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Ho
Chi Minh |
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Migliaia di
cattolici vietnamiti in preghiera contro gli
arresti del governo.
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Ho Chi Minh City – Almeno 2mila fedeli di Ho Chi Minh City hanno
ascoltato la messa e pregato per i cattolici arrestati dalla polizia vietnamita,
durante i raid compiuti nelle scorse settimane nelle diocesi di Vinh e Thanh Hóa
(cfr. AsiaNews 08/08/2011 Cau Ram: migliaia di cattolici in piazza, contro i
sequestri di fedeli e proprietà). La veglia si è tenuta il 14 agosto scorso per
iniziativa dei Redentoristi, che hanno voluto denunciare la repressione decisa
dalle autorità vietnamite contro i cristiani e le loro proprietà, rivendicando
il diritto alla libertà religiosa nel Paese. Durante la messa p. Lê Quang Uy ha elencato i nomi dei cattolici arrestati –
cinque dei quali collaboratori dei Redentoristi nel settore comunicazione –
precisando che “finora sono stati arrestati 10 fedeli di Vinh e uno di Thanh
Hóa”. La polizia li ha prelevati “agli aeroporti di Vinh, Hanoi e Ho Chi Minh
City”. I fermati sono “cattolici devoti” che collaborano con i media locali,
attivi in parrocchia e nella vita familiare, volontari nelle campagne a difesa
della vita. ...leggi tutto
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[Fonte: AsiaNews 16 agosto 2011]
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Roma |
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C.I.B.E.S.
Corsi di ebraico biblico
Dal 22 al 27 agosto, durante il
corso di “Ebraico III”, si
terrà anche quest'anno la settimana
intensiva a Roma, presso le Suore di Via XX
Settembre, n.65. “Le settimane estive
di ebraico – spiega il biblista,
padre Giovanni Odasso – nascono per
introdurre progressivamente a una
familiarità con la bellezza
stilistica, la mentalità culturale e
il pensiero teologico dei testi
della Scrittura”. Per il religioso,
“senza la conoscenza dell’Antico
Testamento non è possibile
comprendere il Nuovo testamento
nella profondità del suo
linguaggio”. “I corsi, sin
dall’inizio – sottolinea padre
Odasso – sono caratterizzati dalla
partecipazione di laici, presbiteri
e religiosi, tutti accomunati
dall’amore per la Parola di Dio e
dal desiderio di giungere alla
conoscenza del suo messaggio nella
profondità offerta dai testi
originali”. L'atmosfera che si crea
“contribuisce a condividere i frutti
che maturano lungo il cammino e a
individuare forme di una
collaborazione creativa che consente
di continuare nel tempo
l’approfondimento esegetico della
Scrittura”. Un approfondimento,
conclude il biblista, che “si
realizza in un clima di fede e di
testimonianza, secondo il tema della
XII Assemblea generale ordinaria del
Sinodo dei Vescovi di ottobre
scorso, 'La Parola di Dio nella vita
e nella missione della Chiesa'”.
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[Fonte: CIBES agosto 2011]
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Riflessioni |
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Il leone che non c'è più ma
ruggisce ancora.
«Se anche per un’unica volta accettiamo il principio del diritto
a uccidere i nostri fratelli […] allora in linea di principio l’omicidio diventa
ammissibile per tutti gli esseri improduttivi, i malati incurabili, coloro che
sono stati resi invalidi, e noi stessi, quando diventiamo vecchi. Chi potrà
ancora avere fiducia nel suo medico? Potrà condannarlo a morte». Sono trascorsi
esattamente settant’anni da quando il vescovo di Münster, il cardinale
Clemens-August von Galen, pronunciò queste parole in un’omelia tenuta
nell’agosto del 1941. Eppure non si direbbe, tanto sono attuali rispetto al tema
dell’eutanasia e del presunto “diritto a morire”. In particolare,
dell’argomentare del cardinale, colpisce il tono col quale ci mette in guardia,
perché «se anche per un’unica volta» si accetta l’eliminazione di un essere
umano, questa «diventa ammissibile per tutti». A giudicare da come anche tanti
esponenti del clero abbiano preferito tacere davanti alle morti di Terry Schiavo
ed Eluana Englaro, e di come, più in generale, si sia diffusa l’idea che
esistano “casi limite” nei quali si può procedere alla deliberata soppressione
di esseri umani ormai «incurabili», viene da sospettare che il cardinale von
Galen fosse uno che la vedeva davvero lunga. E che, soprattutto, amasse parlare
chiaro, lui che fuori casa aveva gli uomini di Hitler, mica Pannella; non per
nulla si meritò il soprannome di "leone di Münster". Peccato che, settant’anni
dopo, siano sempre meno, non solo a Münster, coloro che ritengono che non si
debba uccidere neanche «per un’unica volta». Ah, se solo ci fossero in giro meno
colombe e più leoni!
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[Fonte: Libertà e persona 4 agosto 2011]
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Milano |
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Riproponiamo il nuovo libro di Enrico
Maria Radaelli. Per riprendere a costruire
la civiltà a partire dalla Bellezza.
Tra le conclusioni
del Convegno sul Concilio Vaticano II è emersa la
consapevolezza che nella difficoltà ermeneutica in cui ci dibattiamo si nasconde
la carenza della metafisica. E’ un problema di forma e di sostanza: la modernità
fa perdere chiarezza accusando il dogmatismo normativo, ma accantonare la
metafisica è significato accantonare la fede che è messa in un angolo. E’
uscito un nuovo libro di Enrico Maria Radaelli, un autore che ha la
peculiarità di intraprendere percorsi metafisici di rara profondità e
suggestione intellettuale e spirituale, sviluppando e proseguendo sia l'opera di
Romano Amerio che la sua personale elaborazione su dove e come sia avvenuto il «disorbitare
della Chiesa dal suo fine primario» e individuando le soluzioni secondo la
Tradizione perenne, non quella “vivente” in senso storicistico. Abbiamo la
ventura di immergerci in 300 pagine che flagellano e svuotano di ogni sua più
ridicola pretesa di ragionevolezza e persuasività il liberalismo massonico: La
Bellezza che ci salva. La forza di imago, il secondo Nome dell’Unigenito di Dio,
che, con Logos, può dar vita a una nuova civiltà, fondata sulla bellezza.
Avrebbe potuto chiamarsi La Verità che ci salva (soprattutto dal liberalismo
massonico), ma l’Autore ha voluto riferirsi alla nota affermazione
dostoevskjiana in primo luogo per mostrarne una volta per tutte la futilità, in
secondo per portare finalmente alla ribalta le devastanti nuove eresie
iconologiche propalate dalle diaboliche vesti cementizie delle nuove chiese, che
sono lo specchio di quelle logiche che stanno oscurando la Tradizione perenne,
unica portatrice della Verità....continua |
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[Fonte: Chiesa e Postconcilio maggio 2011]
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Roma |
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I Sabati della Tradizione a
S. Nicola in Carcere riprenderanno a
settembre
Lo splendido
altare Basilicale
Vuoi approfondire e promuovere la Tradizione della Chiesa? Vuoi seguire un
cammino di fede e di testimonianza personale in uno spirito di amicizia e di
gioia?
Allora puoi venire a trovarci e a conoscerci tutti i Sabati alle ore 18
nell'antica bellissima Basilica di San Nicola in Carcere via del Teatro Marcello,
46 Roma.
Ogni sabato, alle ore 18, noi del gruppo stabile San Luigi Orione, guidati
spiritualmente dal sacerdote don Giuseppe Vallauri, proseguiamo i nostri
incontri, l'Adorazione e la Santa e Divina Liturgia Vetus Ordo. Venite
numerosi e rivolgete l'invito ad altri vostri amici.
Per luglio e agosto, pausa estiva. A settembre prossimo! |
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[Fonte: Gruppo S. Luigi Orione agosto 2011]
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Roma |
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S. Messa Tridentina
pomeridiana domenicale
A Roma, in via Merulana, 177 a pochi passi da Santa Maria Maggiore, nella Chiesa
di Sant'Anna al Laterano della Congregazione delle Figlie di S. Anna, che hanno
qui la loro Curia generalizia, ogni domenica alle ore 17 viene celebrata
la Santa e Divina Liturgia secondo la forma del Rito Romano Tridentino.
La Santa Messa è celebrata da P. Giuseppe Vallauri.
Le celebrazioni avranno luogo anche per tutta l'estate. compreso il 15 agosto,
festa dell'Assunta.
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[Fonte: InternEtica agosto 2011]
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