Londra
I primi tre "vescovi" anglicani diventati cattolici e riordinati sacerdoti.
 
Riportiamo la lieta notizia attesa da tempo e che rappresenta uno dei primi passi in avanti nell'applicazione della Anglicanorum Coetibus di Benedetto XVI. "Avvenire" riporta infatti che tre ex "vescovi" anglicani son stati consacrati diaconi, e poi (ieri 15 gennaio 2011) preti cattolici per la preghiera consacratoria della Chiesa e per imposizione delle mani dell'Arcivescovo Mons. Nichols Vincent. L'ordinazione si è celebrata nella Cattedrale cattolica di Westminster. I tre, che ovviamente perderanno l'incarico di vescovo (perchè "incarico" della Comunione anglicana) sono il Rev. Andrew Burnham, del Rev. John Broadhurst e del Rev. Keith Newton. Il fatto che essi fossero sposati, (la moglie e i figli, commossi, hanno assistito al rito in Cattedrale) non ha impedito la loro felice e provvidenziale ordinazione come preti cattolici in quanto la Costituzione apostolica Anglicanorum Coetibus prevede, a certe rigide condizioni, l'ordinazione come sacerdoti cattolici di ministri anglicani già sposati. In quanto coniugati, però, essi non potranno mai essere ordinati vescovi cattolici (di fatto neanche i sacerdoti sposati della Chiesa ortodossa, nè quelli sposati cattolici di rito ortodosso, possono ricevere la consacrazione episcopale). Don Newton Keith, 58 anni, guiderà l'Ordinariato personale istituito da Benedetto XVI, previsto dall'Anglicanorum Coetibus, che sta accogliendo altri vescovi, sacerdoti, suore e fedeli provenienti dalla Comunione anglicana.


v. precedenti nel sito
 


  [Fonte: Avvenire 16 gennaio 2011] 



 Roma
Benedetto XVI condanna l'attentato in Egitto e teme un piano mondiale contro i cristiani. Ma l'imam Al-Azhar, una delle massime autorità religiose sunnite, lo attacca: "Parole inaccettabili, è un'ingerenza". Per la prima volta il Pontefice parla di una strategia contro i cristiani. I copti in piazza chiedono vendetta.
 
Le parole pronunciate dal Papa in favore dei cristiani perseguitati rappresentano un «intervento inaccettabile negli affari dell’Egitto». Quella di Benedetto XVI è «una visione sbilanciata su musulmani e cristiani che rischiano di essere uccisi in tut­to il mondo: perché il Papa non ha chiesto la protezione dei musulmani quando venivano massacrati in Irak?». C’è da trasecolare nel leggere le dichiarazioni di Ahmed al Tayeb, gran sceicco dell’università egiziana Al-Azhar, il più importante e prestigioso centro dell’islam sunnita. Accusa Ratzinger di ingerenza, perché continua a richiamare l’attenzione sui cristiani e a invocare l’intervento dei responsabili delle nazioni in favore della libertà religiosa. Si rimane stupiti innanzitutto perché lo sceicco di Al-Azhar è considerato un liberale moderato e dialogante, spesso presente agli incontri interreligiosi, che proprio ieri ha voluto recarsi di persona dal capo della Chiesa copta, Shenuda III, esprimendogli le condoglianze per il barbaro attentato che ha provocato 21 vittime fuori da una chiesa ad Alessandria. Al-Tayeb ha voluto dunque bollare come eccessivi e sbilanciati gli interventi papali in favore dei cristiani. Cristiani che, nel caso delle vittime di Alessandria, non sono cattolici, ma appartengono all’antichissima comunità precalcedonese copta. Il Papa, insomma, di fronte alle stragi di Natale e di Capodanno, di fronte alle autobombe nelle chiese o alle bombe usate per «sfrattare» i cristiani iracheni, non dovrebbe neppure alzare la voce. O meglio, può anche farlo, basta che si limiti a chiedere preghiere, ma senza appellarsi alle autorità dei vari Paesi, perché, in questo caso, si tratterebbe di ingerenza. Che cosa ha detto il Papa? In San Pietro, il giorno di Capodanno ha invitato l’umanità a non «mostrarsi rassegnata alla forza negativa dell’egoismo e della violenza » spiegando che «non deve fare l’abitudine a conflitti che provocano vittime e mettono a rischio il futuro dei popoli». Ha parlato delle «discriminazioni», dei «soprusi» e delle «intolleranze religiose, che oggi colpiscono in modo particolare i cristiani». Ha esortato «tutti a pregare», aggiungendo che per costruire la pace «non bastano le parole, occorre l’impegno concreto e costante dei responsabili delle nazioni». ...continua
 


  [Fonte: il Giornale 3 gennaio 2011] 



 Roma
Dopo la sintesi del Convegno di Roma, promosso dai Francescani dell'Immacolata sul Vaticano II, prosegue la pubblicazione degli interventi
 
Sabato 18 dicembre scorso, all'ombra del colonnato di S. Pietro, si è concluso il Convegno di studi sul Concilio Vaticano II iniziato giovedì 16, che ha portato all'attenzione dei convegnisti e della Chiesa tutta significative e profonde analisi, sotto il profilo storico - filosofico - teologico, della dichiarata "pastoralità" conciliare. Il convegno si è distinto per la qualità e quantità dei relatori, ma anche per la qualità e quantità degli ascoltatori, tra i quali S. Eminenza il cardinale Walter Brandmüller e il segretario della Pontificia Commissione Ecclesia Dei, S. E. mons. Guido Pozzo.


>Leggi tutto
 


  [Fonte: Chiesa e post concilio gennaio 2011] 



 Alessandria d'Egitto
Disegno d'odio. Massacro di cristiani in Egitto
 
Nel giorno in cui Benedetto XVI ha richiamato alla tutela dei cristiani nel mondo, una nuova tragedia ha scosso la comunità copto-ortodossa d’Egitto. Nella notte di Capodanno, almeno 21 persone sono morte e 43 sono rimaste ferite nell’attentato avvenuto davanti a alla “Chiesa dei Santi” del quartiere di Sidi Bishr ad Alessandria d'Egitto. Le principali autorità politiche e religiose dell’Egitto hanno condannato duramente la strage, facendo appello all’unità della nazione. E il cordoglio e vicinanza dei cattolici egiziani alla comunità copta-ortodossa sono state espresse dal nunzio apostolico in Egitto, mons. Michael Luis Fitzgerald. Ci riferisce Marco Guerra: Il massacro è avvenuto al termine della messa di mezzanotte. Esplosione devastate ha investito i fedeli che uscivano dalla Chiesa e si è immediatamente propagata alle automobili vicine, moltiplicandone l'effetto devastante. Forse per questo inizialmente si era parlato di un’autobomba, ma in mattinata il ministro dell'Interno ha detto che con ogni probabilità si è trattato di un kamikaze.


>Vedi anche nel sito
 


  [Fonte: AsiaNews 2 gennaio 2011] 



 Roma
I Sabati della Tradizione a S. Nicola in Carcere


Lo splendido altare Basilicale

Vuoi approfondire e promuovere la Tradizione della Chiesa? Vuoi seguire un cammino di fede e di testimonianza personale in uno spirito di amicizia e di gioia?
Allora puoi venire a trovarci e a conoscerci tutti i Sabati alle ore 18 nella bellissima Basilica di San Nicola in Carcere via del Teatro Marcello, 46 Roma.
A partire da sabato 8 gennaio, alle ore 18
noi del gruppo stabile San Luigi Orione, guidati spiritualmente dal sacerdote don Giuseppe Vallauri, proseguiamo i nostri incontri, l'Adorazione e la Santa e Divina Liturgia Vetus Ordo. Venite numerosi e rivolgete l'invito ad altri vostri amici.
 


  [Fonte: Gruppo S. Luigi Orione gennaio 2011] 



 Roma
S. Messa Tridentina pomeridiana domenicale
 
A Roma, in via Merulana, 177 a pochi passi da Santa Maria Maggiore, nella Chiesa di Sant'Anna al Laterano della Congregazione delle Figlie di S. Anna, che hanno qui la loro Curia generalizia,  ogni domenica alle ore 17 viene celebrata la Santa e Divina Liturgia secondo la forma del Rito Romano Tridentino.


La Santa Messa, celebrata da P. Giuseppe Vallauri, avrà luogo anche il 6 gennaio, giorno dell'Epifania

 


  [Fonte: InternEtica gennaio 2011] 


 



 

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