La Chiesa e le Comunicazioni Sociali (i documenti)


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23.01.2010 - 44.ma Giornata Mondiale Comunicazioni Sociali
:: Messaggio di Benedetto XVI

:: ne parla Mons C. Maria Celli
:: Un commento dalla Rete
26.10.2009 - La Plenaria delle Comunicazioni sociali studia la nuova versione "Aetatis novae"
:: Discorso di Benedetto XVI
:: Editoriale di Padre Lombardi
29.09.2009 - 44.ma Giornata Mondiale Comunicazioni Sociali
:: Reso noto il tema
:: Ne parla Mons. Tighe
11.09.2009 - Fatima, Giornate Nazionali Comunicazioni Sociali
:: ne parla Padre Lombardi
23.01.2009 - Un sito interattivo per il dialogo della Chiesa con il mondo
:: ne parla Mons C. Maria Celli
20.01.09 Convegno della C.E.I. «Chiesa in rete 2.0»
:: Il primato della persona
23.01.2009
:: Il messaggio del Papa
:: Commento di Avvenire
29.09.2008 - 43.ma Giornata Mondiale Comunicazioni Sociali
:: Reso noto il tema
24.01.2008 - 42.ma Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali
:: Il messaggio del Papa

:: Intervento Mons. Tighe
27.05.07 - Bambini e violenza nei media
:: Videogiochi violenti, effetti negativi
27.05.07 - Comunicazione
:: Effetti positivi sulla globalizzazione
Il Papa ai responsabili dei media 24.05.07
:: Aprite ai bambini le porte della bellezza
17.03.07 - Internet e minori
:: Incontro in Vicariato
Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali 05.03.07
:: Assemblea Plenaria 2007
:: Discorso del Papa
24.01.2007 - XLI Giornata delle Comunicazioni Sociali
:: Messaggio del Papa

:: commenti
15.01.2007 - Pronta la TV del Papa
:: Il punto del cambiamento
22.11.2006 - Media cristiani in Europa
:: Le cattedrali del XXI secolo
20.11.2006 - Comunicazione e cultura in Parrocchia
:: Corso C.E.I. sbarca sul Web
15.11.2006 - Gregoriana Convegno Internazionale su Cinema e Spiritualità - Foley
:: Silenzio da rompere
27.10.2006 - Dopo Verona
:: Costruttori di Ponti
10-12.10.2006 - Madrid Congresso Mondiale delle TV cattoliche
:: Saluto Mons. Foley
XLI Giornata Mondiale delle Comunicazioni sociali 2007
:: Reso noto il tema

:: Messaggio del Papa
29.09.2006 - Libertà religiosa e Mezzi di Comunicazione
:: Ginevra, Interviene l'Osservatore Vaticano
02.06.2006 - Il Papa agli 'Operatori dell'informazione' 
:: Siate costruttori di ponti
Responsabilità dei Media:
Il Papa, 17 marzo 2006
Media e pace nel mondo 
:: Dichiarazione di Lione
:: Intervento Mons. Foley
Giornata Mondiale delle Comunicazioni sociali 2006
:: Reso noto il tema
:: Discorso del Papa
20.09.2005 - "Inculturare la fede" attraverso i media
10.06.2005 - La Chiesa nella società digitale
6.6.2005 - Dovere per Chiesa: annunciare Dio in Internet
23.5.2005 - Il Dicastero per le Comunicazioni Sociali: reazione comune alla pornografia
8.5.2005 - 39a Giornata delle Comunicazioni sociali
:: Intervista con Mons Foley
Benedetto XVI: La sfida di comunicare attraverso i media
:: Responsabilità nell'uso
:: Benedetto XVI e i media
:: Testo del discorso
Giovanni Paolo II 24.02.05
«Il rapido sviluppo»
:: Commenti
:: Convegno Chiesa e media
Giornata Mondiale delle Comunicazioni sociali 2005
:: Reso noto il tema 
:: Messaggio del Papa
Assemblea CEI 19.05.2004
Direttorio sulle comunicazioni sociali
:: Commenti sulla stampa
:: Per scaricare il testo
Giornata Mondiale delle Comunicazioni sociali 2004
:: Reso noto il tema 
:: Messaggio del Papa
:: Commento a omelia Ruini
Vertice Mondiale della Società dell'Informazione
Intervento Mons. Foley
Dicembre 2003
XXXVII Giornata delle Comunicazioni Sociali
Giugno 2003
:: Messaggio del Papa
:: Riflessione di A. Rungi
«Parabole mediatiche»
Comunicazione e cultura Novembre 2002
:: Discorso del S. Padre
:: Prolusione Card. Ruini
:: Intervento J. Ratzinger
:: Intervento D. Boffo
:: Un'eco dalla stampa 
XXXVI Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali 2002
Internet: un nuovo forum per proclamare il Vangelo   
:: Il Volto di Cristo...
:: Etica e Internet
:: La Chiesa e Internet
Intervista a John Foley
2002
Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali
Assemblea Plenaria  2002
XXXV Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali 2001
"Predicatelo dai tetti"
XXXIV Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali 2000
"Annunciare Cristo dai mezzi di Comunicazione
Etica nelle comunicazioni sociali   2000
XXXIII Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali 1999
"Mass Media, presenza amica..."
XXXII Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali 1998
"Sorretti dallo Spirito, comunicare la Speranza"
XXXI Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali 1997
"Comunicare Gesù, Via, Verità, Vita"
Etica nella pubblicità 1997
XXX Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali 1996
"I Media, moderno Aeropago per la promozione della donna"
Aetatis novae 1992
(Nell'approssimarsi di una nuova era...)

Criteri di collaborazione ecumenica e interreligiosa  1989

Comunicazioni sociali e promozione della pace - 1983
Messaggio per 17a giornata
Pornografia e violenza nei mezzi di comunicazione 1983
Una risposta pastorale
Famiglia e Comunicazioni sociali - Estratto dalla "Familiaris consortio" 1981
Giornata Comunicazioni sociali - 1976 
Discorso di Paolo VI
Giornata Comunicazioni sociali - 1974 
Discorso di Paolo VI
Pontificio Consiglio per le Comunicazioni Sociali - 1971
Collaborazione ecumenica nelle comunicazioni sociali
Communio et progressio
(la comunione e il progresso...) 1971
I Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali 1967
:: Messaggio di Paolo VI
In fructibus multis - 1964
"Motu proprio" di Istituzione Pontificia Commissione per le Comunicazioni Sociali
Inter mirifica  - 1963
(Tra le meravigliose invenzioni tecniche...)
Miranda prorsus - 1957
(Le meravigliose invenzioni...)
Vigilanti cura - 1936
(Nel seguire con occhio vigile....)

 

 

 

 

Convegno della Conferenza episcopale italiana

[Vedi anche: altri spunti presi da «Chiesa in Rete 2.0»]

Chiesa e Internet - Il primato della persona
di Alessandro Trentin

È possibile per la Chiesa avere nella rete di comunicazione globale una fisionomia riconoscibile senza per questo assumere linguaggi non conformi alla sua tradizione apostolica? Dalla capacità di fornire una risposta adeguata all'interrogativo, può nascere nella comunità ecclesiale la consapevolezza di saper partecipare attivamente all'utilizzazione di Internet, uno strumento che sta crescendo di importanza come efficace supporto all'azione delle diocesi. È quanto emerso dal convegno "Chiesa in rete 2.0" promosso dall'Ufficio nazionale per le comunicazioni sociali e dal Servizio informatico della Conferenza episcopale italiana (Cei), che si è concluso oggi a Roma.

Durante i lavori è stato sottolineato che la rete sta consolidando il suo ruolo di medium privilegiato per le organizzazioni, le famiglie e in particolare i giovani, grazie alla diffusione avvenuta negli ultimi quindici anni.

Il segretario generale della Cei, monsignor Mariano Crociata, intervenendo al convegno, ha affermato che "nell'ambiente del web siamo chiamati a vivere perché la sua forza ci condiziona e non possiamo tirarci fuori".

Internet è un fenomeno tecnologico e culturale che raccoglie in sé le caratteristiche e le potenzialità di quasi tutti i media tradizionali, come radio, televisione, stampa e telefono, senza rinunciare alle sue specificità. Oggi, nell'era del cosiddetto "web 2.0", ovvero il mondo digitalizzato dove le informazioni non vengono soltanto diffuse ma anche condivise nell'ambito delle comunità virtuali, la Chiesa è consapevole delle potenzialità, ma anche dei rischi della rete. Per questo, è stato evidenziato, occorre inserirsi con la "logica del cristianesimo" nella cosiddetta "cybercultura".

Secondo il segretario generale della Cei nasce da qui l'esigenza "di alcuni criteri, di alcune piste per interpretare questo mondo e per proporre delle regole da seguire". Il primo aspetto messo in rilievo dal vescovo riguarda il piano antropologico che invita a rivedere il mondo delle relazioni.

Una seconda prospettiva emerge, invece, dalla teologia della creazione: "Occorre - ha osservato - non perdere mai di vista l'irriducibilità dell'esistenza personale e ciò rimanda all'incarnazione, che per noi credenti, che viviamo nel mondo del web, è un orizzonte da non smarrire mai".

Una terza prospettiva - ha poi aggiunto il presule "è di natura ecclesiologica e riguarda l'irriducibilità della dimensione sacramentale: tutto deve essere ricondotto alla dimensione sacramentale del nostro essere Chiesa".

La dottrina cristiana si è sempre incarnata e inserita nelle culture del suo tempo. E quindi anche nell'era di Internet, è stato specificato, non possono mancare le condizioni affinché il servizio alle diocesi possa meglio svolgersi con la conoscenza e l'uso corretto delle nuove tecnologie, le quali non introducono solo un metodo di lavoro, ma incidono sulla mentalità e sul costume delle persone.

Il direttore dell'Ufficio nazionale per le comunicazioni sociali della Cei, don Domenico Pompili, ha spiegato: "Siamo ormai al tempo del "web 2.0": siamo passati cioè dalla semplice fruizione di contenuti elaborati da altri, alla costruzione e condivisione degli stessi, come suggerisce l'esplosione dei blog, per arrivare ai nostri giorni in cui si assiste alla realizzazione di un "reale universo virtuale"".

La nuova sfida posta dall'affermazione di questo social network, "potrebbe però rivelarsi, a ben guardare, un vantaggio per entrare in maniera più critica e avvertita dentro un mondo decisivo". La Chiesa, dunque, pur essendo sempre stata attenta agli sviluppi degli strumenti comunicativi, manifesta la necessità che comunque di essi si faccia un uso corretto.

Questo è quanto ha ricordato anche il professor Adriano Fabris, docente di Filosofia Morale all'Università di Pisa. Il relatore, a tale proposito, ha fatto riferimento a due documenti del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali, dai titoli: La Chiesa e Internet ed Etica in Internet.

In questi documenti - sostiene Fabris - "veniva sottolineato con chiarezza il carattere ambiguo della rete: apertura di grandi opportunità, ma anche causa di possibili ingiustizie; occasione per una pastorale nuova e più efficace, ma anche strumenti da usare con il giusto discernimento". All'intervento di Fabris, ha fatto eco quello del professor Giuseppe Mazza, docente di Teologia Fondamentale e di Comunicazioni Sociali alla Pontificia Università Gregoriana, che ha osservato come "le relazioni mediate da Internet risultano spesso "anomiche" e, questa assenza di regole, fatte salve le dovute eccezioni, comporta instabilità e interazioni scarse, se non distorte".

In base a un'indagine presentata al convegno risulta che su un campione di 1.338 parrocchie su 26.000, circa l'86% posseggono un computer e il 70% sono connesse a Internet.


(©L'Osservatore Romano - 23 gennaio 2009)


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