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Città del Vaticano |
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Pakistan. Appello del Papa
per Asia Bibi. Liberarla al più presto.
Appello del Papa per la liberazione "al più presto" di Asia Bibi, la donna
pakistana condannata a morte in base alla legge sulla blasfemia.
"In questi giorni la comunità internazionale ha seguito con grande
preoccupazione la difficile situazione dei cristiani in Pakistan, spesso vittime
di violenze o di discriminazione", ha detto il Papa a conclusione dell'udienza
generale. "In modo particolare, oggi esprimo la mia vicinanza spirituale alla
signora Asia Bibi e ai suoi familiari, mentre chiedo al più presto le sia
restituita la piena libertà. Prego per quanti si trovano in situazioni analoghe,
affinché i loro diritti siano pienamente rispettati".
AsiaNews ha deciso di lanciare una raccolta internazionale di firme da inviare
al presidente pakistano Asif Zardari perché salvi la vita di Asia Bibi,
condannata all’impiccagione per blasfemia. AsiaNews chiede anche che il
presidente Zardari cancelli o cambi l’iniqua legge sulla blasfemia, che uccide
tante vittime innocenti e distrugge la convivenza nel Paese. Per sostenere
queste richieste, anche ci associamo, chiedendovi di inviare un messaggio a
questo indirizzo e-mail: salviamoasiabibi@asianews.it
>Uno scritto di Jibran Khan,
da AsiaNews 15 novembre |
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[Fonte: Apcom 17 novembre 2010]
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Città del Vaticano |
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Resa pubblica l'istruzione
post-sinodale "Verbum Domini"
Un'animazione che permetta ai fedeli cattolici di conoscere meglio la Bibbia
"sarà anche il modo migliore per far fronte ad alcuni problemi pastorali emersi
durante l'Assemblea sinodale legati, ad esempio, alla proliferazione di sette,
che diffondono una lettura distorta e strumentale della sacra Scrittura": lo
scrive il Papa nell'esortazione apostolica che ha tratto dall'assemblea dei
vescovi del 2008 dedicata alla Sacra Scrittura. "Là dove non si formano i fedeli
ad una conoscenza della Bibbia secondo la fede della Chiesa nell'alveo della sua
Tradizione viva, di fatto si lascia un vuoto pastorale in cui realtà come le
sette possono trovare terreno per mettere radici". Per questo "è necessario
anche provvedere ad una preparazione adeguata dei sacerdoti e dei laici che
possano istruire il Popolo di Dio nel genuino approccio alle Scritture". Il Papa
critica l'interpretazione fondamentalista della Bibbia. "Il 'letteralismo'
propugnato dalla lettura fondamentalista in realtà rappresenta un tradimento sia
del senso letterale che spirituale - scrive nella 'Verbum domini', esortazione
post-sinodale sulle Sacre Scritture pubblicata oggi - aprendo la strada a
strumentalizzazioni di varia natura, diffondendo, ad esempio, interpretazioni
antiecclesiali delle Scritture stesse".
> Testo dell'Istruzione
post-sinodale Verbum Domini |
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[Fonte: Apcom 11 novembre 2010]
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Londra |
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Inghilterra: i vescovi
cattolici accolgono 5 vescovi anglicani
I vescovi cattolici inglesi accolgono i 5 vescovi anglicani tradizionalisti che
questa mattina hanno consegnato le loro dimissioni all’arcivescovo di
Canterbury, Rowan Williams. In una nota, mons. Alan Hopes (Delegato episcopale)
a nome della Commissione episcopale della Conferenza episcopale di Inghilterra e
Galles per l'attuazione della Costituzione Apostolica “Anglicanorum Coetibus”,
così scrive: “Accogliamo la decisione dei vescovi Andrew Burnham, Keith Newton,
John Broadhurst, Edwin Barnes e David Silk di entrare in piena comunione con la
Chiesa cattolica attraverso l'Ordinariato per Inghilterra e Galles, che sarà
istituito ai sensi delle disposizioni della
Costituzione Apostolica
Anglicanorum Coetibus. Alla prossima riunione plenaria, la Conferenza
episcopale cattolica di Inghilterra e Galles discuterà dell’istituzione
dell'Ordinariato ed estenderemo il caloroso benvenuto a coloro che cercano di
essere parte di esso”. Ulteriori informazioni saranno rese note dopo l'incontro.
> Vedi anche nel sito |
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[Fonte: SIR 8 novembre 2010]
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Gerusalemme |
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Terra Santa: Ordinari
cattolici, da oggi tre giorni di preghiera
per i cristiani in Iraq
“Le parole di dolore e di condanna non sono più sufficienti di fronte all'orrore
che si sta verificando ripetutamente in questi ultimi anni in Iraq, specialmente
contro i cristiani, e che ha raggiunto l’apice della follia con il selvaggio
massacro di domenica 31 ottobre nella chiesa siro-cattolica di Baghdad”. Lo
scrivono gli Ordinari cattolici di Terra Santa (Aocts) in una nota di condanna
diffusa ieri a Gerusalemme. “Ci inchiniamo davanti ai corpi dei martiri eroici,
ai feriti, alle loro famiglie – scrivono i presuli – facciamo appello alla
coscienza di tutti e di coloro che hanno l’autorità, innanzitutto il Governo
iracheno, affinché vigilino e proteggano tutti i cittadini, specialmente coloro
i quali non hanno protezione, non possiedono armi e milizie, la cui unica colpa
è quella di continuare a professare la fede dei loro padri e dei loro avi nella
terra d’origine”. “Questa terra – rimarca l’Aocts – è la loro terra da sempre,
per la quale si sono sacrificati contribuendo al suo sviluppo e difendendola. È
giunto il momento, per chi ha la responsabilità politica, di resistere a coloro
che hanno perso ogni senso di umanità, di frenare la loro sete insaziabile di
sangue e di punire chiunque pianifichi o compia tali atti criminali”. Gli
ordinari cattolici chiedono alla Lega Araba, all'Organizzazione della Conferenza
Islamica, alle Nazioni Unite e al Consiglio di Sicurezza, “prima che sia troppo
tardi, di tenere presente il pericolo che giunge da coloro che sfruttano la
religione per provocare scontri tra civiltà e tra nazioni”. Per dare un concreto
segno di vicinanza gli Ordinari cattolici hanno promosso per oggi, domani e
domenica tre giorni di solidarietà e di preghiera “per i martiri iracheni” da
svolgersi in tutte le parrocchie, monasteri e conventi della Terra Santa. “La
nostra missione, come è stato detto anche nel Sinodo per il Medio Oriente è
vivere la comunione e la testimonianza, lavorare insieme, cristiani e musulmani,
per risvegliare i nostri paesi e i nostri popoli, investendo sulla pace, la
stabilità e la fiducia reciproca”. |
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[Fonte: SIR 5 novembre 2010]
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Baghdad |
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Attentato a Bagdad. Salito
a 3 il numero dei sacerdoti uccisi, almeno
58 le vittime.
Sono tre i sacerdoti deceduti in Iraq a causa dell’attentato compiuto a Baghdad
domenica scorsa nella chiesa sirocattolica di “Nostra Signora della Salvezza”.
Oltre a padre Tha’ir Saad ed a padre Boutros Wasim - rende noto l'agenzia Zenit
- è morto anche padre Qatin. Il sacerdote, rimasto ferito durante l’attacco, è
deceduto dopo il ricovero in ospedale. Il bilancio complessivo è di almeno 58
morti, tra cui donne e bambini. Ieri nella chiesa caldea di San Giuseppe, si
sono tenuti i funerali di alcune delle vittime. Alle esequie hanno partecipato
oltre 700 persone, tra cui autorità politiche e religiose. Prima della Santa
Messa una processione ha accompagnato le bare dei due preti rimasti uccisi
domenica. Durante l’omelia il cardinale Emmanuel III Delly, patriarca di
Babilonia dei Caldei, ha ricordato che i fedeli assassinati si sono recati in
chiesa “per pregare Dio e per assolvere al proprio dovere religioso, ma la mano
del diavolo è entrata in questo luogo di culto per uccidere”. “Noi non abbiamo
paura della morte e delle minacce - ha aggiunto il porporato - siamo i figli di
questo Paese e resteremo in Iraq con i nostri fratelli musulmani per glorificare
il nome dell'Iraq”. Durante la cerimonia funebre, è stato anche letto il
telegramma di cordoglio inviato da Benedetto XVI all’arcivescovo siro-cattolico
di Baghdad, mons. Athanase Matti Shaba Matoka. “Da anni questo amato Paese –
scrive il Papa – soffre indicibili pene e anche i cristiani sono divenuti
oggetto di efferati attacchi che, in totale disprezzo della vita, inviolabile
dono di Dio, vogliono minare la fiducia e la civile convivenza”. ...continua
> Testimonianza di un Caldeo Iraqeno,
13 novembre |
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[Fonte: Radio Vaticana 3 novembre 2010]
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Roma |
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I Sabati della Tradizione a
S. Nicola in Carcere
Lo splendido
altare Basilicale
Vuoi approfondire e promuovere la Tradizione della Chiesa? Vuoi seguire un
cammino di fede e di testimonianza personale in uno spirito di amicizia e di
gioia?
Allora puoi venire a trovarci e a conoscerci tutti i Sabati alle ore 17:30
nella bellissima Basilica di San Nicola in Carcere via del Teatro Marcello,
46 Roma.
A partire dal 23 ottobre, noi del gruppo stabile San Luigi Orione, guidati
spiritualmente dal sacerdote don Giuseppe Vallauri, riprenderemo i nostri
incontri, l'Adorazione e la Santa e Divina Liturgia Vetus Ordo. Venite
numerosi e rivolgete l'invito ad altri vostri amici.
Il 2 novembre la S. Messa Tridentina sarà celebrata per i fedeli defunti alle ore 18 |
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[Fonte: Gruppo S. Luigi Orione novembre 2010]
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Roma |
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S. Messa Tridentina
pomeridiana domenicale
A Roma, in via Merulana, 177 a pochi passi da Santa Maria Maggiore, nella Chiesa
di Sant'Anna al Laterano della Congregazione delle Figlie di S. Anna, che hanno
qui la loro Curia generalizia, ogni domenica alle ore 17 viene celebrata
la Santa e Divina Liturgia secondo la forma del Rito Romano Tridentino.
La Santa Messa, celebrata da P. Giuseppe Vallauri, avrà luogo anche il 1°
novembre, solennità di Tutti i Santi
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[Fonte: InternEtica settembre 2010]
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