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Città del Vaticano |
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Due settimane di lavoro per
185 Padri sinodali
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«In Medio Oriente i cristiani sono di casa e,
nonostante le tempeste della storia, restano a
garanzia della possibilità di un futuro di pace
nella giustizia per tutti». È la chiave di
lettura dell'Assemblea speciale per il Medio
Oriente del Sinodo dei vescovi proposta
dall'arcivescovo Nikola Eterović,
segretario generale, che venerdì 8 ottobre ha
presentato «significato e svolgimento»
dell'assise ai giornalisti nella sala stampa
della Santa Sede. Saranno 185 i padri sinodali
che dal 10 al 24 ottobre daranno vita a questo
confronto aperto sul Medio Oriente, alla
presenza del Papa. «Sono convinto — ha spiegato
il segretario generale del sinodo — che dai
lavori verrà fuori una Chiesa ancora più viva,
più in comunione, più consapevole della propria
identità cristiana e per questo capace,
nonostante sia una minoranza, di portare avanti
il dialogo con ebrei e musulmani per il bene di
tutti». Sicuramente «dal sinodo — ha annunciato
— verrà anche un invito alla comunità
internazionale per fare in modo che i popoli
della regione mediorientale intraprendano
finalmente strade di pace e riconciliazione, nel
rispetto dei diritti e doveri di ciascuno». Un
particolare accento ha posto sul «diritto alla
libertà religiosa e di coscienza», che se
affermato pienamente porrebbe fine all'ingiusta
emigrazione a cui oggi sono costretti tanti
cristiani in Medio Oriente. Nella zona, ha
rilevato, «il numero dei cristiani resta
sostanzialmente stabile. Se infatti diminuisce
purtroppo per situazioni tragiche in alcuni
Paesi, aumenta in altri per l'immigrazione di
lavoratori asiatici e africani. È dunque una
situazione in continuo movimento». ...continua
> Omelia
in apertura del Santo Padre
> Il
Medio Oriente di Benedetto XVI
> Omelia
in chiusura del Santo Padre
> Nota
conclusiva SIR
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[Fonte: L'Osservatore Romano 9 - S.Sede 24 ottobre 2010]
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Palermo |
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Il Papa in Sicilia. Le sue
parole incideranno sulle coscienze.
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Ha soprattutto cercato di radicare la speranza,
Benedetto XVI a Palermo. È stata una visita
breve e molto intensa, una folla grande e
festosa, l’incontro con la gente, con le forze
vive della Chiesa, i sacerdoti e i religiosi, i
giovani, le famiglie. Non ha solo detto parole
di speranza, ma ha cercato di andare in
profondità. Perché la speranza non è un
sentimento, non è uno stato d’animo, è un
percorso di vita. La speranza è un percorso di
vita che parte dalla realtà delle cose e porta
ad intraprendere, ad operare, a vivere
pienamente e testimoniare. La realtà, non solo
in Sicilia, è chiara, “la tentazione dello
scoraggiamento, della rassegnazione, viene a chi
è debole nella fede, a chi confonde il male con
il bene, a chi pensa che davanti al male, spesso
profondo, non ci sia nulla da fare”. Nascono qui
le diverse possibilità, tanto nelle scelte
individuali, quanto in quelle relative al
destino della società. Qui si radica
l’originalità sempre viva della presenza e
dell’opera dei cristiani, in forza della fede:
“Chi è saldamente fondato sulla fede, chi ha
piena fiducia in Dio e vive nella Chiesa, è
capace di portare la forza dirompente del
Vangelo”, ribadisce il Papa nell’omelia della
messa al Foro italico. È l’esempio dei Santi, ma
è anche una strada credibile nella quotidianità.
Di qui un appello collettivo, che conclude la
celebrazione: “Popolo di Sicilia, guarda con
speranza al tuo futuro! Fa’ emergere in tutta la
sua luce il bene che vuoi, che cerchi e che hai!
Vivi con coraggio i valori del Vangelo per far
risplendere la luce del bene! Con la forza di
Dio tutto è possibile!”. Dentro questo percorso
di speranza e dunque di coraggio, il Papa
rilancia il “non avere paura”, rilancia
l’esempio dei Santi di oggi, a partire da don
Pino Puglisi, martire della mafia, ma
soprattutto testimone di una passione educativa
e di una testimonianza cristiana che appunto
permettono di radicare la speranza. “Così si
sono comportati i Santi e le Sante, fioriti, nel
corso dei secoli, a Palermo e in tutta la
Sicilia, come pure laici e sacerdoti di oggi a
voi ben noti, come, ad esempio, Don Pino Puglisi.
Siano essi a custodirvi sempre uniti e ad
alimentare in ciascuno il desiderio di
proclamare, con le parole e con le opere, la
presenza e l’amore di Cristo”. Il “no” alla
mafia, la condanna della mafia è allora un punto
naturale di questo percorso, che parte da una
scelta di vita. Benedetto XVI lo afferma
nell’appassionato incontro con i giovani, perché
la mafia può fare presa, ma condanna al
sottosviluppo: “Insieme, sarete come una foresta
che cresce, forse silenziosa, ma capace di dare
frutto, di portare vita e di rinnovare in modo
profondo la vostra terra! Non cedete alle
suggestioni della mafia, che è una strada di
morte, incompatibile con il Vangelo”. Lasciando
Palermo il Papa ha reso omaggio a Capaci alle
vittime della strage mafiosa: nonostante la
potenza di fuoco della mafia si può cominciare a
vincere. |
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[Fonte: SIR 4 ottobre 2010]
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Barcellona |
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Barcellona, dal 3 al 5
ottobre. Incontro Internazionale di
Preghiera per la Pace: "Vivere insieme in un
tempo di crisi. Famiglia di popoli, Famiglia
di Dio".
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Raccogliendo l’eredità della storica Giornata di
Preghiera di Assisi 1986, convocata dal Papa
Giovanni Paolo II, La Comunità
di Sant’Egidio ha promosso negli ultimi 25 anni un pellegrinaggio di dialogo
e di pace, che ha fatto sosta in molte città europee e mediterranee.
Rappresentanti delle Chiese cristiane e delle grandi religioni, insieme ad
esponenti del mondo della cultura e della politica internazionale si sono
riuniti nello “spirito di Assisi”. Ne sono nate, più di una volta,
iniziative di pacificazione in diverse aree del mondo. Lo “spirito di
Assisi” torna in Spagna con un appuntamento nel capoluogo catalano
organizzato dalla Comunità di Sant’Egidio in collaborazione con
l'Arcidiocesi di Barcellona. In un tempo difficile, di crisi economiche e di
conflitti regionali che rendono incerti, impauriti e spaesati, le religioni
si interrogano per ritrovare nel dialogo le energie spirituali da offrire ad
un mondo senza visioni e quindi senza futuro. Numerosi i cardinali presenti,
come significative le presenze ecumeniche, dal Patriarcato di Mosca al
Consiglio Ecumenico delle Chiese, con presenze ai vertici della Federazione
Luterana Mondiale e del Consiglio Metodista Mondiale. Straordinaria la
qualificazione delle presenze ebraiche e musulmane (da 16 paesi) e dalle
grandi religioni asiatiche. ...continua |
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[Fonte: S. Egidio.org settembre 2010]
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Roma |
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I Sabati della Tradizione a
S. Nicola in Carcere
Lo splendido
altare Basilicale
Vuoi approfondire e promuovere la Tradizione della Chiesa? Vuoi seguire un
cammino di fede e di testimonianza personale in uno spirito di amicizia e di
gioia?
Allora puoi venire a trovarci e a conoscerci tutti i Sabati alle ore 17:30
nella bellissima Basilica di San Nicola in Carcere via del Teatro Marcello,
46 Roma.
A partire dal 23 ottobre, noi del gruppo stabile San Luigi Orione, guidati
spiritualmente dal sacerdote don Giuseppe Vallauri, riprenderemo i nostri
incontri, l'Adorazione e la Santa e Divina Liturgia Vetus Ordo. Venite
numerosi e rivolgete l'invito ad altri vostri amici.
Il 2 novembre la S. Messa Tridentina sarà celebrata per i fedeli defunti alle ore 18 |
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[Fonte: Gruppo Don Luigi Orione 23 settembre 2010]
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Roma |
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S. Messa Tridentina
pomeridiana domenicale
A Roma, in via Merulana, 177 a pochi passi da Santa Maria Maggiore, nella Chiesa
di Sant'Anna al Laterano della Congregazione delle Figlie di S. Anna, che hanno
qui la loro Curia generalizia, ogni domenica alle ore 17 viene celebrata
la Santa e Divina Liturgia secondo la forma del Rito Romano Tridentino.
La Santa Messa è celebrata da P. Giuseppe Vallauri
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[Fonte: InternEtica settembre 2010]
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