Livelli di guardia
Pubblichiamo questo articolo, tratto da
un seguìto blog cattolico, perché
rispecchia esattamente il nostro 'sentire',
mentre ci trova anche accomunati
nell'attività e nell'impegno, che
riteniamo rientri a pieno titolo nelle
odierne forme di Apostolato e di
Testimonianza....
Mi è sempre più difficile capire cosa viene
detto oltretevere e perché. Ancora più
difficile, di conseguenza, esercitare lo
spirito dell’obbedienza e dell’ossequio a
proposizioni equivoche.
Per esempio, al Papa hanno fatto proclamare
- non posso credere che il Papa scriva
queste banalità - l’inizio della nuova era
informatica: che i sacerdoti comincino
l’apostolato mediatico - si stabilisce dal
Vaticano. Trattasi del consueto Messaggio
per la Giornata delle Comunicazioni sociali.
Ma è già cominciata - l’era dell’apostolato
mediatico - da almeno due lustri e anche
più...
Non si sono accorti che, solo in Italia, i
siti cattolici sono più di 11.000?
Considerando il solo sito Pretionline,
contiamo 833 (preti) iscritti.
Non si sono accorti che molti preti fanno un
eccellente apostolato, seguitissimo ed
efficace?
Veniamo poi ai pericoli del web: la rete è
una cloaca di sesso, bestemmie e turpiloqui.
Il sacerdote, come tutti, è costretto a
consultare i maggiori quotidiani presenti
sul web. I medesimi sono infarciti di sesso,
più che il panettone di uva passa.
La Chiesa ha il dovere di insistere su tutto
quello che nuoce alla salvezza eterna. Il
Messaggio non ne parla.
Eppure ne parlava l’Inter mirifica, che non
si ferma alla definizione entusiasta dei
mass media - «meravigliose invenzioni
tecniche». Si denunciava almeno il rischio
di un uso dei media contrario alla legge
naturale.
Ancora una volta è disatteso il Concilio
Vaticano II, difeso solo per motivi di
opportunità dai novelli rivoluzionari in
clergyman.
E poi perché nel Messaggio si parla solo di
preti? C’è un laicato imponente che combatte
in trincea da parecchio tempo. Che salti
mortali bisogna fare per ottenere una sia
pur microscopica benedizione? A che santo ci
dobbiamo votare per avere una qualche parola
di edificazione?
Già da tempo il laicato cattolico realizza
la «diaconia della cultura» sbandierata nel
documento. La Chiesa, de facto, ha opposto
da molti anni alla monocultura modernista
una rinata cultura cattolica, già dall’epoca Ruini - e anche prima.
Ogni mezzo mediatico è stato utilizzato alla
bisogna: radio, tv, cartaceo, web. I media
pullulano di laico zelo apostolico.
Ben altra redazione, quindi, dovrebbero
avere i documenti pontifici. Ciò conferma
l’evidente dilagare dei modernisti ai posti
di comando della Fabbrica di San Pietro.
Qualche prelatino dovrebbe pur capire che
tutto questo affossa la già danneggiata
credibilità della Chiesa, mai scesa ai
livelli attuali.
Livelli di guardia, oramai.
silvio
(©
http://sivanart.altervista.org/gennaio10/livelli_di_guardia.htm)
Nota di InternEtica:
Naturalmente può capitare
che la vocazione sacerdotale acquisti anche
l'aspetto di una pastorale sulla rete.
Tuttavia la presenza primaria del Sacerdote
(dato che non è che ce ne siano poi
tantissimi!), dovrebbe essere garantita nei
'luoghi', cioè le chiese, deputati al culto
e alla vita sacramentale, che possono essere
integrati, eventualmente promossi, ma non
sostituiti dalle esperienze on-line per
quanto valide possano essere.
Forse il cyberspazio è più il 'luogo' della
presenza laica -naturalmente sempre guidata
da sacerdoti-, a garanzia che sia una
presenza 'sana' spiritualmente e non induca
in possibili e purtroppo diffusi errori...
Il Papa non ha mancato di
rivolgersi in generale in diverse occasioni
agli "operatori della comunicazione" -nei
quali, ovviamente sono compresi anche i "cybercattolici"
operanti sulla Rete- ma in questa
circostanza, un accenno anche alla loro
ormai significativa presenza di 'pastorale
telematica' li avrebbe di certo
incoraggiati, mostrando di realisticamente
riconoscerli, pur nella diversità dei ruoli,
a fianco dei sacerdoti.
Il discorso del "cortile dei gentili" è
intrigante; ed è sempre meglio collocarsi
negli "atri" del Signore piuttosto che nelle
"lande desolate" di cui anche la Rete
-specchio della realtà- pullula: almeno
qualche speranza di ricevere input che
aprano il cuore e la mente sussiste, perchè
rimanere negli "atri" in eterno non ha senso
e, soprattutto non è questa la volontà di
Dio che chiama e attende la risposta di
ognuno... ma anche a questo proposito ci
troviamo di fronte al grande mistero della 'libertà'...
In ogni caso ricordiamo con Paolo ai Romani
(10, 14-15): "Ora, come potranno invocarlo
senza aver prima creduto in lui? E come
potranno credere, senza averne sentito
parlare? E come potranno sentirne parlare
senza uno che lo annunzi? E come lo
annunzieranno, senza essere prima inviati?
Come sta scritto: Quanto son belli i piedi
di coloro che recano un lieto annunzio di
bene!"
Il riferimento, nell'A.T., è "quanto sono
belli sui monti i piedi..." (Isaia
52,7). Oggi, dovremmo aggiungere "quanto
sono belle sulla tastiera" le dita che
corrono veloci per fissare un pensiero,
esprimere una motivazione di Vita,
condividere, accompagnare, e molto altro...
e l'annuncio e il messaggio è sempre LA BUONA NOTIZIA, CIOE' LA
SALVEZZA, che viene soltanto dal Signore e
dalla Sua Presenza, senza la quale "non
possiamo far nulla"! Si tratta della
Rivelazione Apostolica -e suoi multiformi
frutti e manifestazioni a vari livelli-
ricevuta, assimilata, vissuta nella Chiesa,
la cui presenza consapevole e
responsabilmente attenta è ormai ineludibile
anche in questa odierna "Agorà telematica".
Paolo pone l'accento anche sul "come lo
annunceranno senza essere stati 'inviati'?".
Il dramma epocale del nostro oggi è CHI E AD
ANNUNCIARE COSA viene inviato: pensiamo
anche a molti vescovi, oltre che a laici di
professione catechisti, con tanto di 'mandato'
ecclesiale ma con una formazione ricevuta in
contesti portatori di una tradizione
dottrinale, pragmatica e liturgica molto
'fai da te', totalmente estranea alla
conclamata 'continuità' con la Tradizione e
che, di fatto, sta contribuendo alla
protestantizzazione ed anche alla
giudaizzazione della Chiesa Cattolica
Apostolica Romana...
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