, anima dello Stato.
III sezione - Patti Lateranensi: focalizzata sui Patti Lateranensi (11 febbraio 1929), sottoscritti fra il card. Segretario di Stato Pietro Gasparri e l’On. Benito Mussolini. Eccezionalmente esposto per la prima volta l’originale del Trattato.
IV sezione - Costruzione dello Stato: dedicata alla costruzione delle strutture (Governatorato, Tribunale, Stazione, Radio, Poste, Musei, Accademia delle Scienze, Autoparco, Servizi Tecnici, Servizi Annonari, porte d’accesso, ecc).
V sezione - Gli altri Pontificati: i pontefici succeduti a Pio XI sono rappresentati dai relativi ritratti delle collezioni dei Musei Vaticani.
Fra le particolarità, bisogna ricordare la presenza di una Citroen Lictoria di papa Pio XI caratterizzata dal trono nel sedile posteriore.


Ingresso gratuito - Aperta tutti i giorni, domenica compresa, dalle 10 alle 18. Il mercoledì dalle 13 alle 18.

 


 
[Fonte: Santa Sede 22 maggio 2009] 



 Torino
Edizioni recenti
 
È recentemente uscito, edito da Claudiana, "Le donne di Dio", un libro dove Lidia Maggi ripercorre nelle Scritture quei fili che consentono di narrare le meraviglie di Dio con voci femminili. Sono pagine che escono dalla consuetudine nell'intento di scorgere ciò che si nasconde dietro i dettagli. Il percorso nel testo biblico, quindi, si sposta dalle scene centrali ai margini, desiderando dare voce a donne che hanno partecipato alla storia della salvezza umana. Tra gli argomenti trattati:
- La voce delle donne nella Bibbia.
- La storia della salvezza e il ruolo delle donne.
- Dare voce a chi sta ai bordi della narrazione biblica.


Il libro:
Lidia Maggi, Le donne di Dio. Pagine bibliche al femminile
Claudiana editrice – Collana "Piccola Biblioteca Teologica"
160 pagg.- 15 euro

 


 
[Fonte: evangelici.net giugno 2009] 







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