Intervenendo
questo mercoledì mattina al Congresso Mondiale
di SIGNIS (Associazione Cattolica Mondiale per
la Comunicazione), in svolgimento a Lione
(Francia) dal 4 all’11 novembre, l’Arcivescovo
John P. Foley ha ricordato l’importanza degli
avvenimenti della primavera scorsa per la Chiesa
e per il mondo delle comunicazioni cristiano.
Monsignor Foley, Presidente del Pontificio
Consiglio delle Comunicazioni Sociali, ha voluto
ripercorrere con i membri dell’Associazione l’ultimo
periodo del pontificato di Giovanni Paolo II,
fino a “quelli che a Roma chiamiamo ormai ‘gli
eventi di aprile’”.
“So che molti di voi sono stati molto contenti
e anche orgogliosi del fatto che l’ultima
Lettera Apostolica del nostro grande Santo Padre
Papa Giovanni Paolo II sia stata dedicata alle
comunicazioni”, ha affermato Foley.
“L’ultima volta che ho avuto il privilegio
di pranzare con Papa Giovanni Paolo II, mi ha
chiesto se desideravamo che scrivesse un
documento per il quarantesimo anno della ‘Inter
Mirifica’, il documento del Concilio
Vaticano II sulle comunicazioni”, ha
ricordato.
“Naturalmente ho risposto di sì, ma quando si
è ammalato devo dire che ho perso la speranza
di ricevere un documento simile”, ha
confessato.
Ad ogni modo, nel periodo tra i suoi due
ricoveri nel febbraio scorso, il Pontificio
Consiglio delle Comunicazioni Sociali ha
ricevuto “questo meraviglioso documento”,
“che dovrebbe essere oggetto di meditazione
per tutti noi”.
“In quel documento, ‘Il
Rapido Sviluppo’, c’è un tributo
speciale a voi come comunicatori cattolici”,
ha spiegato Foley.
Nel suo discorso, il Presidente del Pontificio
Consiglio vaticano ha quindi citato alcuni passi
della Lettera Apostolica, in cui il Papa
scriveva che “con prudenza e saggezza
pastorale vanno incoraggiati nella comunità
ecclesiale coloro che hanno particolari doti per
operare nel mondo dei media, perché diventino
professionisti capaci di dialogare con il vasto
mondo mass-mediale” (n. 7).
Giovanni Paolo II individuava tre compiti
specifici: “formazione, partecipazione,
dialogo”.
Secondo l’Arcivescovo, “Il Rapido Sviluppo”
“costituisce una sfida per il lavoro futuro di
SIGNIS” e per il Dicastero vaticano da lui
presieduto.
Appena poche settimane dopo aver ricevuto la
Lettera Apostolica, le osservazioni di Giovanni
Paolo II sull’importanza delle comunicazioni
“si sono dimostrate vere con la meravigliosa
copertura della sua malattia, della sua morte e
del suo funerale, e dell’elezione ed
inaugurazione del ministero pastorale del suo
successore, Papa Benedetto XVI”.
Monsignor Foley ha definito “un piacere” il
fatto di aver lavorato con “comunicatori di
tutto il mondo che volevano fornire una
copertura accurata e rispettosa degli
avvenimenti del Vaticano durante quelli che
chiamiamo ‘gli eventi di aprile’”,
ricordando come “la portata ecumenica ed
inter-religiosa di Papa Giovanni Paolo II”
abbia avuto “un profondo effetto sulla
copertura del suo funerale”.
Nel corso del Congresso Mondiale di SIGNIS, che
l’Arcivescovo ha definito “storico”, sono
stati adottati nuovi statuti e sono stati scelti
un nuovo Presidente e un nuovo Segretario
generale.
A questo proposito, monsignor Foley ha
ringraziato per il suo lavoro Robert Molhant,
ultimo Segretario Generale dell’Organizzazione
Cattolica Internazionale per il Cinema (OCIC) e
primo Segretario Generale della SIGNIS appunto,
nata dalla fusione nel 2001 dell’OCIC con l’Unda
(l’ Associazione cattolica Internazionale per
la Radio e la Televisione). Foley ha anche
espresso i propri auguri al successore di
Molhant, Marc Aellen.
Annunciando che tra poche settimane i membri di
SIGNIS riceveranno il testo del messaggio di
Papa Benedetto XVI per la Giornata Mondiale
delle Comunicazioni 2006, dal titolo “I Media:
rete di comunicazione, comunione e cooperazione”,
monsignor Foley ha sottolineato che questo
dovrebbe essere in qualche modo il motto di
SIGNIS.
“Questi ideali – ha concluso – dovrebbero
ispirare il vostro lavoro come organizzazione
profondamente trasformata attraverso nuovi
statuti e una nuova leadership per
portare il mondo più vicino al Nostro Signore e
Salvatore Gesù Cristo, il Verbo che si è fatto
carne e ha posto la sua dimora in mezzo a noi”.
SIGNIS Mondiale è una ONG che conta membri in
140 Paesi del mondo e che come “associazione
cattolica mondiale per la comunicazione”
riunisce i professionisti di radio, televisione,
cinema, video, educazione ai media, Internet e
nuove tecnologie.
Inoltre, SIGNIS è membro consulente presso l’UNESCO,
l’ESCOSOC (Nazioni Unite a Ginevra e New York)
e il Consiglio d’Europa. È riconosciuta dal
Vaticano come organizzazione cattolica per la
comunicazione. Il suo Segretariato Generale ha
sede a Bruxelles (Belgio).
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[Fonte:
Zenit.org 9 novembre 2005]
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