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Comunicazione e cultura in
Parrocchia: il corso della C.E.I. sbarca sul Web
Marco Fabi,
Korazym.org 20 novembre 2006
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Card Tettamanzi |
Useranno e-mail, webcam forum, chat-line e anche
il programma di ‘telefono online' Skype, i sacerdoti, i religiosi e i
laici che vorranno diventare "operatori pastorali" nel campo dei
media e della cultura. È quanto accadrà nel corso di formazione a
distanza (FAD) promosso dalla CEI in collaborazione con il Centro
interdisciplinare lateranense della Pontificia Università
Lateranense e l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano.
Grazie alla piattaforma multimediale www.anicec.it nasce nella
Chiesa italiana il primo modello per la formazione a distanza in
grado di guidare in modo dinamico ed accattivante i futuri operatori
dei media e della cultura.
Attraverso un piano operativo che si avvale delle innovazioni della
tecnologia informatica, in particolare di quella connessa a
internet, coloro che non hanno la possibilità di seguire percorsi
formativi tradizionali (ovvero in aula, alla presenza del docente),
potranno seguire il “Corso di alta formazione” direttamente da casa,
in collegamento con il tutor e i docenti.
Il corso è il frutto più concreto del Direttorio Comunicazione e
missione [Download
Documento in formato pdf (1,3 Mb)].
All’indomani della presentazione del documento “Comunicazione e
missione” l’Ufficio nazionale per le comunicazioni sociali della CEI
si è messo subito al lavoro seguendo principalmente una direttiva:
accorciare le distanze per evitare i tempi lunghi della formazione
tradizionale articolata attraverso lezioni frontali in aula, tiene a
precisare monsignor Claudio Giuliodori, direttore dell’Ufficio.
“Servono animatori che con il genio della fede, sappiano farsi
interpreti delle esigenze culturali e mediatiche che possono sorgere
in una diocesi o in una parrocchia”, spiega Giuliodori. “Tuttavia,
occorreva maggiore tempestività d’intervento e il primo step su cui
si è lavorato è la formazione a distanza attraverso l’e-learning”.
Quest'ultimo, infatti, coniuga almeno due dimensioni: il Web based
Training (Wbt) e il Collaborative Work. Il Wbt si basa sulla
progettazione di corsi di autoapprendimento di seconda generazione
in cui vengono coniugate le varie tecnologie multimediali (audio,
video, animazioni interattive) applicate ai supporti digitali mentre
il Collaborative Work comprende forum, chat, visual classroom ed
altri strumenti di comunità utilizzati per fini di supporto
all'apprendimento.
La CEI accorcia le distanze e lancia un nuovo percorso formativo
personalizzato al quale potranno accedere sacerdoti, religiosi,
laici, educatori, operatori pastorali, giornalisti. Sarà sufficiente
un click al sito internet www.anicec.it. Il corso avrà inizio l’1
gennaio 2007, con la durata di un anno, ed è riconosciuto a livello
universitario. Le iscrizioni scadono il 15 dicembre.
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[Fonte: Korazym.org 20 novembre 2006]
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